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Hahnemann:così nacque l’omeopatia

Hahnemann, nacque nella notte fra il 10 e l’11 aprile 1755 a  Meissen, famosa per essere sede di importanti fabbriche di porcellane pregiate.
Suo padre era decoratore di porcellane. Accompagnando il padre che si recava nei boschi per raccogliere piante da utilizzare poi come modelli per i suoi disegni iniziò molto presto a conoscerle. Nel corso dei suoi studi imparò molte lingue,tra queste l’inglese, il francese, l’italiano, il greco e il latino oltre che l’ arabo e il caldeo.
Essendo molto diligente nei suoi studi, si laureò con il massimo dei voti. All’inizio della sua carriera svolse la sua opera di medico nella zona mineraria di Mansfeld.  Esercitò poi in molte città della Germania meridionale prima di stabilirsi a Lipsia.

La terapia medica di allora era molto povera nelle sue tecniche, e si basava soprattutto sugli salassi e sui clisteri. Essendo un medico coscienzioso e della esemplare scrupolosità scientifica, si racconta che un giorno Hahnemann, stanco di non sapere e non poter curare seriamente i suoi pazienti avesse detto loro: “…andate a casa perché non posso non so curarvi e non voglio rubarvi dei soldi“.
Rinunciando alla professione medica, per sopravvivere si dedicò alla produzione di opere straniere grazie alle sue conoscenze delle lingue. Mentre traduceva la materia medica del Cullen, medico scozzese che ricordiamo per aver inventato la famosa doccia scozzese  .

Hahnemann, fedele al suo motto ” aude sapere” cioè “osa pensare autonomamente”,  non si limitò a fare una semplice traduzione,  ma integrò le traduzioni con le sue riflessioni. In particolare lo colpì la frase che diceva: ” la corteccia di china agisce mediante la virtù corroborante che essa esercita sullo stomaco in caso di febbre”.

Avendo da giovane contratto la malaria  in Transilvania,  si era curato con alte dosi di china, e aveva sperimentato che la China , invece di fortificargli lo stomaco, gli aveva provocato un principio di gastrite.

Decise allora di ripetere l’esperimento su di sè per verificare le affermazioni del Cullen.
Ecco cosa scrive Hahnemann: ” Per realizzare l’esperimento iniziai ad assumere per diversi giorni, quotidianamente, due volte al giorno quattro pizzichi per volta di china di buona qualità;…. In breve fecero la loro comparsa, uno dopo l’altro tutti i sintomi che erano d’altronde abituali per me in un caso di malaria…. Questo parossismo durava da due a tre ore ogni volta e si ripeteva solamente dopo l’assunzione del farmaco; interruppi l’ assunzione e guarii. “

Per trattare omeopaticamente un malato è necessario stabilire una similitudine fra il suo quadro dei sintomi e il quadro degli effetti tossici provocati da una certa sostanza in un soggetto sano.
Essendo uno sperimentatore attento e minuzioso, notò che molte intossicazioni si assomigliavano tra di loro, e che utilizzando delle diluizioni di queste sostanze si ottenevano dei quadri sintomatologici più fini e dettagliati, ben distinguibili gli uni dagli altri.

Definì patogenesi l’insieme di questi quadri, e l’insieme di tutte le patogenesi costituì la Materia Medica, (termine usato per indicare il complesso di nozioni sulle proprietà terapeutiche di ogni sostanza utilizzata per la cura delle malattie).

Sperimentò su se stesso e sui suoi discepoli numerosi farmaci e sostanze al fine di ampliare il numero di rimedi disponibili.                                                                                                     La particolarità dell’omeopatia sta nel fatto che ogni soggetto ” fa la sua malattia”.                                                                                                                                                                        Ad esempio :  
Brionia, è un rimedio dell’infiammazione che peggiora (<) con il minimo movimento e migliora(>) con il riposo assoluto, la forte pressione sulla parte dolente, il freddo.

Rhus Tox, è anche questo rimedio dell’infiammazione ma migliora(>) con il movimento, con il calore secco e peggiora(<) con il riposo, con il freddo umido, a contatto del bagnato, e se sta coricato sulla parte dolente.
 
Quindi stessi disturbi, ma modalità contrarie. questo piccolissimo esempio ci mostra come l’omeopatia sia una medicina estremamente personalizzata.   
Durante il consulto omeopatico il soggetto presenta tutti i sintomi sia mentali che fisici, e più il sintomo è strano, più aiuta il medico nella ricerca del rimedio più adatto per quella persona in quel determinato momento “Simillimmum”. 
 
Dott Alberto Pedrazzo
 
 

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