Nelle abitazioni moderne, indubbiamente, il problema più sentito è la mancanza di spazio: gli ambienti domestici sono sempre più piccoli e, rispetto a quanto non accadesse un tempo (quando peraltro le case erano più ampie), oggi si posseggono sempre più cose, sia per la casa, sia per la propria persona, a partire dai vestiti per arrivare fino ai giocattoli dei bambini. Dove mettere allora tutte queste cose?
Il letto contenitore, nasce proprio per sopperire a questa mancanza, poiché, a ben pensarci, lo spazio al di sotto del letto è uno spazio perso, che peraltro va pulito perché ovviamente la polvere tende a depositarvisi: perché allora non sfruttarlo per inserirvi un ampio vano in grado di contenere almeno una parte delle cose che non sappiamo dove mettere? L’idea è vincente, tanto che oramai tutti i letti vengono proposti sia nella versione tradizionale, senza contenitore, che in quella più moderna, con contenitore e quest’ultima è sempre più gettonata.
I letti con contenitore, tipologicamente, si suddividono poi in due grandi categorie: ci sono quelli più “basic” dotati di cassetti e cassettoni estraibili e quelli cosiddetti “sommelier”, che hanno invece un unico grande vano al di sotto della rete, raggiungibile sollevando la stessa per mezzo di un apposito meccanismo, che a sua volta può essere a pistone, che fa perno sulla testata, oppure “easy up”, che si solleva in toto, parallelamente al pavimento.
Oramai in commercio si trovano letti contenitori di qualunque stile, dimensione, forgia, materiale e prezzo si desideri: non c’è davvero che l’imbarazzo della scelta!

Cosa mettere nel contenitore? Tutto quello che si desidera! Molti preferiscono riporvi quelle cose di cui non si fanno un utilizzo assiduo, come quelle stagionali, come cappotti, attrezzatura del mare o della montagna, o anche quelle più ingombranti, come i piumoni, le coperte, le lenzuola, gli asciugamani! Ma specie i bambini nei cassettoni ripongono giochi ed indumenti e li utilizzano quotidianamente.

Fonte: http://www.casinamia.com/letto-contenitore-la-scelta-migliore-quando-si-ha-la-necessita-di-ricavare-dello-spazio-aggiuntivo/