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Tutto è Energia: lo Yin e lo Yang

Tutto è
fatto di Energia. Ogni cosa, organica e non organica, microscopica e
macroscopica, che appartenga all’universo conosciuto o sconosciuto, è solo una
manifestazione differenziata di energia.

Così il premio Nobel Albert Einstein e la sua
scuola hanno definito tutto ciò che esiste dentro e fuori di noi, l’Universo è
organizzato in “aspetti” diversi ma è di natura fondamentalmente uguale.

Questo concetto ovviamente non è nuovo , anzi
contrariamente a ciò che si possa pensare, nei millenni si è sempre cercato di
esprimerlo attraverso le varie Arti e filosofie, sia a Oriente che a Occidente,
magari con un simbolismo non sempre immediato, ma di sicuro impatto
sull’immaginario collettivo.

Prendiamo l’essere umano, fatto di corpo e mente
(anche di altro, ma non voglio entrare nel dettaglio).

Una parte visibile, composta da un insieme di
cellule, che formano i tessuti, che compongono i vari apparati fisiologici:
strutturale, digestivo – circolatorio – riproduttivo – sensitivo, nervoso.

Una parte invisibile, fatta di conscio e inconscio,
di pensieri e sentimenti.

Queste due parti, scomposte e ridotte ai minimi
termini, altro non sono che un flusso di
energia
.

La M.T.C. (Medicina Tradizionale Cinese) si basa
esclusivamente su questo concetto, tutto
è visto come l’insieme dell’uno e
viceversa, attraverso la legge degli opposti,
di transizione, di mutazione, di trasformazione, di conversione.

Come la corrente elettrica o il linguaggio binario,
la realtà relativa è fatta di due
mattoni fondamentali: il polo positivo e quello negativo, l’uno e lo zero, il
passa e il non- -passa, lo yin e lo yang.

Il
poeta inglese William Blake ha definito con una geniale frase i concetti di cui
sopra: “Quando il  folle insiste nella sua pazzia, allora si fa
saggio”.

Carl Gustav Jung l’ha chiamata enantiodromia, nella lingua cinese, l’ideogramma che rappresenta lo
Yang, è un’alabarda stilizzata al sole, quello dello Yin è un’alabarda sotto le
nuvole, quindi all’ombra.

Si potrebbe stare a discutere per ore, anzi
giornate, definendo ciò che è Yin da ciò che è Yang,  ma nulla nell’Universo è totalmente di un
gruppo o dell’altro, niente può essere solo negativo o positivo; tutto deve
essere messo in relazione e, giusto
per citarlo nuovamente, Einstein ha bene chiarito questo concetto con i suoi
studi. Una persona alta un metro e settanta sembrerà un gigante se posto vicino
ad una tribù di Pigmei, ma risulta considerata bassa se fotografata in mezzo
a  una squadra di basket.

Questo lo si può rapportare veramente ad ogni cosa,
dagli oggetti, alle persone, agli animali, agli eventi, ai fenomeni, ecc.

Tutto ha uno Yin ed uno Yang, che si interscambiano
energeticamente in maniera a volte palese, altre meno. in M.T.C. si dice che
quando in un essere vivente queste due energie si separano allora si giunge la
morte.

Riferendoci al tipo di persone da un punto di vista
fisico-caratteriale, possiamo notare che esistono degli Yang che sono tali per
eccesso di yang e  ci sono gli Yang per deficit
di yin.

Allo stesso modo ci sono persone Yin per eccesso di
yin  e 
quelle che sono Yin per un deficit di yang.

 In Giappone
il concetto di questi opposti è stato interpretato in maniera circolare
rispetto ai cinesi, i quali, hanno una visione si dinamica, ma longitudinale.
Infatti quest’ultimi hanno messo lo Yang sopra, dove c’è il Cielo e sotto lo
Yin, dove c’è la Terra.

I nipponici definiscono il primo caso tutto ciò che
è centripeto, cioè tutto quello che
si avvicina al centro, ciò che si contrae, come ad esempio un fiore al tramonto
che chiude la sua corolla di petali; definiscono centrifugo lo Yin, qualcosa che si espande, che fugge dal centro,
lo stesso fiore al mattino mentre apre i petali verso il sole, che è tra
l’altro Yang.

Il Taoismo esprime questi fondamenti con un
simbolo, che spesso vediamo dipinto sui muri o appeso come ciondolo sul collo
di qualcuno, esso è rappresentato da un cerchio diviso da una esse che lo taglia longitudinalmente,
ottenendo così due parti uguali. Ma una è colorata di bianco con al centro un
cerchietto nero e l’altra è nera, con un cerchietto bianco, quindi al centro di
ciascuna di esse c’è il suo esatto opposto.

Nel Tao-Te’-Ching[1]   si legge:

 “ Per tutti 
sotto questo cielo, concepito il bello

Nasce il
brutto

Fissato il
bene

Prende
forma il non-bene.

Essere e
non essere si intercondizionano

Possibile
ed impossibile sono differenziazioni complementari

Grande e
piccolo si caratterizzano a vicenda

L’alto si
capovolge nel basso

Suono
articolato e rumore si integrano ……”

E’ interessante notare come questi concetti di
equilibrio sono presenti in tutte le grandi religioni, dell’Est e dell’Ovest,
del Nord e del Sud. Se prendiamo ad esempio il simbolo della croce, che è stato
utilizzato anche prima della venuta del Messia, notiamo che è formata da due
linee perpendicolari. Ora quella orizzontale,
più corta, rappresenta il terreno, l’uomo, mentre quella verticale indica ciò che si eleva al cielo, lo Yang, il
trascendente, il mezzo attraverso cui ci si evolve.

