Roma ospita il World Wide Rome, dopo l’Happy Birthday Web dello scorso novembre, ancora una manifestazione celebrativa della cultura digitale curata da Riccardo Luna, primo direttore dell’edizione italiana di Wired Italia. In queste ore, e fino alle 18.00 di stasera, l’Acquario Romano di piazza Manfredo Fanti è sede della manifestazione – trasmessa in streaming sul sito ufficiale e su molti altri. Questa edizione si incentra sul tema della nuova rivoluzione industriale prospettata dalla Rete.
L’ambiente digitale è divenuto il luogo in cui i nuovi modelli di business trovano terreno fertile per la loro realizzazione, grande importanza viene perciò attribuita a quelle figure che hanno trovato proprio nel Web il luogo ideale per fare cose. I primi interventi infatti hanno visto succedersi al microfono makers italiani – ma non solo – che hanno raccontato le proprie esperienze. La figura più attesa è stata quella di Chris Anderson, direttore di Wired Usa e Dale Dougherty, fondatore di Make Magazine già da qualche anno precursore della prossima rivoluzione industriale.
Il secondo momento in programma è stato dedicato agli strumenti dei makers, Arduino e le stampanti 3D. Ad introdurre questa fase del’evento è Massimo Benzi, inventore dell’hardware open source che prende il nome dal primo re d’Italia, appunto Arduino. Una tecnologia in grado di trasformare le modalità della progettazione industriale in modo da renderla più accessibile anche in vista di una realizzazione domestica, senza dover necessariamente ricorrere ad un ingegnere elettronico. Altre proposte interessanti dal punto di vista dell’innovazione sono quelle provenienti dalla diffusione della stampa 3D, che ha reso possibile la realizzazione di un violino Stradivari.
Nel pomeriggio è previsto l’intervento di Dale Dougherty, editore della rivista Make.
Il programma completo è consultabile su:
http://www.worldwiderome.it/site/agenda/