Comunicare con il retail – Shopping Experience, da negozio a store
Ognuno di noi, facendo shopping, si sarà accorto di come in questo momento fondamentale il funzionamento della nostra società, sia cambiato nel corso degli anni riflettendo i cambiamenti storici, estetici e produttivi della società stessa.
Per dirla con l’architetto Rem Koolhaas, il retail sta diventando il modo in cui si genera la “sostanza urbana“, lo shopping, ormai catalogato tra gli intrattenimenti culturali, contamina quasi tutte le attività della vita quotidiana e il 40% delle attività di progetto nel mondo hanno qualcosa a che fare con il retail.
“Possiamo dire che la disciplina del retail design nasce verso la fine degli anni ’60 negli Stati Uniti e in Inghilterra. Nello stesso periodo anche in Italia vi sono esempi significativi, come la progettazione dell’immagine coordinata dei magazzini Rinascente-Upim. Da allora la figura professionale del retail designer ha assunto un ruolo sempre maggiore”. È quanto affermano gli architetti Michele Trevisan e Massimo Pegoraro, in un volume dal titolo emblematico “Retail Design, progettare la shopping experience“, in cui si legge anche: “Lo shopping non soddisfa più solo bisogni elementari ma desideri più complessi e articolati… possiamo quindi dire che emozione e seduzione sono i due cardini attorno cui ruotano strategie di comunicazione delle aziende e i nuovi concept creativi”.
Continua a leggere su Archilight: http://www.archilight.it/GetPage.pub_do?id=8a8a8ab711a17da80111a2740bbf04b8&_JPFORCEDINFO=4028e415383c62de01383dcfda190131
Ognuno di noi, facendo shopping, si sarà accorto di come in questo momento fondamentale il funzionamento della nostra società, sia cambiato nel corso degli anni riflettendo i cambiamenti storici, estetici e produttivi della società stessa.
Per dirla con l’architetto Rem Koolhaas, il retail sta diventando il modo in cui si genera la “sostanza urbana“, lo shopping, ormai catalogato tra gli intrattenimenti culturali, contamina quasi tutte le attività della vita quotidiana e il 40% delle attività di progetto nel mondo hanno qualcosa a che fare con il retail.
“Possiamo dire che la disciplina del retail design nasce verso la fine degli anni ’60 negli Stati Uniti e in Inghilterra. Nello stesso periodo anche in Italia vi sono esempi significativi, come la progettazione dell’immagine coordinata dei magazzini Rinascente-Upim. Da allora la figura professionale del retail designer ha assunto un ruolo sempre maggiore”. È quanto affermano gli architetti Michele Trevisan e Massimo Pegoraro, in un volume dal titolo emblematico “Retail Design, progettare la shopping experience“, in cui si legge anche: “Lo shopping non soddisfa più solo bisogni elementari ma desideri più complessi e articolati… possiamo quindi dire che emozione e seduzione sono i due cardini attorno cui ruotano strategie di comunicazione delle aziende e i nuovi concept creativi”.
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When we go shopping we are able to realise how much our society has changed reflecting the historical, aesthetic and production changes affecting it in this fundamental time of our history.
To quote the architect Rem Koolhaas: “Shopping is surreptitiously becoming the way in which urban substance is generated”. Today shopping is a major cultural experience, contaminating almost all of our daily activities and 40% of the world’s activities are in some way related to shopping.
“We can say that retail design was born in the United States and England in late 1960s. In the same period, Italy shows significant examples, such as the design of the corporate image of the Rinascente-Upim stores. Since then the importance of the role of the retail designer has risen significantly”. This is the opinion by architects Michele Trevisan and Massimo Pegoraro laid down in their book titled “Retail Design, progettare la shopping experience” [Retail design, designing the shopping experience], where they also add: “Shopping does not only meet basic needs but more complex and articulated ones, as well… We can therefore say thatemotion and seduction are the two pillars around which corporate communication strategies and the new creative concepts are built”.
This evolution of shops is closely connected with the growing importance acquired in the Eighties by the concept of “brand”, becoming a fundamental element of the sale and marketing processes. Famous fashion “labels” paved the way towards a new era, where the concept of “brand” is not only an indicator of quality, but also symbols of lifestyle and consumption identity. This phenomenon expanded from famous logos to the world of retail, also through the franchising formula consolidated in the last decades, where a given setting and easily-recognisable brand image is replicated in different stores.
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