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L’IMPORTANTE SCELTA DEL CASCO OMOLOGATO

Ormai già dal lontano 30 marzo 2000 tutti i motociclisti, senza
differenza tra maggiorenni o minorenni, in sella a un ciclomotore da
50cc o a una maxi moto, sono obbligati ad indossare un casco omologato.

La novità, rispetto alla normativa precedente, è
che anche i maggiorenni alla guida di un 50cc devono indossare
il casco
. Chi non rispetta la nuova norma va incontro al
sequestro del mezzo e al pagamento di una multa che può andare
da un minimo di 36€ a un massimo di 148€
. Inoltre i caschi che
lasciano scoperte le orecchie non sono più considerati come omologati.

Dunque bisogna fare attenzione al
casco che si acquista!

I
caschi si dividono sostanzialmente in tre famiglie: i jet, gli integrali e i trasformabili.

CASCO JET: La calotta è aperta davanti e
lascia scoperto tutto il viso. Senza ombra di dubbio
è il casco più comodo, perché anche
chi indossa gli occhiali non è costretto a toglierseli per indossarlo
e, generalmente, è anche più leggero e più
economico
. In commercio è possibile trovare diversi modelli di
caschi jet, che possono essere più aperti o più chiusi, con la calotta
che arriva a proteggere le guance e la mandibola, o dotati anche di
visiera trasparente, molto utile quando piove e nella stagione fredda,
che si può sollevare quando non serve.
Il difetto di questo tipo di
casco, soprattutto nei modelli più aperti, è che non protegge il viso,
la mandibola, gli occhi. In caso di caduta ripara soltanto la testa e il
viso è esposto agli oggetti che si possono sollevare dagli altri
veicoli.

CASCO INTEGRALE: Copre
completamente testa e viso. È il tipo di casco più sicuro visto che offre
la migliore protezione per testa e viso
. È indispensabile se
si viaggia in autostrada o su strade veloci come tangenziali e
superstrade, per proteggersi dall’aria, dal rumore e
per assicurarsi la massima protezione in caso di caduta e da
oggetti sollevati
da altri veicoli. Le visiere sono
generalmente realizzate con materiali resistenti come il policarbonato,
in grado di resistere agli urti come per esempio un sassolino.
Il costo è sicuramente più alto di quello di un casco
jet, inoltre è più scomodo da indossare ed è fastidioso soprattutto
nella stagione calda anche se alcuni modelli sono stati dotati di
sofisticati sistemi di ventilazione che funzionano soltanto in velocità.

CASCO TRASFORMABILE: È uguale
ad un integrale ma la parte anteriore, la mentoniera, è sganciabile e
sollevabile: così si trasforma in un jet. Questo tipo di casco riesce ad avere i vantaggi del
casco jet e del casco integrale visto che si indossa come un jet e si
può chiudere come un integrale abbassando la mentoniera.
Il peso è
leggermente superiore di quello del casco integrale a causa dei
meccanismi di apertura, stesso discorso vale per il prezzo.

I materiali per la costruzione dei caschi sono il
policarbonato o le fibre composite. La scelta del tipo di materiale
utilizzato per realizzare la calotta esterna del casco riguarda
soprattutto la leggerezza e il prezzo
. Ai fini della sicurezza,
tutti i materiali superano i test dell’omologazione. Le fibre
composite, in genere kevlar, carbonio, vetro, pesano meno ma costano di
più.
Entrambi i materiali sono molto resistenti e non obbligano il
motociclista a una sostituzione ogni tot di tempo. Un casco ben tenuto
può durare anni, anche se comunque l’invecchiamento lo può
rendere meno sicuro
e dopo alcuni anni (3/5) è meglio
sostituirlo con uno nuovo. Se il casco ha ricevuto un colpo
è meglio verificare se la calotta abbia subito danni: dopo una caduta è
meglio sostituire il casco con uno nuovo anche se i segni visibili si
limitano a graffi superficiali.

Durante
la scelta del casco è di massima importanza il fattore
misura. Un casco che calza bene è anche più comodo
: il casco
deve fasciare bene la testa, in modo da stringere uniformemente. Se
è troppo piccolo
stringe e diventa insopportabile e se
è troppo largo
si appoggia soltanto in alcune parti della
testa creando dolori localizzati. Inoltre un casco troppo largo è
pericoloso: in caso di urto o di caduta non segue la testa ma un
movimento tutto suo, magari ruotando e costringendo la testa a un
movimento che può portare a danni seri al collo.
Per scegliere il
casco della misura corretta è sufficiente, una volta indossato, ruotare
la testa da un lato all’altro: se il casco si muove appena ruotando con
un leggero ritardo rispetto alla testa, la misura è giusta. Attenzione
a non acquistare un casco troppo comodo
: l’imbottitura tende a
schiacciarsi con l’uso e il casco comodo da subito diventa
irrimediabilmente troppo grande e quindi scomodo e pericoloso.
Un
altro trucco per vedere se la taglia è giusta sta nell’inclinare
in avanti la testa e tentare di scalzare il casco allacciato

tirando dalla parte posteriore, quella vicina alla nuca. È la condizione
più probabile di scalzamento del casco: spesso un casco che sembra di
giusta misura con questa manovra si sfila dalla testa,
offrendo quindi protezione nulla in caso di urto. Anzi, rischiando di
provocare lesioni alle vertebre cervicali.

Dal
1986 ad oggi si sono susseguiti in relazione alla normativa europea
ECE/ONU gli emendamenti n° 02, 03, 04 e 05 (attualmente in vigore)
sull’omologazione dei caschi.

Ogni casco conforme ad un tipo approvato deve possedere una
marcatura chiaramente leggibile ed indelebile
come pure il
marchio di fabbrica e l’indicazione della dimensione.

omologazione_casco

Il segno d’omologazione è
composto da un cerchio dentro del quale si trova la lettera E,
seguita dal numero distintivo del paese che ha accordato
l’omologazione, e del numero d’omologazione. L’etichetta deve essere
cucita sul sistema di ritenzione del casco.

Il segno d’omologazione qui rappresentato segnala
che il tipo di questo casco è stato approvato conformemente al
regolamento europeo in Italia(E3) sotto il numero 051406/J.

Le prime due cifre di questo
numero segnalano che l’omologazione è stata accordata conformemente alle
prescrizioni del regolamento che appartiene alla serie 05 (i caschi
commercializzabili oggi sono della versione 04 e 05, ma chi fosse in
possesso di un casco con una versione di omologazione antecedente ossia,
01, 02 o 03 potrà continuare a utilizzarlo) e che il numero di serie di
produzione è 1406/J. Segue, dopo un trattino, il numero d’omologazione.

Questi caschi
possono naturalmente essere stato approvato conformemente al regolamento
n° 22-04 o 22-05 dall’altro paese europeo firmatari, cioè:

E1
– Germania
E2 – Francia
E3 – Italia
E4 – Paesi Bassi
E5 –
Svezia
E6 – Belgio
E7 – Ungheria
E8 – CecoslovacchiaE9 – Spagna
E10 – Jugoslavia
E12 – Austria
E13 –
Lussemburgo
E14 – Svizzera
E16 – Norvegia
E17 –
Finlandia
E18 – Danimarca

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