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Bari, Public Camp, manifestazione sulla Comunicazione pubblica.
Si è concluso, ma solo in questa sede, il laboratorio di preparazione all’evento organizzato da Oltrelinea “Ring 2010”, Grande Arena della Comunicazione. Mediterraneo: costruire e comunicare un’identità territoriale per la Puglia secondo una sostenibilità sociale, ambientale e culturale. Le Riflessioni e gli spunti venuti fuori durante l’incontro, infatti, per qualità e quantità meritano di essere approfonditi, e Ring sembra essere il luogo ideale.
È stata l’occasione per il Presidente di Oltrelinea Stefano Petrucci, di ripercorrere la storia della manifestazione a partire dalla prima edizione, che aveva come tema “role play”, giochi di ruolo: imparare a lavorare insieme, pensare, progettare per poi operare, anzi, cooperare insieme. Tra i tavoli dell’incontro si è dimostrato che la cultura della cooperazione, sebbene non sia nel nostro DNA, deve costituire una piattaforma sulla quale poi costruire un pensiero. Nella seconda edizione, Next Mediterranean, due erano le parole chiave: Mediterraneo – ovvero ricercare sinergie e cooperazione col Mediterraneo e operare quindi anche all’estero – e Sostenibilità, pensando ai nuovi modelli di Business sviluppati riprogettando tutto in funzione di una visione a lungo termine per preservare l’ecosistema. È quindi giunto il momento, con la terza edizione di Ring in programma per il 2010, di andare oltre, dal Mediterraneo passare alla Mediterraneità. Dal concetto geografico al pensiero, dal “cosa?” al “come?”. La Puglia, anche nell’ambito turistico, può assumere la giuda di tutti i paesi del Mediterraneo proponendo un nuovo modello di sviluppo. È necessario un Nuovo Rinascimento Sostenibile, interpretando il ruolo che tutto il mondo si aspetta dagli italiani, in particolare dal Sud, di protagonisti di questo rinascimento. Franco Cassano ci ricorda che intorno a noi non c’è solo il Nord Europa, ma anche tanti paesi che si affacciano al Mediterraneo e con i quali abbiamo avuto da sempre relazioni e scambi.
Dopo Petrucci è stato il turno di Magda Terrevoli, Assessore al Turismo e all’Industria alberghiera della Regione Puglia. Subito una riflessione: oggi la maggior parte dei turisti viene dal Nord Europa. Sarebbe interessante, invece, cercare di entrare in contatto con popoli ugualmente vicini geograficamente ma più simili a noi. Anziché cambiare modi di pensare e abitudini – impresa, peraltro, molto difficile – dovremmo pensare di ricostruire la nostra identità e puntare su un turismo sensoriale, con una forte valenza enogastronomica e di sostenibilità ambientale. La Regione sta spingendo anche verso il turismo religioso (non esiste solo San Giovanni Rotondo, si potrebbero promuovere altri percorsi tra chiese, luoghi di culto meno conosciuti eppure ugualmente importanti), dalle buone potenzialità di crescita non del tutto sfruttate. La Terrevoli ha infine ricordato che in un periodo di grande crisi come questo la Puglia e Veneto sono le uniche due regioni ad avere registrato un aumento di turisti.
La parola è passata a Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, che ha aperto, questa volta, con un interrogativo, lasciando intendere la risposta: la crisi è un’occasione o un danno? Pur soffrendo ancora di un certo Primitivismo Organizzativo (dalla mancanza, soprattutto nelle zone dell’entroterra, di infrastrutture o di cartellonistica e segnaletica stradale, ancor meno in lingua inglese) che ci penalizza molto rispetto ad altre realtà, la Puglia ha retto il confronto. Ricordando quindi il trend positivo del turismo nella Regione la Godelli ha voluto chiarire che è il momento della concretezza, dei progetti pensati e messi in bianco e nero resi operativi sfruttando l’enorme mole di finanziamenti che l’Europa ci mette a disposizione ancora per qualche anno. La sua è un’idea dialogante di turismo, di cooperazione con altri popoli (ad esempio la vicina Grecia) anziché di battaglia. Un esempio potrebbero essere le Crociere Culturali, organizzate insieme ad altri paesi ideando itinerari storico-culturali attingendo al ricco e affascinante patrimonio del Mediterraneo. La Godelli ha citato il Salento come esempio di turismo che non offre solo un luogo dove andare ma anche e soprattutto cosa fare. Un modello di successo, fatto di eventi come la Notte della Taranta e di percorsi, itinerari, gastronomia, sagre, eventi culturali.
In un dibattito così interessante non poteva mancare la voce degli addetti ai lavori nel turismo, rappresentati da Vittorio Andidero. Il problema più grave, secondo l’imprenditore, è sul piano legislativo:non esiste, nonostante la forte vocazione turistica della Puglia, una legge quadro di governance, che si occupi di disciplinare con chiarezza la governante in questo settore. Manca, infatti, una normativa che assegni ad ognuno il proprio compito, che valorizzi il ruolo degli imprenditori quali protagonisti del cambiamento e che soprattutto individui precise responsabilità a tutti i livelli. Manca, ancora, un osservatorio del turismo, fondamentale se vogliamo finalmente aprire le politiche sul turismo al mondo del Marketing, che presuppone un’attenta analisi dei dati e dei flussi. Sarebbe infine auspicabile, per Andidero, la creazione di un Distretto Turistico del Mediterraneo e, da parte degli operatori, una maggiore attenzione verso i processi in atto di informatizzazione del mercato del turismo, sempre meno di massa e più basato su rapporti di tipo one-to-one.
Il percorso verso Ring 2010 sembra tracciato. Gli argomenti e le proposte messe in campo sono pronti per essere analizzati e discussi. Se il metro di valutazione dell’interesse verso i temi affrontati è la partecipazione del pubblico a questo incontro nell’ambito del Public Camp di Bari, le premesse sono molto positive.
Tags: magda terrevoli, mediterraneo, nuovo rinascimento sostenibile, public camp, ring 2010, silvia godelli, stefano petrucci, vittorio andidero
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