Consigli su come iniziare con il 3D
Come accade spesso, per molti settori particolarmente tecnici e complessi, anche nel campo dei rendering 3d (modellazione e rendering) all’inizio può spaventare, e non poco, la lunga curva di apprendimento. I dubbi e gli ostacoli sono molti; inoltre, nemmeno le difficoltà e la mole di cose da studiare che si prospettano agli inizi sono da meno. Ma come fare se qualcuno volesse cimentarsi in questo campo, da dove iniziare? Non spaventatevi, anzi tranquilli e pianificate.
Per iniziare con il piede giusto, per arrivare pian piano a livelli ottimali di rendering professionali, è fondamentale trovare il software ideale per le proprie necessità.
I vari software offrono impieghi in tantissimi settori (architettura, animazione, visualizzazione ecc) e scegliere quello più adatto non è cosa semplice. Chiedere ai più esperti è un buon inizio, magari su internet attraverso i forum. Un consiglio utile, è iniziare a vedere e studiare le varie interfacce grafiche scaricando le versioni gratuite (demo) dei vari programmi più famosi e blasonati: 3d Studio Max, Cinema4d, Rhino, Maya, Lightwave, Blender (totalmente gratuito) e così via.
Individuato il programma, magari in base alla curva di apprendimento, al feeling e anche agli obiettivi che vi siete posti all’inizio, la cosa migliore è iniziare a leggere i numerosi tutorial presenti in rete e seguire i vari forum, dove è possibile trovare molti altri utenti alle prime armi con le stesse difficoltà di approccio e poter condividere le problematiche facendosi aiutare dagli utenti più esperti (troverete sicuramente l’utente esperto più disponibile e paziente in grado di farvi appassionare al mondo del 3d)
Un errore da evitare è iniziare a fare cose complicate.
Iniziare con semplici oggetti e scene non complesse, con texture lowres, aiuta a mantenere i tempi di rendering molto bassi e fare più test senza perdere troppo tempo.
Se il campo di utilizzo è l’architettura una cosa molto utile è reperire molti riferimenti (interni o esterni) e reperire libri di architettura per avere esempi di illuminazione e di utilizzo di materiali.
Utilissimo è avere una buona base di fotografia. Sicuramente sarà una marcia in più per fare il salto di qualità nella visualizzazione del proprio lavoro.
Tutto questo, chiaramente è per un inizio da autodidatta, il percorso sarà un po’ più lungo, sicuramente non privo di momenti di sconforto, ma alla fine ogni giornata davanti al monitor sarà una giornata che ricorderete con soddisfazione. Potete sicuramente, nel percorso, affiancare un buon libro sui rendering e la modellazione (chiedere sempre consigli sui forum). Se il problema non è il budget, un corso potrebbe rivelarsi illuminante; di scuole e professionisti nel settore non ce ne sono tanti, i nomi sono sempre gli stessi, perciò è difficile commettere errori percorrendo anche questa strada.
Su tutti, infine, prevale un solo strumento (se così possiamo chiamarlo): la pratica! Per arrivare a certi rendering, dovete fare tante prove e passare tante ore davanti al computer, questo è sicuro. Che dire… buon lavoro allora!