Ma uno senza l’altro non esistono, la croce ha
bisogno di entrambe le linee, il manifesto è sorretto dal non manifesto. Lo
stesso Dante Alighieri nella Comedia ha enfatizzato questa filosofia.

Infatti nell’ultimo canto dell’Inferno, il Poeta e
il suo Il suo Duca[2],
riescono a veder le stelle solo
arrampicandosi sul pelo irto di Lucifero,
prima di annusare il profumo del loto devi per forza sentire la puzza dello
stagno da cui esso sboccia.

Confucio, l’ha buttata sul sociale scrivendo:”Se hai un soldo, spendine mezzo per comprare
un chicco di riso e l’altra metà per acquistare un petalo
di rosa”, usare quindi l’energia del denaro sia per sostenersi
che per divertirsi.

La Stella di Davide è formata da un triangolo con l’apice
verso il basso intersecato da un altro identico, ma con l’apice verso l’alto,
ancora una volta troviamo un significato Yin e Yang, non solo, ma questa stella
è anche il simbolo del quarto ciakra, quello del cuore, che è il punto di
incontro tra ciò che ha un potenziale di ascesa e ciò che potrebbe precipitare.

Ecco una lista di nomi, aggettivi e verbi, che
appartengono ad una categoria Yang o Yin:

 

·Yang                            Yin

·Uomo                           Donna

·Bianco                          Nero

·Contratto                      Decontratto

·Giorno                          Notte

·Luce                             Buio

·Fuoco                           Acqua

·Sole                              Luna

·Alto                              Basso

·Caldo                            Freddo

·Tempo                          Spazio

·Est                                Ovest

·Sud                               Nord

·Sinistro                         Destro

·Attività                         Riposo

·Fuori                            Dentro

·Esplosione                    Implosione

·Secco                           Umido

·Duro                             Molle

·Veloce                           Lento

·Salita                             Discesa

·Dorso                            Addome

 

Ora, la domanda che ci poniamo è questa: che
rapporti ci sono tra una terapia ed una filosofia?

Prendendo come esempio il M° Masunaga, colui che introdusse
questi concetti nello Shiatsu creando un nuovo stile, che in seguito si diffuse
in tutto il mondo, sè noto che fosse un profondo conoscitore dello Zen[3]  e del Taoismo, inoltre studiò a fondo la Medicina Tradizionale
Cinese.

Fece largo uso non solo dei pollici e dei palmi
nella tecnica pressoria, ma anche dei gomiti, delle ginocchia e delle nocche.
Introdusse poi il sistema della mano
fissa o mano madre
  e della mano mobile o mano figlia. Infine
utilizzò come fonte di diagnosi le zone e i punti del corpo, definiti  con il nome di Kyo e di Jitsu[4].

Questi due termini significano pieno e vuoto, ma anche
tutto ciò che è stato detto prima riguardo lo Yin e lo Yan

In un passo del Bushido[5],
dove sono citati i principi fondamentali,
è scritto : “…Non ho tattiche
preordinate: Il kyojitsu ( la vacuità e la pienezza ) sono le mie tattiche “.

Si può dedurre da ciò quanto siano importanti
questi concetti e quanto abbiano influenzato gran parte della cultura orientale
e parlando di mano fissa e mano madre nella tecnica shiatsu arriviamo ad un
fattore fondamentale, cioè la comunicazione.

Durante un’intervista che tenni un paio di anni fa
su una rete televisiva, enfatizzai il fatto che lo Shiatsu, oltre ad essere una
forma di medicina olistica, è un’occasione d’oro per comunicare in maniera non
verbale, non convenzionalmente, attraverso le pressioni, con un ripristino ed
un  riequilibrio dell’energie.

Ciò ha un’importanza elevata, infatti l’operatore
deve innanzi tutto saper comunicare con se stesso, poi con chi tratta.

Comunicazione, questo è il segreto, scambio di informazioni e
più ciò avviene rispettando le leggi dello Yin e dello Yang, più si raggiunge
lo stato di salute e di benessere.

Maggiore è l’empatia tra terapista e paziente,
migliore sarà il risultato.

 

Luigi Tumolo

www.eccellenzaxvivere.com

 

 

 


[1] Il libro del principio e della sua azione ,
testo fondamentale sul taoismo, scritto circa cinquecento anni prima di Cristo,
il cui autore sarebbe il saggio Lao-Tze.

[2] Lo Duca mio è l’appellativo che Dante, il Poeta , riserva a Virgilio il su o accompagnatore durante il
viaggio Inferno – Purgatorio. In seguito Beatrice lo condurrà nel regno dei
cieli.

[3] Branca del buddismo
giapponese.

[4] In giapponese hanno un
significato molto vasto che si può riassumere con :” Jitsu = tutto ciò che si
avvicina alla verità. Kyo = tutto ciò che si allontana dalla verità. Non
necessariamente una situazione che si dirige verso la verità è più giusta del
suo opposto.

[5] Codice d’onore dei samurai
scritto da Inazò Nitobe nel 1899.

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