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Come avere cura dei propri tappeti

Nonostante l’importanza che riveste all’interno di ogni
stanza, spesso il tappeto è, per sua natura, maltrattato: posto sotto i mobili e calpestato
continuamente, il tappeto rischia di rovinarsi, se non viene sottoposto
ad attente cure periodiche e se non viene pulito e spazzato nella giusta
maniera. Bisogna inoltre tener presente che in molti casi il tappeto,
oltre ad essere un complemento d’arredo, è anche un oggetto prezioso, e a
maggior ragione deve essere protetto e trattato come si deve.

Non
è facile generalizzare quando si parla di tappeti, tante sono le
tipologie che si possono trovare sul mercato, e a seconda del tappeto
che si possiede, della stanza in cui è posto, del materiale con cui è
fatto e del suo livello di preziosità, il modo di pulirlo e trattarlo
può variare (certamente un tappeto persiano viene generalmente trattato
con più cura rispetto ad un semplice scendiletto…), ma ci sono alcuni
accorgimenti che vanno bene per pressoché tutti i tipi di tappeti.

Per
evitare che il nostro tappeto si rovini, dobbiamo stare attenti,
innanzitutto, a dove lo posizioniamo: sarebbe meglio evitare le stanze
troppo umide, piccole e buie, perché i tappeti sono fatti con sostanze
organiche che necessitano di aria. Se lo mettete nell’ingresso, o in
altre stanze in cui c’è più viavai di persone, inoltre, sappiate che il
tappeto sarà più soggetto all’usura: un fattore da tenere presente
soprattutto nel caso di tappeti pregiati,
antichi o fragili.

Scelta la stanza giusta in cui posizionarlo,
bisogna fare attenzione alla polvere, alle macchie e a possibili rotture
e strappi. Per quanto riguarda la polvere, sarebbe opportuno toglierla
almeno una volta la settimana. Per farlo nel migliore dei modi,
dimenticate il battipanni, che oltre ad essere faticoso può anche
rovinare i tappeti, e avvaletevi di una scopa in saggina o di una scopa
elettrica, facendo attenzione a non rovinare le frange, particolarmente
delicate. La rimozione settimanale della polvere non è però sufficiente a
mantenere i tappeti puliti: almeno un paio di volte l’anno passate il
tappeto con un panno umido bagnato con acqua tiepida e aceto, o un po’
di shampoo neutro o ammoniaca, seguendo la direzione del vello e stando
attenti a non bagnarlo troppo. Per pulire il tappeto più a fondo è però
opportuno rivolgersi a degli specialisti, e sottoporlo a pulitura almeno
una volta ogni 3-4 anni. Nel caso in cui si formino delle macchie, è
meglio toglierle subito. La procedura cambia a seconda del tipo di
macchia: se si tratta di unto, per esempio, si può usare del borotalco,
mentre se si è sporcato il tappeto con delle bevande o sostanze
zuccherate basta usare abbondante acqua.

Anche per quanto
riguarda la riparazione
tappeti la parola d’ordine è agire subito. Naturalmente è sempre
meglio rivolgersi a dei professionisti (le piccole riparazioni in genere
non sono troppo costose), per evitare di peggiorare la situazione.
Tanto più il tappeto è prezioso, poi, tanto più è importante rivolgersi a
degli esperti: i restauratori di tappeti riescono a far rinascere a
nuova vita un tappeto la cui trama si sta disfacendo o che presenta
buchi e strappi.

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