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Una gallina rinchiusa in uno scafandro spaziale, la testa di una capra percorsa da tubi e sensori, un cane robot. Questi sono alcuni dei soggetti rappresentati attraverso il disegno da Filiberto e Yanoski Mora, i Mora Bros, artisti cubani alla quale è dedicata la mostra Religiòn y Biotecnologia. La mostra sarà inaugurata il 24 luglio alle 18 nell’area espositiva di Red Zone Art, in Piazza della Pieve a San Giorgio di Valpolicella: un’anteprima eccezionale per Verona.
L’immaginazione dei due artisti si confronta con l’aspetto sacrificale nei riti della Santería, il culto sincretico praticato dai discendenti degli schiavi africani a Cuba, sottolineandone gli aspetti legati non solo alla religiosità ma anche alla sostenibilità, all’ecologia, alla scienza e alla tecnologia.
I Mora Bros formulano delle proposte, sospese tra realtà e fantascienza, per fornire ai babalawo, i sacerdoti della Santerìa, il surrogato del sangue sacrificale. Impegnati nella difesa della natura, i Mora Bros progettano dei dispositivi in grado di riprodurlo artificialmente, con l’impiego di biotecnologie.
Questo progetto, che inizialmente nasce come un’alternativa puramente concettuale ai sacrifici animali, diventa successivamente una complessa ed articolata opera della quale i Mora Bros sono gli autori della storia ed interpretano anche il ruolo di progettisti, scienziati ed ingegneri.
I disegni esprimono la versatilità degli artisti che spingono all’estremo i limiti della loro immaginazione creando relazioni tra religione, arte, scienza e tecnologia.
Con questa formula Filiberto e Yanoski parlano metaforicamente della salvaguardia ambientale e sottopongono con grande umorismo all’attenzione della popolazione e dell’opinione pubblica il tema della sostenibilità. Questi disegni sembrano progetti tecnici, preparatori, per la realizzazione di un oggetto con funzionalità concrete.
Nella mostra sono esposti una ventina di disegni accompagnati dal testo che Filiberto e Yanoski Mora hanno formulato prima di iniziare questo lavoro e che ne rappresenta il presupposto concettuale.
MORA BROS
Filiberto e Yanoski Mora Rosales vivono a lavorano a Regla, Havana. Si presentano come artisti ibridi e multidisciplinari, lavorano parallelamente alla cultura istituzionale, in e per qualunque contesto sociale, inserendosi trasversalmente nella scala di appartenenza al sistema dell’arte e procedendo da una produzione artistica verso una produzione più popular e viceversa. Si definiscono fabricantes de imágenes rivolgendosi non solo alle istituzioni dedicate all’arte, gallerie o musei, ma anche al mercato artigianale, alle scuole, al teatro o alla comunità religiosa di Regla.
Come esperti della lavorazione della cartapesta partecipano periodicamente a Womad (World of Music, Arts and Dance – www.womad.org) realizzando laboratori per ragazzi. Partecipano a mostre collettive personali e collettive a livello nazionale ed internazionale.
Tags: 24 LUGLIO, anteprima, ARTE CUBANA, Cuba, inaugurazione, MORA BROS
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