Autotrapianto di capelli monobulbare: soluzione rapida e definitiva alla calvizie
L’autotrapianto monobulbare consiste nel prelievo di un lembo di cuoio capelluto di lunghezza variabile prelevato dalle zone posteriore e laterale della testa, dove si individuano i capelli più adatti al trapianto. Il lembo viene in seguito sezionato al microscopio, al fine di ricavare i microinnesti da impiantare nella zona interessata, praticando alcune piccole microincisioni che non lasciano cicatrici.
In genere si possono trapiantare numerosissimi bulbi, sebbene la quantità di questi dipenda dalla densità di capelli presenti nell’area donatrice. L’intervento ha una durata che varia dalle 3 alle 5 ore e viene realizzato ambulatorialmente in anestesia locale. Dopo l’operazione il paziente può rientrare immediatamente a casa.
Già a partire dal giorno dopo l’intervento è possibile effettuare il primo lavaggio di capelli, avendo cura di utilizzare unicamente prodotti specifici delicati, per non irritare il cuoio capelluto appena operato, e di evitare il contatto diretto tra il getto d’acqua della doccia e la zona innestata, almeno fino al quinto giorno dopo l’operazione. È possibile anche usare un pettine a maglie larghe, che consente di non rimuovere gli innesti inseriti.
L’attecchimento dell’innesto, come per tutti gli innesti, avviene nel corso dei successivi 4 giorni. Dopo circa due mesi i capelli trapiantati ricominceranno a crescere spontaneamente, seguendo la naturale inclinazione della specifica zona. L’autotrapianto di capelli non lascia esiti cicatriziali visibili e consente di ottenere risultati assolutamente soddisfacenti.
L’attività sportiva potrà essere ripresa nel corso di tre settimane. Non esiste comunque una precisa tempistica, dal momento che l’intervento può essere praticato in tutti i periodi dell’anno. Va peraltro sottolineato come l’esposizione al sole dopo un certo periodo di tempo, che corrisponde all’immediato postoperatorio e che richiede una maggiore prudenza, si riveli addirittura utile: in qualche misura i raggi solari rafforzano i capelli presenti e quelli che stanno ricrescendo.
Dopo un intervento di trapianto di capelli non bisogna avere alcuna accortezza particolare: si possono tranquillamente utilizzare sia cappelli che rivestimenti, così come gel, tinture, lozioni e qualunque altro prodotto si desideri applicare localmente.
L’autotrapianto monobulbare è particolarmente indicato per coloro che non presentano una calvizie particolarmente estesa e non ha controindicazioni. Non è adatto invece a soggetti che soffrono di patologie del cuoio capelluto o che presentano cicatrici molto evidenti, in quanto queste impediscono di fatto il trapianto, oppure a soggetti che non tollerano l’anestesia.
Prima di sottoporsi ad un intervento di autotrapianto dei capelli è dunque fondamentale effettuare un’accurata visita tricologica da parte di uno specialista, che in base all’anamnesi sarà in grado di valutare la soluzione più adatta al caso e prescriverà tutti gli esami clinici necessari.
Tra questi sono indispensabili le analisi del sangue, l’esame del capello e il mineralogramma, che sono in grado di dare importanti indicazioni terapeutiche oltre che diagnostiche.