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Ci siamo! Mancano ormai solo quattro giorni all’inizio di questo attesissimo Europeo: la Spagna campione in carica dovrà difendere il titolo dall’attacco di Germania, Olanda&Co. E chissà che non ci scappi la sorpresa. Gli Europei ci hanno sempre abituato ad un equilibrio totale: le vittorie sorprendenti della Danimarca nel ’92 e della Grecia nel 2004 insegnano che tutti, coi favori del calendario e della dea bendata, possono aspirare alla vittoria finale. Ovviamente vero che, secondo logica, e soprattutto tasso tecnico, le tre nazionali sopracitate sono le favorite dal pronostico. La Spagna è una nazionale fortissima, e 4 anni fa ha avviato un ciclo corso: il blocco catalano-madridista, coi vari Iniesta, Xavi, Piquè, Pedro, Xabi Alonso, Sergio Ramos, Casillas… , costituisce l’ossatura di una squadra costruita su due club tra i più forti al mondo, destinati a dominare il panorama calcistico ancora a lungo. Non sorprende allora che le furie rosse siano campioni del mondo e di Europa in carica. La Germania, finalista della scorsa edizione, negli ultimi anni si è riscoperta giovane e multi-etnica: aprendo le porte della nazionale ai vari Ozil, Khedira, Boateng, ragazzi cresciuti in Germania sia calcisticamente, sia come vita propriamente detta, non si è solo messa al passo coi tempi, ma ha trovato dei campioni capaci di rilanciare le ambizioni del “Fussball” tedesco. L’Olanda, vice-campione del mondo, contraddistinta da giocatori dalla tecnica sopraffina (Robben, Sneijder, Van Persie, Van der Vaart), come sempre darà spettacolo, e, perché no, ha anche discrete possibilità di arrivare in fondo. Ovviamente, dietro queste tre nazionali che hanno dominato lo scenario mondiale e europeo negli ultimi anni, non possiamo non citare, per blasone, Inghilterra e Francia, che però posizioniamo un gradino sotto nelle possibilità di vittoria finale. In tutto questo discorso, poco filo-patriottico, manca proprio una panoramica sulle possibilità di casa nostra: l’Italia attraversa un periodiaccio, che poco ha a vedere col calcio giocato. Lo scandalo scommesse ha segnato nel morale la truppa Prandelli, come dimostrato dalla cocente sconfitta rimediata dall’undici azzurro contro la Russia in amichevole. Scarse appaiono le possibilità degli azzurri di arrivare sino in fondo: l’Italia è apparsa scarica, nervosa e inconcludente, lontana anni luce da quella nazionale che, in agosto dell’anno scorso, è riuscita a metter sotto proprio la Spagna campione in carica. Ovviamente ci auguriamo che gli azzurri sappiano reagire a tanta negatività. Però è certo lontana dall’essere favorita, come dimostrano le quote sulla vincente per Euro 2012. Sarebbe stupendo, per rilanciare l’immagine del calcio italiano, portare a casa il titolo Europeo, che manca in casa azzurra dal lontano ’68. Chissà se gli uomini di Prandelli saranno capaci di reagire allo scandalo come l’Italia post-calciopoli targata Lippi: certo farebbe sicuramente più piacere non essere nella posizione di dover riscattare la propria immagine all’inizio di eventi di interesse internazionale come un Europeo o un Mondiale!
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