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MDaemon, le solide fondamenta della comunicazione email

Le grandi realizzazioni per infrastrutture pubbliche e progetti di edilizia privata richiedono processi e macchinari di grande potenza, robustezza e affidabilità indipendentemente dal livello di intervento. Ad esempio la perforazione è un processo che riveste un ruolo determinante per la realizzazione di varie opere: delle fondazioni, alla posa di pali, alla messa in opera di ancoraggi, fino alle perforazioni per gli impianti di geotermia delle abitazioni.
Il mercato dei macchinari per la perforazione fa riferimento a una terna di produttori specializzati italiani e tedeschi che si dividono il giro d’affari a livello mondiale. Tra essi Casagrande S.p.A., società di Fontanafredda (PN), progetta e produce una gamma completa di soluzioni per clienti di diverse dimensioni. Con trecento dipendenti in Italia e un altro centinaio suddiviso tra le filiali produttive situate in Romania e a Hong Kong, e le sedi commerciali presenti in India, Germania e Stati Uniti, Casagrande ha conosciuto nei suoi cinquant’anni di vita una crescita progressiva che l’ha portata a diversificare l’attività affiancando al proprio core business anche la realizzazione di impianti chiavi in mano per la produzione di tubi in cemento di vario diametro per condotte forzate, acquedotti e fognature, e altri manufatti in cemento.
Il reparto IT che dalla sede di Pordenone che gestisce l ‘architettura informativa dell’azienda è guidato da Ezio Cozzi, affiancato da uno sviluppatore, un tecnico di rete e uno specialista esterno di Professional Software S.r.l., azienda di Pordenone, con la quale esiste da molti anni un rapporto di partnership in particolare per quanto concerne connessioni WAN, sicurezza perimetrale, virtualizzazione e posta elettronica.
Ezio Cozzi spiega come si è evoluto il sistema email dell’azienda per tenere il passo con il contemporaneo aumentare del numero di utenti e dell’importanza di questa funzione nelle attività operative quotidiane del Gruppo: “L’implementazione originale della posta elettronica al nostro interno risale a prima del 2000, quando le caselle erano molto poche e faticosamente gestibili attraverso un gateway che ci permetteva di collegarci a Internet attraverso ISDN. Mi ero imbattuto in MDaemon, il mail server distribuito in Italia da Achab, allora in una delle sue prime versioni, e l’avevo provato per capirne meglio le caratteristiche”, ricorda Cozzi. “Mi sono trovato subito talmente bene da deciderne l’installazione anche in azienda”: una mossa che, vista in retrospettiva, ha permesso di risolvere efficacemente le esigenze legate alla posta elettronica per tutti gli anni successivi, quando la rapida ascesa della email come elemento critico dell’operatività aziendale avrebbe reso indubbiamente complicato un eventuale passaggio a sistemi differenti.
Nella dozzina di anni trascorsa da quella prima installazione MDaemon è stato regolarmente aggiornato seguendo tuttavia un particolare approccio che Cozzi adotta generalmente per ogni componente software dell’infrastruttura di cui è responsabile: “L’IT è chiamato a garantire innanzitutto la stabilità, specie in uno strumento stabilmente presente nella giornata lavorativa di tutti come la posta elettronica. Per questo teniamo un atteggiamento precauzionale nei confronti di tutti gli update caricando di solito la penultima versione rilasciata da ciascun produttore, a meno che le release correnti non presentino criticità o funzionalità tali da consigliare senz’altro il passaggio all’aggiornamento più recente possibile”, sottolinea Cozzi.
Oggi MDaemon è utilizzato da circa quattrocento utenti con un volume compreso tra 4000 e 5000 messaggi al giorno al netto dello spam, che viene bloccato a monte del mail server attraverso una appliance hardware dedicata. Le comunicazioni via fax, previste tra l’altro dall’applicativo gestionale per l’emissione di documenti amministrativi, sono state integrate con la posta elettronica per mezzo di RelayFax; così come la PEC, che sta conoscendo una graduale diffusione nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, è gestita mediante un altro plugin, PEC Gateway. Gli utenti mobili accedono alle rispettive caselle via browser tramite l’interfaccia messa a disposizione da WorldClient, mentre chi possiede un dispositivo Blackberry può sfruttare il componente BES (Blackberry Enterprise Server) presente all’interno di MDaemon.
Finora tutti i messaggi vengono recuperati via POP e quindi archiviati sulle singole macchine client degli utenti, una situazione semplice e pratica che però comporta due problemi: il rischio di smarrire i messaggi stessi, e l’appesantimento dei backup incrementali dei client legato ai file PST di Outlook. Fortunatamente MDaemon ci offre la possibilità di valutare sia il passaggio a IMAP che l’implementazione dell’archiviazione messaggi, lasciandoci piena libertà di scelta”, ha concluso Ezio Cozzi osservando come sia attualmente impegnato in un progetto pilota basato su Outlook Connector per aggiungere gradualmente funzionalità collaborative a MDaemon ed estenderne così l’ambito di impiego al di là della posta elettronica.

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