Il tema  del network  marketing è di grande attualità anche in Italia,  anche a seguito del notevole rilievo assunto dall’uso (e abuso) che se ne fa nel Web.

S’impone, dunque, una sorta di analisi sulle differenze che lo caratterizzano rispetto a taluni fenomeni degenerativi, a tutto beneficio della clientela, degli operatori onesti, e di quanti, neofiti, si accingono ad entrare nell’affascinante sistema.

Il network marketing, o marketing multilivello è molto diverso, in maniera netta e inequivoca, dalle cosiddette – tristemente note –  vendite a piramide.

Queste ultime, recentemente proibite per legge in molti contesti commerciali a livello internazionale, hanno sicuramente costituito un fattore di rischio notevole per la collettività, sicchè non sorprende la negazione popolare, estesa anche nei confronti dell ‘”incolpevole” nework marketing.

Si possono chiaramente  distinguere altre situazioni, che in modo piuttosto erroneo e superficiale, vengono talvolta identificate con il marketing multilivello, mentre, in realtà, ne rappresentano forme decisamente riprovevoli. Fra esse, malgrado il divieto legislativo,  imperversano, oltre alle vendite  piramidali, le lettere a catena (o Catena di Sant’Antonio) e le raccolte di denaro.

Nelle lettere a catena, un aderente fornisce, con modalità dirette o indirette, il proprio contributo monetario ad altri partecipanti all’iniziativa, entrati nella struttura in tempi precedenti, e riceve , in cambio e in tempi modulati, corrispettivi di denaro in misura molto superiore, da un cospicuo numero di adepti coinvolti successivamente.

Non è prevista la commercializzazione di alcun prodotto o servizio, come invece avviene nelle forme di network marketing etico  e le lettere sono finalizzate a dare ai partecipanti “la sensazione – o l’illusione – di aver acquistato qualcosa”. Ed è questo l’aspetto più importante che le diversifica dalle piramidi.

Queste – le piramidi – rispetto al classico N.M. presentano diversi fattori di differenziazione, come ad esempio:

-La promozione del programma  viene realizzata ricorrendo ad affermazioni fuori dalla realtà, non suffragate dai fatti,  quindi ingannevoli, in ordine alle – consistenti –  prospettive di guadagno;

-Il sistema  non prevede alcun percorso formativo serio per la preparazione alla vendita, o al contrario, i programmi presentano connotazioni assai onerose e, addirittura vincolanti per l’adesione;

-I rapporti tra l’azienda e l’agente distributore sono privi di qualsivoglia regime giuridico;

-I prodotti e/o servizi spesso di infima qualità, nella stragrande maggioranza dei casi rappresentano un elemento molto marginale del piano;

Ecco, in pratica, le strutture a piramide presentano una connotazione piuttosto “raccapricciante”: i vertici sono occupati esclusivamente nella mera gestione delle altissime entrate derivanti dalle quote d’ ingresso nel sistema.

Insomma, teste pensanti che, di certo non si preoccupano dell’attività di vendita dei prodotti  e di supporto e formazione  delle risorse umane, mai remunerate in proporzione agli sforzi profusi, come invece succede nel network marketing classico, vero, onesto…

L’ultima deriva a cui intendo far cenno  sono i programmi con struttura di vendita piramidali basati esclusivamente sullo scambio di denaro. Simili tipologie di sistema adottano il principio del multilevel semplicemente nell’ottica della distribuzione degli introiti assicurati dai nuovi partecipanti.

In conclusione, vendite a piramide, lettere a catena, piani di mero scambio di capitali rappresentano, in maniera inequivocabile, fenomeni molto diversi dal N.M. il quale, come avremo modo di constatare  nei prossimi post, con www.lavoroesuccesso.com/affiliatimt.html  presenta esempi  davvero significativi ed eclatanti,  decisamente da privilegiare. 

A domani.