Il turismo enogastronomico: un’opportunità per la bassa stagione (1/3)
Ogni anno le strutture agrituristiche si trovano ad affrontare la difficile sfida della "bassa stagione". In questo periodo le prenotazioni si riducono in modo consistente: ambienti accoglienti e letti confortevoli rimangono tristemente vuoti nell’attesa di qualche turista di passaggio. In alcune zone le strutture preferiscono chiudere nel timore di non riuscire a coprire i costi di gestione. Ma anche in questo caso la situazione non può dirsi risolta: la difficoltà nel diluire i costi fissi fa aumentare sensibilmente il rischio d’impresa.
Per promuovere la bassa stagione è necessario trovare nuove strategie che si rivolgano a nicchie di mercato, come il turismo enogastronomico, che in Italia vanta cifre di tutto rispetto: 3,5 milioni di turisti per un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro all’anno. I turisti "gourmet" preferiscono proprio la bassa stagione (autunno e primavera), quando è più facile trovare pace, relax ed offerte vantaggiose a costi minori.
I numeri del turismo enogastronomico.
Il settore enogastronomico raccoglie dai 4 ai 6 milioni di addetti ai lavori e coinvolge 140 strade del vino e dei sapori in 550 comuni. 338 mila sono i vacanzieri che hanno scelto la destinazione delle loro vacanze in base ad interessi enogastronomici, con aumenti anche del 30% rispetto all’anno precedente (dati Isnart). In crescita, inoltre, le preferenze per i beni prodotti nelle aziende agricole ed agrituristiche: salumi, formaggi, oli e vini sono i souvenir preferiti da uno straniero su 2 e da 3 italiani su 4.
Chi è il turista enogastronomico?
I turisti che scelgono le vacanze all’insegna dell’ enogastronomia hanno più di 26 anni, generalmente viaggiano in coppia senza bambini, oppure in piccoli gruppi. Amano trascorrere le proprie vacanze nei periodi di bassa stagione, come l’autunno e la primavera e si distinguono per la posizione sociale (medio-alta) e per un elevato livello culturale. Amano la cucina tradizionale e cercano di documentarsi il più possibile sulla storia e le tradizioni della zona in cui soggiorneranno.
5 idee per promuovere la tua struttura grazie al turismo enogastronomico
Promuovere la propria struttura all’insegna dell’enogastronomia diventa semplice quando si conoscono le giuste strategie di comunicazione. In questa serie di articoli ti proponiamo 5 consigli pratici che potranno aiutarti ad attrarre ed accogliere al meglio i turisti gourmet:
- Ricette antiche: il fasciano della storia anche a tavola.
- Le ricette del tuo agriturismo: un regalo sempre gradito.
- Trasformare la tavola in un momento magico.
- Corsi di cucina: ricette tradizionali e menù originali.
- Menù e carta dei vini: fai sentire gli ospiti coccolati come al ristorante.
Vediamo nel dettaglio il primo consiglio.
1. Ricette antiche: il fascino della storia anche a tavola.
Secondo l’esperto di gastronomia Giovanni Bravi, curatore della nota guida "Circuito Gastronomico Audi", i ristoranti italiani stanno perdendo il contatto con la cucina locale: "I migliori ristoranti italiani sono, più o meno, tutti eguali. (…) Si mangia bene ma tutti elaborano le stesse cose e con ricette spesso molto vicine…Su ogni grande tavola, ormai, piccioni, fegato grasso ed astici imperversano, dalla Sicilia all’Alto Adige".
In questo contesto è la cucina tradizionale a fare la differenza: per gli amanti dell’enogastronomia la vera attrazione sono le pietanze dimenticate da tempo ed i piatti legati alla storia. Non ti sarà difficile raccogliere informazioni su ricette antiche da proporre ai tuoi ospiti: le biblioteche comunali dispongono di molte risorse storiche fra le quali individuare i piatti più particolari o sconosciuti. Anche i circoli gastronomici della zona ti potranno aiutare con informazioni e suggerimenti.
Inoltre utilizzando il portale Slow Food potrai entrare in contatto con numerose associazioni agroalimentari ed enogastronomiche, italiane e straniere (http://www.terramadre2006.org/terramadre/ita/comunita2.lasso). Seguendo l’adagio "anche l’occhio vuole la sua parte" puoi affascinare i tuoi ospiti utilizzando tessuti in linea con il periodo storico delle tue ricette: lino grezzo per il medioevo, raso bianco e cotone ricamato per l’epoca ottocentesca, ecc. Per creare maggiore atmosfera puoi anche allietare la degustazione con musica di sottofondo o brani strumentali d’epoca.
Nel prossimo articolo vedremo come aumentare la soddisfazione dei tuoi ospiti regalando degli utili souvenir al termine del soggiorno. Troverai dei pratici consigli per abbellire la tua tavola e rendere indimenticabili i momenti conviviali ed alcune idee per programmare dei corsi di cucina singolari che attireranno l’attenzione dei turisti gourmet.
I 5 consigli presentati in questa serie di articoli sono stati estratti dal white paper “Il turismo enogastronomico: un’opportunità per la bassa stagione”. Scarica gratuitamente la tua copia in PDF (facile da stampare) all’indirizzo http://www.creativepark.it/