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Continua a far parlare di sé lo spot sul possibile ritorno dell’energia nucleare in Italia, promosso e finanziato dal Forum Nucleare italiano. La rete internet si è riempita in questo mese di critiche, opinioni e giudizi sul messaggio che la pubblicità inoltra nella mente degli ascoltatori. Ci sono i favorevoli alla campagna (pochi) e i contrari (molti) che sul web scelgono diversi canali per scambiarsi battute, qualche volta anche infuocate. C’è chi sceglie la via del forum, oppure commenta sotto un video di YouTube e non risparmia vilipendi contro Chicco Testa e il suo forum per l’energia atomica. Leggendo tutti i contenuti che il web mette a disposizione e le risposte degli utenti, viene a galla un’Italia non poi così disinformata come spesso i media o le istituzioni vogliono far credere. Certo a volte si trovano anche frasi o battute senza un senso logico preciso, ma la libertà di espressione è anche questo, dare una possibilità al proprio pensiero anche correndo il rischio di andare fuori tema. Navigando per la rete si trova anche una denuncia mandata all’IAP – Isituto Autodisciplina Pubblicitaria – relativa alla suddetta pubblicità incriminata, in cui il blog Italiani Imbecilli recrimina la mancata imparzialità dello spot e accusa di faziosità il Forum. Si riporta uno stralcio del testo di denuncia: Lo spot televisivo in oggetto non si configura come una campagna informativa, come lo spot vuole far credere, ma come campagna persuasiva occulta. Nello spot, infatti, soltanto in apparenza viene offerta allo spettatore una possibilità di scelta equa tra le due tesi (nuclearista e antinuclearista), in realtà gli elementi percettivi, scelti con meticolosa astuzia e distribuendoli secondo regole di composizione, di progettazione semiologica del messaggio e di teoria della percezione, sottolineano esclusivamente le ragioni positive, qualitative e vincenti del nucleare, quindi fanno propendere lo spettatore a scegliere queste ragioni. I punti caldi che hanno sconvolto i telespettatori, attenti semiologi e ambientalisti allo stesso tempo, sono le scelte cromatiche delle pedine nelle mani dei due protagonisti dello spot (che poi in realtà è la stessa persona, dato che l’intento dei pubblicitari è stato quello di mettere in scena l’idea di un io sdoppiato e ancora incapace di mettere d’accordo le due parti della coscienza, quella dubbiosa e quella invece coraggiosa e razionale) e il tono della voce narrante, calda e sicura quando parla della giustezza delle centrali atomiche e più stridula e insicura quando solleva dubbi sulla sicurezza o sul futuro delle scorie. Queste analisi sono state sottoposte agli occhi del diretto interessato Chicco Testa, in un’intervista rilasciata l’8 gennaio a La Stampa. Ma prima di dare notizia di questo botta e risposta giornalistico sul quotidiano nazionale, è doveroso approfondire il personaggio di Chicco Testa, chi è e cos’è stato, essendo la sua biografia una delle accuse maggiori a lui imputate per screditare ogni virgola del suo pensieri pro-nucleare… Continua a leggere l’articolo su House living and business
Tags: antinucleare, chernobyl, chicco testa, nucleare in italia, rassegna stampa energie, referendum del 1987, spot pro nucleare
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