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Bellezza e salute dei capelli: quanto ne sai?

I capelli sono composti da due parti, il bulbo o radice ed il fusto; il bulbo è formato dalle cellule che producono il capello e non è visibile in quanto è contenuto nel follicolo. Il bulbo rimane però adeso ai capelli che
cadono e può darci, esaminandolo al microscopio, importanti informazioni sullo stato di salute del capello.
Il fusto del capello è una struttura “morta” costituita da cellule completamente cheratinizzate che hanno perso
il nucleo e le loro funzioni vitali. Queste cellule contengono alte concentrazioni di una proteina fibrosa, molto resistente, la cheratina. La cheratina è presente anche a livello della pelle, ma la cheratina dei capelli, come quella delle unghie, è una cheratina molto più dura in quanto contiene una grandissima quantità di cistina, un aminoacido ricco di zolfo.
Fra le diverse molecole di cistina si formano dei legami molto forti (ponti disulfuro) che conferiscono al capello forma e resistenza. Quando i ponti disolfuro si rompono e le molecole di cistina si separano il capello diviene fragile e può spezzarsi. Il fusto del capello è costituito da 3 strati: la cuticola, la corteccia e il midollo.
La cuticola, lo strato più esterno, è formata da cellule appiattite e sovrapposte le une alle altre come le tegole di
un tetto. La cuticola protegge il fusto dall’ambiente e la sua integrità è molto importante per la salute del capello. Se vogliamo fare penetrare qualsiasi sostanza all’interno del capello (ad esempio una tintura), dobbiamo sollevare temporaneamente le cellule della cuticola; a volte può succedere che effettuato il trattamento, le cellule non tornino completamente a posto, ma rimangano parzialmente sollevate e quindi il capello sia molto più vulnerabile agli agenti ambientali.
Al di sotto della cuticola è presente la corteccia, la parte più spessa del capello, che ne determina la forma e la consistenza. Alcuni capelli, soprattutto quelli bianchi, contengono un sottile strato interno, il midollo. Lo spessore del capello varia nei diversi individui ed è influenzato da fattori genetici e razziali. In Europa i capelli
dei nordici sono molto più sottili di quelli delle popolazioni mediterranee.
I capelli più grossi sono quelli delle razze asiatiche. Nelle aree affette da calvizie i capelli diventano progressivamente più sottili. La differenza è nella forma del fusto. I capelli dei soggetti di razza nera hanno
una sezione appiattita mentre quelli dei soggetti di razza gialla sono perfettamente circolari, i capelli dei bianchi hanno una forma intermedia.
Lo scambio genetico fra le diverse razze ha fatto in modo che queste caratteristiche si mescolassero, così che
nello stesso soggetto si possono trovare capelli di forma un po’ diversa. Un arricciamento acquisito generalmente dipende dal fatto che i capelli si sono assottigliati e può essere un segno iniziale dell’alopecia
androgenetica. Il numero medio di capelli è circa 100.000, ma ci sono persone che ne hanno molti di più, fino a 150.000.
Il numero di capelli è inferiore nei soggetti con capelli rossi (80.000) rispetto ai bruni (100.000) o ai biondi (120.000). Normalmente tutti i nostri capelli cadono periodicamente in un continuo ricambio. Questo ricambio è dovuto al fatto che i follicoli piliferi hanno un’attività ciclica per cui alternano periodi di attività, durante i quali producono il capello, a periodi di riposo.
L’attività dei diversi follicoli non è sincrona, ma anzi ciascun follicolo lavora in modo indipendente per cui
normalmente nel cuoio capelluto sono presenti follicoli in fase di attività (circa il 90%) e follicoli in fase di riposo
(circa il 10%). Questo spiega perchè in condizioni fisiologiche i capelli cadano un po’ ogni giorno e non tutti insieme, come invece accade in altri mammiferi, dove la sincronizzazione del ciclo fa sì che tutti i peli si ricambino contemporaneamente in occasione della muta.

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