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La normativa nel campo della sicurezza alimentare è in continuo fermento, anche per le incessanti evoluzioni di materie prime, modificazioni genetiche e sostanze correlate ai processi produttivi. Stavolta si tratta dei coloranti, largamente usati nell’industria alimentare e che rappresentano un momento importante nella filiera di produzione di alcuni alimenti.http://www.tutto626.it/tutto626-new/default.asp?page=IT120&sec=Manuale+HACCP
Per garantire la salute dei consumatori, certo, è necessario monitorare con attenzione le varie sostanze che compongono il prodotto e soprattutto dichiararle in modo netto nell’etichettatura e, ad uso interno e della ASL di riferimento, nei manuali HACCP. Alcune sostanze, infatti, possono provocare reazioni allergiche o intolleranze e per questo la normativa che regola l’uso di conservanti, colorati ed enzimi vari è stata modificata da poco.
Dal 20 luglio, infatti, le imprese che utilizzano alcuni additivi presenti nel Regolamento 1333/2008 CE, saranno obbligate a dichiarare sull’etichetta o sul cartello degli alimenti che la presenza questi coloranti "può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini".
I piccoli sono in pericolo? Sicuramente questa forma è cautelativa per i coloranti E102 (Tartrazine), E104 (Giallo di chinolina), E110 (Sunset yellow), E124 (Ponceau 4 R), E122 (Carmoisina) E129 (Rosso allura), che dovranno essere menzionate per le loro potenzialità.
Sembra che il mix specie del rosso E124, arancione E110 e il giallo E104 sia tossico per i più piccoli. Eppure vengono assunti regolarmente nelle caramelle, bibite, gelati, sciroppi.
In effetti gli additivi sono classificati come ingredienti non di uso libero ma sottoposti ad accurate analisi per verificarne la nocività e, una volta sul mercato, non devono certo superare le dosi massime consentite dalla legge. E l’autorità in materia di sicurezza alimentare, l’europea EFSA, ha preso la decisione di regolamentare questi coloranti in base al fatto che uno studio del 2007 aveva ipotizzato la correlazione tra iperattività infantile e la miscela degli additivi. Anche se non ci sono prove scientifiche a proposito, si è verificata invece la tossicità dei tre coloranti principali, tanto da rendere obbligatoria la diminuzione delle percentuali presenti e dichiarare i possibili rischi nelle etichette.
Per tutte le aziende che debbono essere maggiormente informate, è importante acquisire tutte le informazioni per non incorrere nelle sanzioni che dal 20 luglio saranno applicabili.
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