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Gravidanza e reflusso acido
Per la maggior parte delle donne, gravidanza e bruciore di stomaco vanno a braccetto. La maggior parte delle donne pensa che il bruciore di stomaco sia solo uno dei tanti sintomi della gravidanza, ma c’è una ragione scientifica per l’aumento del reflusso acido. La placenta produce progesterone, che rilassa i muscoli dell’utero. Questo ormone funziona come rilassante anche sulle altre parti del corpo, inclusa la valvola che si trova tra stomaco e esofago. Dato che è più rilassato del solito, questa valvola permette all’acido dello stomaco di tornare nell’esofago, dando una sensazione di bruciore.
Ecco alcuni consigli per mantenere il reflusso acido sotto controllo:• Evita il consume di caffeina, pomodori, agrumi, cioccolato, cibi fritti e grassi, che esacerbano il bruciore di stomaco.• Fai pasti più piccoli e frequenti invece di pochi ma pesanti.• Mangia lentamente e mastica bene il cibo prima di ingoiare.• Bevi acqua tra i pasti piuttosto che durante essi.• Usa una gomma da masticare dopo un pranzo. La saliva prodotta aiuta a neutralizzare l’acido.• Dormi con una postura corretta in modo da impedire all’acido di tornare all’esofago.• Indossa abiti comodi, specialmente intorno allo stomaco.• Tieni il tuo peso sotto controllo. Essere sovrappeso o sottopeso può influenzare il bruciore di stomaco.• Consulta il tuo dottore chiedendo un buon farmaco anti acido. Si può iniziare con il Tums e poi provare qualcosa di più forte se non funziona, come il Prevacid (si può comprare il Prevacid generico online a prezzi scontati).• Non fumare—è sempre un buon consiglio, specialmente per una donna incinta!• Mangia almeno tre ore prima di andare a letto. Se mangi troppo vicino al sonno il tuo corpo sarà forzato a iniziare la digestione mentre sei sdraiato, causando un probabile bruciore di stomaco.
La malattia da reflusso gastroesofageo, spesso abbreviata come MRGE, è una malattia di interesse gastroenterologico che viene causata dal reflusso nell’esofago del contenuto dello stomaco. Essa non va confusa con il reflusso gastroesofageo, che è un fenomeno fisiologico; si parla invece di “malattia” in presenza di sintomi di reflusso ed evidenza endoscopica di esofagite o delle sue complicanze. La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica, sono diverse le cause che portano a tale manifestazione e ne esistono innumerevoli tipi, suddivise nella maniera classica: gastriti acute e croniche. Le forme croniche non mostrano sintomi mentre le forme acute provocano dolore, nausea, vomito, febbre (anche febbre scarlatta soprattutto nella forma ipertrofica), dispepsia, emorragia,anoressia, tutti sintomi che una volta eliminata la causa scompaiono in pochissimo tempo.
Tags: gastrite
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