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Nel seguente articolo elaborato dal sito specializzato nella ricerca dei dentisti di Terni, sintetizziamo i risultati di un’analisi di settore fatta da Key-Stone, società leader nelle ricerche di mercato, l’industria dentale italiana ha evidenziato nello scorso anno dati confortanti per l’esportazione, ma una tendenza in continuo peggioramento per il mercato italiano.Anche l’inizio del 2012 conferma questa crisi del mercato interno con il 61 % delle vendite destinate all’export.In termini pratici il bilancio dell’industria dentale è in positivo grazie alle esportazioni, a conferma del fatto che l’Italia è interessata maggiormente dall’attuale crisi generale dell’economia.Il mercato estero consente a questo settore di aumentare il fatturato del 5 % con importi che, da 615 milioni di euro del 2009, sono lievitati a 688 milioni nello scorso anno.Nel complesso delle vendite totali aumentano quelle di attrezzature da studio a scapito di quelle destinate ai laboratori. Sono più richiesti i prodotti di consumo per odontotecnici e odontoiatri.I dati sono stati presentati al 55° Congresso degli Amici di Brugg e, per il sesto anno consecutivo, evidenziano un calo della produzione e della vendita di attrezzature e materiali di consumo nonostante il continuo sviluppo di nuove tecnologie. Nel corso di tale congresso, tenutosi a Rimini, è emersa un’innegabile sofferenza del mercato italiano nel settore dentale nonostante l’alta qualità dei prodotti realizzati in Italia, grazie anche ai continui aggiornamenti e miglioramenti delle tecniche.L’analisi di settore voluta da Unidi (Unione Nazionale Industrie Dentarie Italiane) ed elaborata dalla società di di ricerche di mercato, analizza l’andamento del fatturato nel corso degli anni delle aziende italiane che producono e vendono i prodotti del settore dentale.Nel campione di analisi sono comprese le aziende ritenute rappresentative. Vengono estrapolati e analizzati i dati dei relativi bilanci, vengono confrontate le relazioni di ogni gestione, viene fatta la distinzione su fatturato inerente l’esportazione e l’importazione, considerando anche il canale di distribuzione usato per la vendita (ad esempio vendita diretta o mediante depositi).Il prodotto made in Italy ha un prezzo superiore rispetto a prodotti provenienti da altri paesi, come quelli asiatici, maggiorazione giustificata dall’elevato standard di qualità del risultato finale e della precisione della filiera di produzione. Quindi un aumento delle esportazioni vuole premiare gli sforzi operati dalle aziende del Bel Paese per aumentare la qualità e la ricerca del manufatto dentale.Questa crescente fiducia dimostrata dai professionisti di tutto il mondo è opera anche della Unidi che, per ovviare alla pesante crisi che ha colpito l’economia italiana, da anni incentiva le aziende ad espandersi nel mercato estero, per soccombere al segno meno registrato dal mercato interno, e contemporaneamente mantenendo entro i confini la produzione che si traduce, inevitabilmente, in una serie di benefici per il sistema economico che sta cercando di rimettersi in piedi.
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