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Le nuove frontiere della telepresenza olografica. Quintetto sbarca sul mercato con Q-room

Theodore Harold Maiman nel 1960 inventò il primo laser che diede l’avvio alle prime sperimentazioni sulle tecnologie olografiche. All’epoca, si trattava prevalentemente di riproduzione di oggetti statici, ma il fascino esercitato da tali riproduzioni era già forte e impegnò molti studiosi nello studio di tecnologie più raffinate che consentissero il passaggio a ricostruzioni dinamiche.
Lo studio delle tecnologie olografiche, soprattutto per quanto riguarda una semplice applicazione in contesti di uso quotidiano, ha appassionato anche Quintetto che ha dedicato un settore di ricerca per la definizione di un modello di telepresenza olografica che coniugasse alta qualità di rappresentazione a costi contenuti, accessibili per il mercato.
Da questa ricerca è nato Q-room. Il sistema, che si caratterizza come uno strumento di telepresenza olografica, consente di instaurare una relazione comunicativa audio/video tra due soggetti a distanza con una percezione visiva molto vicina alla realtà.
Proprio per le sue peculiarità, l’interazione comunicativa tra utente e operatore risulta particolarmente affascinante e coinvolgente esaltando l’esperienza utente.
Ai fini del servizio Q-room si mostra poi particolarmente efficace in tutti quei casi in cui è utile, se non necessario, erogare servizi in modo assolutamente libero da vincoli spazio-temporali (luogo in cui risiedono gli operatori e orari), oppure in quei casi in cui è necessario garantire la presenza capillare sul territorio di personale esperto laddove – per motivi logistico-tecnico-organizzativi (carenza di personale, estensione di orario, …) ciò non sarebbe possibile.
Q-room utilizza alcuni strumenti caratteristici della “realtà aumentata”. Le tecniche così realizzate dal sistema non sono però finalizzate ad indurre nell’utente un’illusione di tridimensionalità fisicamente percepibile, ma bensì a creare immagini originali che –seppur chiaramente non reali- riescono a facilitare, per la loro originalità e novità, l’erogazione del servizio.
Q-room integra un insieme di dispositivi ottici ed elettronici armonizzati nell’ambiente (room) in cui l’elemento centrale è una scrivania davanti alla quale siede l’utente, mentre l’immagine olografica dell’operatore (remoto) appare dall’altra parte, al di là di un vetro che separa i due interlocutori. Operatore e utente possono così vedersi e parlare normalmente come se fossero seduti realmente uno davanti all’altro, alla stessa scrivania. Il sistema fornisce anche il supporto automatico in tutte le fasi di gestione della videoconferenza: gestione dello stato operatore; apertura, chiusura e trasferimento chiamata come se gli operatori remoti fossero realmente presenti. In questo modo si evita di andare in riunione dall’altra parte del mondo e si riducono i costi.
In Q-room sono integrate due telecamere: una telecamera d’ambiente, che permette all’operatore remoto di visualizzare il cliente sul proprio monitor e una telecamera di servizio, posizionata sopra la scrivania lato utente, che consente all’operatore di visualizzare/acquisire digitalmente documenti dell’utente; di verificare la correttezza di eventuali elaborazioni scritte, effettuate dall’utente, guidandolo a distanza nella compilazione.
Il sistema si può utilizzare in grandi organizzazioni pubbliche o private:
· Banche, Finanziarie e Compagnie Assicurative (come sportello informativo sui prodotti
finanziari, e come desk operativo per effettuare pagamenti, prelevamenti, scambio di
documentazione…);
· Pubblica Amministrazione e Enti legati al turismo (come sportello informativo sulle attività e gli operatori del territorio, biglietteria, prenotazioni ristoranti/hotel, info su itinerari turistici, ecc…);
In qualsiasi tipo di azienda (per fare videoconferenze senza spostarsi dal posto di lavoro)

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