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Oasi Lipu di carloforte – Isola di San Pietro

L’Oasi LIPU di Carloforte presenta una notevole varietà di ambienti naturali che le conferiscono un aspetto insolito e selvaggio.

L’Oasi è situata nella porzione occidentale dell’Isola di San Pietro e si estende lungo 6 chilometri di costa intatta.

L’area rappresenta un importante luogo di sosta e nidificazione per molte specie di uccelli. La specie più rara e importante è il Falco della regina, che si riproduce esclusivamente sulle scogliere a picco sul mare in isole del Mediterraneo.

I falchi della regina sono protetti dal 1400 per merito di Eleonora d’Arborea da cui prendono il nome – Falco eleonorae.

Ogni estate, circa 100 coppie di falchi arrivano dal Madagascar per nidificare nell’Oasi LIPU. Dal mese di maggio le scogliere sono vivacizzate dal vociare, dai voli di corteggiamento, dalle picchiate sulle prede e dalle delicate fasi della riproduzione di questi splendidi rapaci.

Si possono osservare anche altre specie, come il Gheppio, la Poiana ed il Falco pellegrino. Sopra il limpido e azzurro mare volteggia poi il rarissimo Gabbiano corso, dal particolare becco rosso corallo, o il Marangone dal ciuffo, posato su uno scoglio o intento a pescare.

Tra i fitti e intricati arbusti della macchia mediterranea trovano rifugio una notevole varietà di piccoli Passeriformi: l’Occhiocotto, la Magnanina, la Magnanina sarda e la Sterpazzolina.

Sulle rocce assolate è facile sentire il melodioso e gorgheggiato canto del Passero solitario.
L’Isola di San Pietro é ricoperta, quasi interamente, dalla verde macchia mediterranea che comprende nelle sue varietà: il mirto, il corbezzolo, il lentischio, il lillatro e l’erica. Le zone più aride e ventose sono il regno incontrastato del cisto, del rosmarino, dell’euforbia, delle ginestre spinose e delle palme nane.

Il ginepro fenicio, il ginepro macrocarpa e il pino d’aleppo formano ancora delle boscaglie e delle stupende pinete: certamente meno ricche di un tempo, ma di notevole bellezza ed estensione.

All’inizio della primavera tutta l’isola é un fiorire di fiori dai colori intensamente variegati, e dalle forme più svariate.

Di notevole interesse ed importanza botanica é l’Helicodiceros Muscivorus, ricco di un ampio e vistoso calice, meta prelibata di numerossisimi insetti.

La flora presente sull’isola é ricca di circa 500 specie diverse, tra le quali possiamo anche ricordare: l’Anagallis Monelli, il Bellium Crassifolium, una decina di specie di orchidee e l’Astragalius Marittimus.

Alcune di queste piante rappresentano un vero e proprio capolavoro di adattamento all’ambiente, certamente, non di facile realizzazione in altre realtà.

Le conseguenti modificazioni del territorio causate dalla colonizzazione dell’isola (1738), determinarono degli squilibri nel mondo animale: fino ad allora loro regno incontrastato, non sconvolto dalla presenza umana.

Dei vecchi documenti ci informano dell’esistenza sull’isola di animali ormai estinti quali: Lepri, Daini, Caprioli e Mufloni.

Sono assenti invece, invertebrati come la GirinVipera, il Tasso e l’Istrice, che troviamo normalmente sul continente.girin

All’estinzione ha resistito il Coniglio selvatico, la sui presenza é ancora numerosa.

Vi si trovano, naturalmente, i vertebrati presenti anche tra la fauna sarda:

come il Gongilo, il Biacco, la Lucertola e il Colubro.

Le alte falesie, gli anfratti naturali, le inacessibili scogliere, hanno creato l’habitat naturale per alcune specie avicole di grande interesse naturalistico.

Tra le specie che nidificano lungo le coste rocciose dell’isola troviamo:

il Gabbiano Corso (Larus Audounii), la Berta Maggiore, la Berta Minore, i Piccioni selvatici, i Rondoni e i Cormorani. Altre specie come il Gheppio, la Poiana, l’Astore, il raro Falco Pellegrino e il Falco della Regina, hanno fatto sì che l’isola fosse battezzata dai romani “Accipitrum insula” (Isola degli Sparvieri).

Queste colonie di falchi sono tra le più numerose del mediterraneo, osservate e sorvegliate con cura dalla locale sezione naturalistica della LIPU.

Nelle zone umide dell’isola: le saline, lo stagno di Punta Nera, lo stagno di Calavinagra, é facile osservare gli Aironi, le Avocette, le Garzette, l’ormai raro Cavaliere d’Italia, e nella sua leggiadra eleganza, il Fenicottero Rosa (Phoenicopterus Ruber).

Un altro gioiello della fauna locale -peraltro rarissimo- é la Cincidela Campestris Saphirina; é un coleottero endemico, fornito di grandi mandibole denticolate, svelto nella corsa, amante di luoghi aperti e soleggiati, di un bel colore blu-violetto, abile predatore di piccoli molluschi e crostacei.

spugna giallaPer chi ama le escursioni subacquee, il regno marino riserva innumerevoli e piacevolissime sorprese.

I fondali -sempre assai mutevoli e splendidi- si alternano in roccia e bianche distese di rena finissima, sono il regno incontrastato di una notevole varietà di specie: Ricci, Patelle, Spugne, Stelle di mare, Coni, Cipraee, Pisanie, Columbelle, Orecchie di mare, Cassidi, l ‘Astrea Rugosa e il Tais Haemastoma.

Naturalmente non possono mancare le presenze di saraghi, orate, murene, cernie, branzini, ricciole, aragoste, cicale e splendide colonie di coralli dai colori meravigliosi.

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