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La fotografia dei matrimoni in Italia

Basta considerare molti dei nostri amici, o conoscenti, o ancora molte coppie che vediamo passeggiare mano nella mano per strada per capire che le abitudini, in fatto di matrimonio, sono molto cambiate anche nel nostro paese, forse uno dei più legati al concetto di matrimonio in senso tradizionale. Coppie miste, coppie che decidono di convivere anziché sposarsi o coppie che, anziché dirsi di sì sull’altare, optano per una più prosaica cerimonia civile: la fotografia dei matrimoni in Italia è davvero cambiata rispetto al passato.

Uno dei dati più rilevanti, quando si parla di nozze in Italia, riguarda il consistente calo delle celebrazioni: sempre di più sono infatti le coppie che, anziché convolare a giuste nozze, decidono sì di passare la vita insieme, ma senza firmare nessun contratto e optando invece per la convivenza. Coppie giovani che, magari, cominciano con la convivenza per finire poi per capitolare dopo qualche anno, ma anche coppie che scelgono la convivenza in modo definitivo perché non credono più nell’istituzione del matrimonio. In ogni caso, il calo del numero dei matrimoni in Italia è un dato di fatto: rispetto al 2008, anno in cui vennero celebrati 246.000 matrimoni, nel 2010 ci sono stati circa 30.000 matrimoni in meno (217.000). In calo anche il numero di matrimoni religiosi, che sono passati dal 70,6% del totale nel 2003 al 63,3% di adesso. Il calo dei matrimoni religiosi, derivante da un certo allontanamento delle persone dalla Chiesa e dal concetto di legame religioso insito in questo tipo di celebrazione, può in parte spiegare il calo complessivo del numero di nozze celebrate in Italia: non è sbagliato credere, infatti, che molte coppie che non credono nel matrimonio religioso non reputino necessario sposarsi in comune, e preferiscono optare quindi per una convivenza.

Si potrebbe ipotizzare che la preferenza accordata da molte coppie alla convivenza rispetto al matrimonio possa essere sintomo anche di una certa precarietà dei sentimenti e di una certa allergia a prendersi degli impegni, ma questa visione è sicuramente riduttiva. Molte delle coppie che scartano l’idea del matrimonio lo fanno proprio perché non reputano necessario firmare un contratto per sentirsi coppia a tutti gli effetti, mentre in altri casi il deterrente può essere costituito piuttosto da una certa mancanza di disponibilità a livello economico: sposarsi costa – se lo si vuole fare con tutti i crismi – e soprattutto di questi tempi non sono molte le coppie che possono affrontare delle spese molto onerose per pronunciare il fatidico sì. Forse in attesa di tempi migliori, in cui poter celebrare il matrimonio perfetto, molte coppie optano quindi per una convivenza, e non è detto che questa non si trasformi in una situazione perenne.

Un altro dato interessante che emerge dall’analisi del numero matrimoni in Italia è quello che riguarda le unioni miste, quelle ossia in cui un membro della coppia è italiano e l’altro straniero. Questo tipo di unioni ha conosciuto un vero boom negli ultimi dieci anni, crescendo addirittura del 300%. Il fatto che l’Italia si sia trasformata in terra d’immigrazione per molte popolazioni spiega facilmente questo dato, che è da considerarsi positivo poiché rivelatore di una certa integrazione degli stranieri in Italia (anche se in questo senso c’è sicuramente ancora molto da fare).

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