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Approda oggi in Consiglio dei ministri il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea sulla promozione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili. Il provvedimento, secondo quanto risulta a il Velino, è composto da 39 articoli più quattro allegati tecnici e fissa l’obiettivo assegnato all’Italia del 17% entro il 2020 per quanto riguarda la quota complessiva di energia prodotta da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo. Entro 10 anni il consumo di energia da rinnovabili dovrà attestarsi a 22,62 Mtep (ton of oil equivalent). Per quanto riguarda il settore dei trasporti, la stessa direttiva fissa al 10%la quota di energia “verde” e prevede un riesame delle misure nel 2014 che non dovrà intaccare gli obiettivi generali. Nodo centrale della bozza di provvedimento sarà la disciplina del regime di incentivi alle fonti pulite con la revisione degli attuali meccanismi e l’introduzione di un sistema di una tariffa fissa. Vi sono poi tutta una seria di disposizioni transitorie che correggono gli incentivi attuali. Per esempio la produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2012 sarà incentivata con i meccanismi vigenti, ferma l’applicazione di alcuni correttivi. Viene abrogata, invece, la parte che fissa l’incremento della quota minima di elettricità prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili da immettere nel sistema elettrico nazionale, in ragione del passaggio al nuovo sistema di sostegno. L’energia elettrica importata a partire dal 1° gennaio 2012, si legge nella bozza, non è poi soggetta all’obbligo di immissione esclusivamente nel caso in cui concorra al raggiungimento degli obiettivi imposti a livello Ue per le rinnovabili. Mentre è previsto che a partire dal 2013, la quota d’obbligo si riduca linearmente fino ad annullarsi nel 2015. Il GSE, infine, ritira annualmente i certificati verdi rilasciati per le produzioni da fonti rinnovabili degli anni dal 2011 al 2015, eventualmente eccedenti quelli necessari per garantire il rispetto della quota d’obbligo.Redazione HOUSE LIVING AND BUSINESS
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Tags: basta ai certificati verdi, decreto legge sulle rinnovabili, Italia rinnovabile
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