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Colloquio in inglese all’orizzonte? Consigli pratici

E arriva finalmente il momento in cui ci convocano per un colloquio di lavoro.

I colloqui, si sa, sono sempre molto stressanti e mettono a dura prova il nostro self-control. Come se ciò non bastasse, l’azienda che ci ha convocati è una multinazionale e perciò l’incontro si terrà completamente in inglese.

Il nostro curriculum a tal proposito è molto chiaro; nella voce “Conoscenza della lingua inglese” abbiamo inserito Ottima, ma sostenere una conversazione professionale in lingua non sembra essere un gioco da ragazzi.

Innanzi tutto non vi fate prendere dal panico: una soluzione si trova sempre.

Secondo consiglio: poiché tendenzialmente i colloqui non vengono fissati dall’oggi al domani, sfruttate i giorni che avete a disposizione per una full immersion nella lingua inglese. Guardate film in inglese, ascoltate musica in inglese, ricontattate qualche vecchio amico che avete conosciuto dall’altra parte del mondo (tutti ne abbiamo uno) e chiedetegli come vanno le cose. Anche pochi giorni basteranno a rientrare nell’English Mood, che vi sembrava di aver perso.

Per prepararvi al meglio, scrivete in inglese e ripetete a voce alta, magari davanti ad uno specchio, una breve presentazione di voi, focalizzandovi sul vostro profilo accademico e professionale e facendo attenzione a inserire di tanto in tanto qualche richiamo ai vostri interessi personali. Cercate sul vocabolario le parole che non ricordate e trascrivetele, in modo da averle sempre a portata di mano. Questo discorso vi servirà a non fare scena muta di fronte all’annosa richiesta “Tell us about yourself”, per la quale ci si trova immancabilmente impreparati.

Anche tradurre in inglese e rispondere alle domande più frequenti di un colloquio di lavoro è un’ottima idea. In questo modo avrete dimestichezza con i termini da utilizzare nelle risposte più comuni e il recruiter avrà l’impressione che il vostro discorso sia fluido e ben strutturato. L’importante è non focalizzarsi sulla memorizzazione di una risposta standard, cercando invece di cambiarla di volta in volta. L’agitazione potrebbe infatti farci dimenticare ciò che abbiamo erroneamente imparato a memoria e ci troveremmo nella situazione di non riuscire a proseguire nel nostro discorso.

Per concludere, non abbiate paura di chiedere di ripetere una domanda. Può capitare a tutti di non comprendere esattamente l’informazione che il selezionatore ci sta richiedendo; badate bene: rispondere in modo non puntuale ad una domanda precisa comporterebbe una figura ben peggiore del semplice chiedere di riformularla!

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