Mnieolico: ecco come funzionano gli impianti domestici
Il minieolico rappresenta un sistema pulito per la produzione di energia elettrica. A questo tipo di impianti si assegna il prefisso “mini”, per distinguerli dai grandi impianti che costituiscono le centrali eoliche, anche chiamate “wind farm”, che spesso vediamo svettare sui crinali delle colline. Grazie alle loro dimensioni ridotte e alla loro semplicità di installazione, questi sistemi possono essere montati presso abitazioni private e aziende. I sistemi di questo tipo possono essere di tipologie diverse, ed ognuna di esse è dotata di particolari caratteristiche e viene utilizzata per impieghi tipici. Un grande impianto eolico è costituito da uno o più aerogeneratori posizionati ad una certa distanza gli uni dagli altri, in modo da ottenere la migliore esposizione possibile al vento. Gli aerogeneratori, sono poi collegati, per mezzo di cavi interrati, alla rete di trasmissione presso cui viene realizzato il punto di consegna dell’energia. Una macchina eolica è costituita da più elementi. Innanzitutto abbiamo le pale della macchina, generalmente in numero variabile da uno a tre, che sono fissate su di un mozzo e insieme, vanno a costituire il “rotore”. Il mozzo, a sua volta, è collegato ad un primo albero, detto “albero lento”, il quale ruota alla stessa velocità angolare del rotore ed è collegato ad un moltiplicatore di giri. Da questo, parte un albero veloce che ruota ad una velocità angolare maggiore, data dal prodotto di quella del primo albero per il moltiplicatore di giri. Collegato all’albero veloce, si trova il generatore elettrico, da cui si dipartono i cavi elettrici di potenza. Tutti questi componenti sono situati in una cabina detta “navicella” o “gondola”, la quale, a sua volta, è posizionata su di un supporto o cuscinetto, orientabile in base alla direzione del vento.
La navicella contiene anche un sistema di controllo di potenza ed uno di controllo dell’imbardata: il primo ha lo scopo di regolare la potenza generata in funzione della velocità del vento istantanea e di interrompere il funzionamento della macchina in caso di un’eccessiva corrente ventosa; il controllo dell’imbardata consiste in un controllo continuo del parallelismo tra l’asse della macchina e la direzione del vento. La navicella è posizionata su di una alta torre, ancorata al terreno grazie ad una base costruita in calcestruzzo armato. Un sistema minieolico non è altro che una sorta di macchina eolica in scala, che quindi può essere utilizzata anche dai privati. A differenza dei grandi impianti eolici, costituiti unicamente da aerogeneratori ad asse orizzontale, negli impianti di tipo domestico vengono utilizzati sempre più spesso dei generatori ad asse verticale, i quali permettono di superare alcune limitazioni dei mini generatori ad asse orizzontale. Ad altezze non elevate, ad esempio, il vento è discontinuo e potrebbe non fornire una grande forza, causando una certa diminuzione dell’efficienza degli aerogeneratori ad asse orizzontale. Gli aerogeneratori ad asse verticale, invece, possono catturare il vento da ogni direzione e pertanto riescono a superare questo problema, assicurando, una produttività di energia migliore, anche a bassi regimi di vento. Inoltre, molti privati preferiscono utilizzare un impianto minieolico ad asse verticale anche perché questa tipologia di generatore è generalmente meno rumorosa e produce vibrazioni minori.