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Guerra alle affissioni a Roma, Marino dice basta ai 4×3

A Roma ci sono migliaia di cartelli di pubblicità abusivi. La nuova giunta comunale presieduta da Marino ha reagito in maniera forte per combattere la deriva che si vive a Roma. Dal primo gennaio saranno vietate le affissioni a Roma che misurano
4metri x 3. L’obbligo per i proprietari degli impianti è di riqualificare gli impianti trasformandoli in 3×2, quale differenza possiamo
avere rispetto al precedente sistema dovremmo chiederlo al sindaco. Una cosa è certa che a Roma per le affissioni c’è sempre stato un farwest,
decine e decine di piccoli e grandi proprietari si sono spartiti il ricco mercato pubblicitario occupando nelle strade con maggiore affluenza di traffico
le postazioni migliori. D’ora in avanti sicuramente gli impianti saranno sfoltiti e ci sarà una cura maggiore nel rispetto
del territorio. Molte campagne memorabili come quelle dell’algida o delle automobili avranno una visibilità inferiore, una cosa che non
capisco è la fine che faranno le affissioni di grandi misure, al momento nessuno si è espresso in tal senso.
Speriamo che per Marino questo non sia l’ennesimo boomerang che lo colpisce ogni volta che mette la faccia su un problema. A Roma esistono moltissimi piccoli e grandi proprietari di questi impianti, fino ad oggi hanno fatto quel che volevano senza nessun regola e abbiamo visto che oggi Roma è stata invasa. La soluzione del sindaco non quanto sarà efficacie perchè sostituire gli impianti 4×3 con i 3×2 non risolverà il problema. Conque constatiamo il merito di voler parlare e affrontare il problema. L’abusivismo è stato sempre un problema, che abbiamo visto nelle campagne elettorali. In quel caso le affissioni vanno oltre gli impianti e arrivano a tempestare tutta la città, le multe ai politici molte volte rimangono inevasee i vigili stessi fanno finta di nulla. Riportare un pò di dignità a Roma è sicuramente un motivo in più per i cittadini e magari la tutela delle nostre strade può essere un motivo di orgoglio da preservare. Ma vediamo anche qual’è il business che questo mercato allo sbando ha portato nelle casse degli imprenditori e del comune. Se facciamo un piccolo calcolo vediamo che in media un’affissione costa almeno 180€ per due settimane, quindi 360€ al mese. Supponiamo che ci siano tra i 10.000 e i 15.000 impianti a Roma. Il calcolo fa 32.400.000€ l’anno. Nelle casse del comune supponiamo che vadano dal 10 al 15 percento in tasse, fanno 4.000.000€ annui circa. Gli imprendidori visto il lauto guadagno hanno avuto la possibilità se volessero di rallentare la macchina dei controlli con regali e altre cortesie. Magari appoggiando il candidato del partito x che gli garantisse il sistema immutato delle cose. Questi ragionamenti non sono frutto di prove o dati certi, diciamo che sono delle riflessioni che non hanno nulla di attinente nelle realtà. Fatti e persone sono frutto della fantasia. Un’altra figura nuova che si è creata è stata lo specialist delle affissioni nelle agenzie pubblicitarie, che ha il compito di garantire la qualità delle campagne e degli inserzionisti. Il suo lavoro è quello di creare dei circuiti ad hoc e non prendere in considerazione quegli impianti che vengono costruiti dal giorno alla notte nelle strade poco trafficate o in posizioni coperte dove il loro effetto è pari allo zero. Questi cercano in tutti i modi di acquistare a un buon prezzo delle buone posizioni.

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