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Le novità, gli incentivi e i vantaggi del fotovoltaico. Per Conto Energia, s’intende quel decreto che stabilisce la possibilità di ricevere incentivi, nell’arco di vent’anni, proporzionali all’energia elettrica prodotta, per tutti quei soggetti, sia essi privati che aziende, che installano un impianto solare fotovoltaico. Il DM del 6 agosto 2010, che è andato ad abrogare il DM del 19 Febbraio 2007, presenta sostanziali cambiamenti in termini di miglioramento, snellimento burocratico e tariffe incentivanti, rispetto al precedente, privilegiando, in particolare, l’integrazione architettonica dei pannelli nell’edificio Le tariffe incentivanti sono state suddivise in base a tre tipi di impianti a loro volta suddivisi secondo la grandezza:
Ciascuna categoria, inoltre, è divisa in impianti: non integrati o installati a terra, parzialmente integrati e integrati nell’edificio. Tale atto normativo, ha premesso all’Italia di allinearsi con quanto già messo in atto da altri paesi europei, più all’avanguardia nel settore della produzione di energie rinnovabili, ed eliminare tutta quella inutile burocrazia, che aveva contraddistinto il primo Conto Energia del 2005. In poche parole, l‘energia prodotta dagli impianti fotovoltaici, misurata tramite un contatore installato a valle, viene remunerata per vent’anni, in base a tariffe più che convenienti. Per tutti gli impianti installati entro il 2010, gli incentivi sono i seguenti, espressi in € per ogni kWattora : Per gli impianti fotovoltaici da 1 a 3 kWp.
Per gli impianti fotovoltaici da 3 a 20 kWp:
Per gli impianti fotovoltaici con potenze superiori a 20 kWp :
Tali tariffe saranno in vigore fino al 31 dicembre 2010 e resteranno sempre fisse per 20 anni, senza integrazioni in base al tasso di inflazione. Per quanto riguarda la certificazione energetica dell’edificio, viene richiesta solo per avere diritto ad un, ulteriore, premio aggiuntivo e non è più requisito minimo per accedere alle tariffe incentivanti. Sono stati previsti, inoltre, ulteriori incrementi, fino al 30%, per quei piccoli impianti che vanno ad alimentare le utenze di edifici sui quali sono stati effettuati interventi, certificati, di risparmio energetico e del 5% per le scuole pubbliche, gli ospedali pubblici e gli impianti integrati negli edifici e installati in sostituzione di coperture contenenti amianto e per gli enti locali con popolazione inferiore a 5.000 abitanti. C’è da ribadire che questo è un meccanismo che va remunerare, proporzionalmente, l’elettricità prodotta dagli impianti per 20 anni, quindi l’incentivo viene pagato su tutta l’energia generata , non solo su quella in più riversata nella rete elettrica. Il pagamento è, inoltre, mensile e viene fatto dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) nazionale, con remunerazioni che variano a seconda se l’impianto si trovi al nord o al sud, per ovvi motivi climatici. Per quanto riguarda la bolletta elettrica, se il consumo annuo e la produzione di energia coincidono, questa viene azzerata. In parole povere, il GSE basa il suo conteggio annuo sui kWattora consumati e prodotti e dal 2009 provvede a rimborsare il costo dell’energia, pagata al rispettivo gestore, direttamente. Quando il saldo è saldo positivo, ovvero la produzione è in eccesso rispetto al consumo, il GSE non paga, ma mette in credito l’energia in più per l’anno successivo. Così facendo, l’incentivo del Conto Energia e il risparmio sulla bolletta elettrica si sommano, portando all’effettivo guadagno, che va addirittura a coprire i costi dell’impianto, evitando così gli eventuali rischi finanziari. Come detto, il nuovo decreto ha semplificato di molto la burocrazia dei precedenti, quindi accedere al finanziamento è molto più facile. Eliminate le graduatorie, oggi è sufficiente presentare il progetto preliminare e successivamente, installare l’impianto fotovoltaico. Ad installazione completata e dopo il collaudo, basta presentare il progetto definitivo e chiedere l’attivazione degli incentivi. Ovviamente le tariffe incentivanti verranno attivate solo per quegli impianti ritenuti effettivamente funzionanti. In Italia, dal dicembre 2009, sono stati istallati, circa, 60.000 impianti per un totale di oltre 700 MW, e considerando l’alto tasso di crescita degli impianti fotovoltaici, con la diminuzione dei prezzi, è stato stimato che, entro il 2010, verranno raggiunti i 1200 MW. Oltre questo, il decreto prevede altri 14 mesi di tempo per installare nuovi impianti, purché la domanda sia stata presentata prima del raggiungimento dei suddetti 1200 MW.
