I raccordi idraulici: le sinapsi dell’impianto idrico
I raccordi idraulici. Bene: ma cos’è, concettualmente, un raccordo? Raccordo, anche in Idraulica, sta per “qualcosa che tiene assieme”. Una legatura fra due parti, un nodo, è un raccordo. Bene.
Quindi, se diciamo raccordo idraulico, cosa diciamo? In maniera abbastanza intuitiva possiamo dire che “tiene assieme l’acqua”. Tenere assieme l’acqua vuol dire far si che l’acqua possa viaggiare senza che si perda, appunto: tenendosi assieme e non disgregandosi. In questo senso possiamo significativamente immaginare l’impianto idraulico come ad una struttura comunicativa all’interno della quale l’acqua rappresenta il messaggio: una rete, certo, una rete idraulica, ma non per questo diversa dalla rete per eccellenza: Internet. In questo senso i raccordi non sono dissimili dai nodi di cui la rete è disseminata: l’informazione (l’acqua) viaggia sulla rete ed è “facilitata” dai nodi (i raccordi idraulici) che le consentono di scorrere libera e di deviare nella direzione verso cui l’informazione stessa è destinata. Se l’impianto fosse un grande cervello, i raccordi idraulici sarebbero le sinapsi che legano le varie zone del cervello, facilitando il passaggio dell’informazione di neurone in neurone. Pensare ai raccordi idraulici in questa maniera può aiutarci ad apprezzarne l’importanza e la centralità all’interno di un impianto idraulico, oltre che a coglierne l’importanza ed a riconoscerne la qualità come un valore particolarmente importante, anche al netto del prezzo comunque piccolo che i singoli pezzi possono avere.
Gli elementi che più classicamente inquadrano la catgoria dei raccordi idraulici sono: il manicotto, la Ti, il tappo (anche calotta), il niples, la curva e la croce. Il manicotto nient’altro è se non una connessione che si piazza fra due tubature, potremmo addirittura vederlo come un tubo di piccolissime dimensioni, volto a raccordare due tubazioni più grandi. La T è un raccordo a forma di lettera d’alfabeto (la T, per l’appunto)che consente di dividere in due un flusso unico, come fosse una specie di bivio. Il tappo, come da nome, chiude la linea, mentre il niples ha il compito di stringere una tubazione, di renderla più piccola. La curva ha il compito di legare due tubazioni disposte a 90° mentre la croce divide in quattro il flusso. In realtà, tra tutt questi raccordi, pur non essendolo, potremmo benissimo citare l’elemento che più frequentemente è “raccordato”: il tubo! ?Il tubo è un altro degli elementi chiave di quella che è la rete idraulica in generale: esso certamente non possiamo identificarlo come facente parte dell’ambito della raccorderia, ma rappresenta comunque una parte fondamentale della struttra dell’impianto idraulico. Nell’e-commerce di Comid possiamo trovare svariate tipologie ti tubi: vediamole.
Le principali categorie dell’e-commerce sono: Tubazioni in acciaio, Tubi in PVC-U per fluidi in pressione, Tubi in multistrato, Tubi in polietilene, Tubi flessibili in gomma per uso industriale.
tubi in acciaio li possiamo distinguere grazie alle peculiarità del fluido che essi trasportano, assieme alla pressione e la temperatura che lo contraddistinguono ed alle caratteristiche fondamentali dell’ambiente in seno al quale verrà allocato il tubo: questi possono essere tubi filettabili ( sostanzialmente dei tubi in acciaio non legato, che ha la caratteristica di essere di facile lavorabilità, questi possono avere estremità lisce o filettate, con filettatura tanto cilindrica quanto conica. Hanno dimensioni che vanno dal DN 10 al DN 150 e sopportano pressioni fino a PN 25); tubi zincati (questi tubi vengono impiegati quando si vuole evitare l’inquinamento del fluido, che avviene a causa dell’ossidazione); tubi per impieghi a pressione (classificati come PED); tubi per applicazioni meccaniche e tubi per condotte.
I tubi di materiale plasitificato (ad es. PVC- policloruro di vinile; PE – polietilene; PP – polipropilene) si stanno diffondendo a macchia d’olio grazie alle loro caratteristiche di grande leggerezza, malleabilità, resistenza alla corrosione, inerzia e qualità dielettriche. D’altro canto queste particolari tipologie di tubi presentano alcuni limiti riferiti alla capacità di sopportazione di grandi pressioni e di alte temperature: altro problema tipico è l’alto livello di coefficiente di dilatazione lineare, per cui, se sottoposti a sbalzi di temperatura, tendono ad allungarsi o ad accorciarsi.
Tutti questi strumenti idraulici sono relaizzati in vari materiali, a seconda della tubazione e delle esigenze impiantistiche e di trasporto d’acqua: per cui possiamo avere raccordi in pvc, in ottone, in acciaio, in PEAD e così via. CI sono ovviamente moltissime case produttrici ma la cosa che va sempre tenuta in grande considerazione, più del marchio o del prezzo, è la qualità!