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La sicurezza sul lavoro negli ospedali

La sicurezza sul lavoro è un tema estremamente importante. Diviene ancora più importante se deve essere applicato in strutture che, come gli ospedali, oltre a dover tutelare i lavoratori devono anche tutelare i pazienti. La vigente normativa sulla sicurezza sul lavoro, rintracciabile nel Decreto Legislativo 81/08, definisce le misure da attuare per garantire la sicurezza dei lavoratori. In particolare, il Testo Unico Sicurezza stabilisce le figure incaricate e le relative mansioni e obblighi le aziende, così come i datori di lavoro, ad effettuare un’attenta valutazione dei rischi a cui vanno incontro tutti i soggetti coinvolti.
Negli ospedali, dove il numero di persone impiegate in diverse attività è ampio, le misure di precauzione e di intervento sono particolarmente indicate. È necessario prestare la massima attenzione alle norme antincendio, alle apparecchiature elettromedicali legate al rischio elettrico, al rischio chimico, al rischio biologico e alla movimentazione manuale dei carichi. Inoltre, attenzione anche al trattamento dei rifiuti e alle manovre da eseguire nei trasporti. Anche in questo caso, come in tutte le strutture pubbliche e private, è il datore di lavoro o responsabile a dover prendersi carico della valutazione dei rischi. Una lista di controllo generale deve essere avviata per verificare, inoltre, l’impianto idrico, gli ascensori e i montacarichi, gli impianti di condizionamento, il deposito di sostanze infiammabili, le ditte esterne, i luoghi dove si fuma, la segnalatica e gli strumenti per il pronto soccorso.
Di estrema importanza, inoltre, è garantire a tutto il personale un’adeguata formazione e informazione in materia di sicurezza sul lavoro. Sul rischio biologico, ad esempio, il personale ospedaliero dovrà essere informato sul corretto uso di camici e guanti sterili e sulla possibilità di essere infettato attraverso diversi eventi, tra cui la puntura di un ago, la contaminazione ambientale, le ferite da strumenti taglienti, ecc. Per quanto riguarda il rischio chimico, invece, è importante formare in maniera accurata gli operatori in modo che siano in grado di leggere facilmente le etichette poste su ogni elemento. Nelle strutture ospedaliere possono trovarsi sostanze chimiche altamente tossiche, irritanti, nocive, corrosive, pericolose per l’ambiente e facilmente infiammabili. Il rischio elettrico, infine, è strettamente collegato all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali. Per apparecchio elettrico si intende qualsiasi apparecchio collegato ad una presa di alimentazione, utile al trattamento del paziente. Generalmente è il medico che entra in contatto con questi strumenti ed è per questo che si rende necessaria una buona dose di informazione a riguardo. Anche i pazienti hanno il diritto di essere informati sulla loro sicurezza e sugli eventuali rischi a cui vanno incontro entrando in contatto con determinati luoghi o determinate apparecchiature.

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