Il GSE stima il superamento di 900 MW di impianti fotovoltaici installati in Italia, sulla base delle domande presentate nel 2009, registrando, inoltre, una potenza fotovoltaica, sul territorio nazionale, pari a 815 MW per 60 mila impianti funzionanti. Al 18 gennaio 2009, il GSE ha riscontrato l’entrata in esercizio di 56.142 impianti relativi al nuovo Conto Energia, per una potenza complessiva di 649 MW e di 5.731 impianti relativi al primo, per una potenza complessiva di circa 164 MW. Prendendo in considerazione anche gli impianti entrati in esercizio prima del 31 dicembre 2009, si stima che la potenza fotovoltaica accumulata in Italia a fine 2009, con il Conto Energia, andrà a superare i 900 MW. Si prevede, inoltre, il raggiungimento del tetto dei 1200 MW di potenza fotovoltaica entro la fine del 2010, se non prima, con possibilità di incentivi per tutti quegli impianti che entreranno in esercizio nel 14 mesi successivi al raggiungimento di tale soglia. Ma quali sono le ragioni per installare il fotovoltaico? La prima, più semplice e veniale, è sicuramente quella che attualmente in Italia si hanno le tariffe incentivanti più alte al mondo, in quanto chi installa un impianto fotovoltaico nel 2010 può ricevere fino a 0,47€ per ogni kWattora prodotto, per 20 anni. Inoltre, oltre all’incentivo dei vent’anni, si può ricevere anche il rimborso della bolletta elettrica pagata, elevando l’incasso ventennale a quasi 45.000 € per il nord Italia e a quasi 55.000 € per il sud, dunque considerando che il costo medio di un impianto è di circa 20.000 €, si ha piena copertura dei costi dello stesso unito ad un rendimento dal 250 al 300% , sicuro, esentasse. Nonostante i numerosi vantaggi, ancora in Italia il fotovoltaico non è una realtà così diffusa come può sembrare dai dati. La gente è ancora scettica e questo è dovuto, in primis, alla mancanza di informazione sulla materia che spesso, oltre ad essere insufficiente, è addirittura negativa, secondo la sfiducia, tutta Italiana, nelle novità. Come dire, mai lasciare la strada vecchia per quella nuova, anche se questa è vantaggiosa oltre che sicura. Considerando che l’attuale “Conto Energia” arriverà al suo termine quando in Italia verranno installati 1200 MW totali di impianti fotovoltaici, ed è sicuro che il suo successore non sarà così accomodante e generoso, bisognerebbe prendere l’occasione al volo. Attualmente le installazioni hanno superato i 700 MW e questo vuol dire che, fortunatamente, decine di migliaia di Italiani hanno creduto nel fotovoltaico, senza contare quelli che sono ancora in fase di installazione, di avvio dell’impianto o di decisione, che in base alle previsioni del GSE, permetteranno di raggiungere il tetto dei 1200 MW, nella seconda metà del 2010. Quindi, per chi ha ancora dei dubbi, un ulteriore rinvio potrebbe costare l’esclusione dal progetto. Inoltre i prezzi degli impianti sono moto scesi, tanto che oggi si riesce ad avere, a circa 16.000 € IVA compresa, un impianto da 3 kW, comprensivo di installazione e assistenza tecnica. Come se questo non bastasse, sono stati previsti finanziamenti da parte delle banche per chi ha intenzione di installare un impianto fotovoltaico, che permette, ai soggetti interessati, di partire a costo zero e recuperare poi il prestito e i relativi interessi, tramite gli stessi incentivi del GSE, erogati sul conto bancario indicato.
Tags: energie rinnovabili
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