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Le texture superficiali: come realizzare qualcosa di davvero esclusivo?

Avete mai osservato da vicino un oggetto in plastica? Mai considerato il lavoro che serva per produrlo?
Il ciclo di lavoro delle materie plastiche è molto complesso e coinvolge numerosi attori. In particolare, oggi vi invito a considerare una delle ultime fasi della filiera: la realizzazione di texture superficiali.

Le finiture svolgono un ruolo determinante nell’economia di un prodotto, sia da un punto di vista estetico, sia da un punto di vista funzionale, pensate alle finiture antiscivolo delle manopole o antigraffio per le cover dei cellulari o dei pc.

Ora prendetevi 5 minuti e pensate agli oggetti d’uso quotidiano in plastica, gomma o silicone che usate quotidianamente. Ovunque siate, qualsiasi cosa stiate facendo in questo momento, siete circondati da oggetti in plastica, tra cui il computer o lo smart-phone con cui state leggendo questo articolo. Come potete notare, quasi nessuno è completamente liscio. Numeri, scritte o simboli, ma soprattutto, leggere satinature e texture complesse: i nostri oggetti sono sempre rivestiti in qualche modo.

Ma vi siete mai chiesti come vengano realizzate simili finiture? E perché? Ecco a voi la risposta!

La creazione delle texture avviene lavorando gli stampi entro cui prenderanno forma gli oggetti. Gli stampi sono solitamente in varie leghe di acciaio o alluminio. In rari casi anche in legno.
L’uso di arricchire gli oggetti con le finiture nasce in origine dalla necessità di mascherare i difetti di stampaggio, ovvero la fase in cui il materiale plastico viene iniettato nello stampo per prendere la forma desiderata. Le satinature, o grane, hanno quindi una funzione estetica:

  • nascondere i punti di estrazione;
  • nascondere i flussi di iniezione o di distribuzione del materiale;
  • mascherare eventuali graffiature.

Ben presto le texture superficiali hanno acquisito grande importanza per evidenziare il valore di un prodotto fino a diventare così importanti da fare la differenza a parità di qualità del prodotto.

Le modalità di incisione del metallo per ottenere le finiture sono principalmente due: incisione laser e fotoincisione chimica.

L’incisione laser applicata agli stampi per materie plastiche è una tecnologia all’avanguardia, che consente di incidere con grande precisione texture molto complesse su qualsiasi superficie e dimensione. La grande adattabilità del laser ha fatto sì che in poco tempo si passasse dal suo utilizzo per la semplice marcatura all’incisione di texture 2D e 3D di grande pregio.
Il laser viene utilizzato come un vero e proprio utensile con un diametro di 6 decimi di millimetro e questo garantisce la cura al dettaglio più sottile.

La combinazione del laser con particolari strumenti di grafica e disegno meccanico ha permesso la completa digitalizzazione del processo di lavoro: la stesura e il controllo della texture sullo stampo svengono effettuate sul file grafico. Solo dopo l’approvazione del file si procede all’incisione. Questo modo di procedere garantisce la perfetta corrispondenza tra il file digitale e l’incisione finale.

Ultima nota di merito: la tecnologia laser è ecosostenibile perché utilizza solo energia elettrica e non produce scarti (né oli lubrificanti come nel caso delle normali macchine utensili, né acidi come nel caso della fotoincisione chimica).

La fotoincisione chimica è la tecnica più conosciuta per realizzare finiture su stampi per plastica o gomma. Si tratta di un metodo manuale contraddistinto dall’uso di particolari pellicole protettive abbinate ad acidi corrosivi. Le pellicole vengono stese sullo stampo, che successivamente viene calato in un bagno di acido che corrode le aree non protette dalla pellicola.
Con la fotoincisione chimica si possono ottenere solo texture bidimensionali.
Uno dei vantaggi di questo metodo è la rapidità di esecuzione, soprattutto quando si lavorano stampi di grosse dimensioni.
Tuttavia la procedura manuale può causare imperfezioni nell’esecuzione, riprese o giunte.

Forse, dopo questo breve excursus nel mondo delle materie plastiche, presteremo un po’ più di attenzione a oggetti che diamo solitamente per scontati.

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