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Oggi intervistiamo Carola, studentessa “sotto esame” all’Istituto Italiano di Fotografia di Milano, utile per chi desidera avere informazioni sulla qualità dei Corsi di fotografia proposti dall’Istituto Italiano di Fotografia. È tempo di esami di maturità . Ma, si sa, gli esami non finiscono mai. Ecco come l’intervista a Carola Ducoli, studentessa del Corso di Fotografia Superiore Professionale Biennale dell’Istituto Italiano di Fotografia, ci aiuta a capire meglio per chi sono adatti i Corsi di Fotografia dell’Istituto Italiano di Fotografia, dandoci una sua opinione sulla didattica del Corso Superiore Professionale Istituto Italiano di Fotografia. Carola, che a breve sosterrà gli esami finali del Corso di Fotografia Superiore Professionale Biennale, vive di fotografia e per entrare a far parte del mondo della fotografia si è trasferita dalla Liguria a Milano due anni fa proprio per seguire il Corso dell’Istituto Italiano di Fotografia. Dalle sue parole cerchiamo di capire come funzionano i corsi di fotografia dell’Istituto Italiano di Fotografia e quale opinione hanno gli studenti della Scuola Istituto Italiano di Fotografia. Dicci subito: come ti chiami e che Corso di Istituto Italiano di Fotografia stai frequentando? A che punto sei col percorso di studi? Mi chiamo Carola Ducoli, frequento il secondo anno del Corso Superiore Professionale biennale dell’Istituto Italiano di Fotografia di Milano e sono al termine del percorso di studi, ad un passo dagli esami finali. Che aspettative hai per la fine Corso Superiore Professionale di Fotografia di Istituto Italiano di Fotografia? L’obiettivo mi era chiaro al momento dell’iscrizione e, dopo due anni, l’ho confermato: sicuramente proseguirò la strada intrapresa nel mondo della fotografia e dell’immagine, cercherò di approfondire le mie conoscenze con la pratica sul campo, cercando di trovare il difficile equilibrio tra passione e mestiere. Che tipo di sbocco professionale hai in mente una volta terminato il Corso di Fotografia Superiore Professionale di Istituto Italiano di Fotografia? Trovo che la mia produzione sia incentrata sulla ricerca personale, sulla creazione di un prodotto d’autore legato alla fine art e all’arte mista, per questo motivo mi piacerebbe entrare in contatto con galleristi e gallerie del settore, sia italiane, sia estere. Parallelamente sono amante del ritratto, della fotografia di scena, del reportage, amo le persone, ma trovo anche molto stimolante il mondo della fotografia commerciale, della moda, dell’editoria. Gli sbocchi professionali possono essere molti, penso sia, comunque, importante essere coerenti con se stessi, fedeli alla propria etica pur facendo più esperienze possibili nella professione che si ama, per delineare nel tempo la propria personalità nella carriera intrapresa. Raccontaci di te: quali studi hai fatto prima del Corso Superiore Professionale di Istituto Italiano di Fotografia e come mai sei finita qui? Nata e cresciuta in Liguria, mi sono diplomata in Arte applicata, Decorazione pittorica e scenografica all’Istituto d’Arte di Chiavari (Genova) nel 2009, nei cinque anni di studi ho potuto sperimentare molto. Mi hanno formato in modo particolare la Storia dell’arte, la pratica della pittura, la decorazione, le scenografie teatrali e perché no, anche gli studi di danza classica e moderna fatti privatamente per undici anni. Successivamente ho frequentato un corso base di fotografia a Genova ed ho capito quanto mi appassionasse; abbandonata l’idea di rimanere in Liguria per frequentare l’Accademia delle Belle Arti, dopo la partecipazione agli Open Day dell’Istituto Italiano di Fotografia ho deciso di trasferirmi a Milano. Oggi sono qui, al termine del secondo anno, ed ho avuto modo di sperimentare, ideare, creare, approfondire, imparare per migliorarmi. Dicci tutto del Corso di Istituto Italiano di Fotografia che stai frequentando (e che stai per concludere): è stata un’esperienza utile, cosa ti ha lasciato? Sicuramente è stata un’esperienza costruttiva. Due anni di vita a Milano, dedicati completamente alla fotografia, mi hanno aiutato a capire prima di tutto me stessa, i miei interessi ed i miei limiti, mi hanno fornito gli strumenti e la conoscenza per avviarmi al mestiere, mi hanno dato modo di sperimentare per indirizzarmi. E’ avvenuto un processo di crescita personale e professionale perché ho avuto modo di concretizzare un’attitudine e di