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Assicurare il proprio cellulare? I pro e i contro.

Quante volte ci siamo chiesti come potremmo vivere senza il nostro cellulare? Il telefonino, inizialmente giudicato solo come uno “status symbol”, è diventato ormai uno strumento senza il quale ci sentiamo isolati dagli altri.
Martin Cooper, negli anni ’70, realizzò la scoperta che era destinata a rivoluzionare il nostro modo di vivere. In quegli anni ricopriva il ruolo di direttore della divisione Ricerca e Sviluppo della Motorola. Da lì a dieci anni la compagnia americana decise di commercializzare il suo primo modello proponendolo al prezzo di $4000. All’epoca Motorola aveva come obiettivo commerciale solo le aziende.
Dopo pochi anni c’è stato un vero e proprio cambio d’indirizzo: dall’uso professionale per lavoro si è aggiunto l’uso personale che, nel 2007, ha consentito di approdare al traguardo del 50% della popolazione mondiale e che, nel 2009, l’ha superato raggiungendo il 61%.
Nel nostro paese si è arrivati a livelli da primato: sono attive circa novanta milioni di linee di telefonia mobile col record di 113,8 miliardi di minuti contro i 103,8 del telefono fisso. Tre famiglie su dieci lo preferiscono al fisso di casa.
Insomma, un vero e proprio cambio radicale delle abitudini.
Lo sviluppo tecnologico del “telefonino” con gli SMS, MMS, foto e filmati, connessioni ad Internet e trasmissione di e-mail lo hanno portato ad essere un piccolo, riservato e inseparabile “diario personale”. La sua grafica ormai è ad alta definizione. L’uso di menù complessi, con l’introduzione delle icone, lo rendono sempre più simile a un Computer.
Sono memorizzati sulla SIM o sul telefono, numeri telefonici, archiviate fotografie, messaggi, brevi filmati e, con la tecnologia GPS, mappe per aiutarci a raggiungere nuovi siti. Tutto ciò dunque che maggiormente riguarda e aiuta la nostra vita privata.
Il suo prezzo? É calato sensibilmente pur incrementandone le caratteristiche d’uso, peso e dimensioni. I principali gestori di rete, in fase contrattuale, spesso lo offrono gratuitamente al cliente: il loro ricavo si basa sul traffico telefonico.
Insomma ormai il cellulare è entrato prepotentemente nella nostra vita e non possiamo più farne a meno.
Un motivo più che giustificato per assicurare il cellualre contro danni accidentali, smarrimento e furto.
Come mai allora il nostro paese, pur essendo uno degli stati col più alto tasso di diffusione, non ha il corrispondente valore anche per le polizze d’assicurazione?
La stima di fatturato per le compagnie d’assicurazioni riferito alle polizze sui telefonini potrebbe raggiungere oltre due miliardi di euro. Il premio varia, ovviamente, in funzione delle condizioni di polizza e del valore del telefono, oscillando dai 15/20 euro all’anno ai 120 euro.
Talvolta è lo stesso negozio del gestore di telefonia mobile o di elettronica o centro commerciale che propone di assicurarlo. Ma in molti casi l’acquirente non accetta in quanto si sente già ripagato e “protetto” dai due anni di garanzia.
Attenzione, la garanzia risponde solo dei guasti tecnici e malfunzionamento del dispositivo, ma non risponde in caso di furto o danneggiamento accidentale. Cade a terra il telefonino da 400 euro: non funziona più e si rompe il vetro dello schermo. La garanzia non è più valida.
Con la copertura assicurativa è possibile, invece, proteggere il vostro inseparabile “bridge” verso gli altri, anche da situazioni di quel genere oltre che, se si desidera, estendere il periodo di garanzia.
Ma non solo. Potrebbero essere incluse le spese di spedizione alla fabbrica in caso di guasto, rimborso delle spese sanitarie quando il furto dovesse provocare danni fisici al proprietario e addirittura le spese del fabbro quando, oltre al telefono, si dovessero smarrire le chiavi di casa.
Nel nostro paese, dobbiamo ricordare, vengono rubati circa 117.000 telefonini l’anno. Il numero aumenterebbe però se dovessero essere conteggiati anche quelli rubati senza la denuncia.

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