metterla in relazione al mondo lavorativo al quale voglio appartenere e, al termine di questi due anni, sono emozionata perché consapevole di essere, in realtà, appena all’inizio del percorso. Cosa ne pensi della Scuola Istituto Italiano di Fotografia ? Penso sia un’ottima scuola di fotografia per chi vuole approfondire le proprie conoscenze nel campo dell’immagine, soprattutto a livello autoriale e commerciale. Raggiunge l’obiettivo di formare concretizzando con la pratica le conoscenze date a livello teorico, dando la possibilità allo studente di entrare nei circuiti interni del mondo della fotografia e di acquisire gli strumenti di avvio nel mondo del lavoro. E’ un percorso intenso. Consiglieresti il tuo Corso di Istituto Italiano di Fotografia ad altri giovani? Secondo te per chi è particolarmente indicato il tuo Corso? Consiglierei di frequentare il mio corso a chiunque voglia dare forma e contenuto alla passione che nutre per la fotografia. A chiunque voglia trasformare la propria passione in mestiere. Hai ottenuto qualche riconoscimento durante il tuo percorso di studi in Istituto Italiano di Fotografia? Durante il percorso di studi ho avuto la possibilità di esporre in diverse situazioni: “Portraits of family” 2011, a cura di Andrea Beltrame – Salone del Mobile, Showroom di Stone Italiana in collaborazione con Stone Italiana 2012 – Photofestival, “Spinning Milano”, Lomostore 2012 – “Pinocchio, una storia possibile” a cura di Roberto Mutti, Fabbrica del Vapore, 2012 – “Di che pasta sei fatto?” – Young & Rubicam, in collaborazione con Barilla, 2012. In autunno sono in previsione altre cinque esposizioni fotografiche legate ai progetti di IIF. Hai pubblicato qualche lavoro o hai avuto modo di vivere qualche esperienza lavorativa o espositiva particolare durante il tuo percorso di studi in Istituto Italiano di Fotografia? Parallelamente alle mostre fotografiche nate all’interno di IIF ho avuto la possibilità di vivere diverse esperienze espositive: “Artefatto Luminessenze” esposizione collettiva, Trieste 2009 – “Artefatto CandyWorld” esposizione collettiva, Trieste 2010 – “Iso600” Festival della fotografia istantanea, esposizione collettiva, Milano 2011 – “Artefatto MotusUrbis” esposizione collettiva, Trieste 2011 – Premio fotografico Intervita “Siamo Pari! La parola alle donne” esposizione personale, Milano 2011 – Iso600, 2° festival della fotografia istantanea, “Be Yourself – The Instant Book Project” esposizione personale, Milano 2012 – Iso600 “Il corpo” esposizione collettiva, Skin Gallery, Brescia 2012 -“Self Portrait” a cura di Sara Munari, esposizione collettiva, Obiettivo Reporter Gallery, Milano 2012 – “Confini10 Rassegna Italiana di Fotografia Contemporanea” esposizione collettiva, Genova a cura di VisionQuest, Milano a cura di Polifemo Fotografia, Roma a cura di MassenzioArte, Torino a cura di Officine Nadar, Trieste a cura di Sala Fenice – 2012/2013. In quale linguaggio fotografico ti senti più ferrata ora che sei al termine del Corso Superiore Professionale di Istituto Italiano di Fotografia? Mi piace raccontare storie, creare situazioni e personaggi, mi piace fondere diverse Arti. Prediligo la relazione con le persone e sfrutto molto il linguaggio del corpo. Amo il ritratto, il nudo, l’autoritratto, il paesaggio, la fotografia di scena legata al teatro e alla danza. Mi piace evocare concetti, sensazioni e pensieri. Pur non appartenendo per inclinazione al mondo della pubblicità e della moda mi interessa sperimentare anche in questi settori. Penso che la soddisfazione professionale risieda proprio nella continua sperimentazione. Grazie, e per concludere: che progetti hai per il futuro? Ho molti progetti per il futuro, pronta a modificarli e a verificarne la fattibilità in corso d’opera. Proseguirò la mia crescita personale nel mondo della fotografia continuando nel tempo le collaborazioni già nate e terminando i progetti in fase di svolgimento, in previsione di intrecciare quella rete di relazioni professionali che permettono l’entrata nel mondo del lavoro, nella consapevolezza delle difficoltà che incontrerò. Ringraziamo Carola Ducoli, studentessa del secondo anno del Corso di Fotografia Superiore Professionale Biennale dell’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Per chi volesse vedere un po’ di opere di Carola: www.behance.net/caroladucoli .
Tags: corso superiore professionale istituto italiano di fotografia
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