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Cosa pensi dell’illuminazione urbana?
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Protagonisti Daria Casciani “Con la Luce personalizziamo le città” Per capire che cosa pensi la gente dell’illuminazione urbana, Daria Casciani – phd student al Politecnico di Milano Dipartimento Indaco Laboratorio Luce – ha progettato Else, un questionario sperimentale sull’urban lighting. Ad Archilight spiega concept e finalità di questo progetto.
Da dove nasce l’idea di questa ricerca? La ricerca si situa all’interno di un settore che sta cambiando a fronte di una serie di innovazioni tecnologiche, istanze energetiche e soprattutto trasformazioni socio-culturali che prefigurano grandi potenzialità progettuali pur necessitando di un approfondimento qualitativo. Dal momento che la luce è primariamente intesa per le persone, un progetto di luce deve necessariamente fondarsi sugli aspetti sociali, comportamentali e sui bisogni di tutti gli abitanti dell’ambiente considerato, bilanciando gli aspetti energetici, funzionali, economici.
Qual è il focus? La ricerca, pur tenendo in considerazione la rivoluzione tecnologica che si sta compiendo nel campo delle sorgenti di illuminazione e che sta modificando i parametri dell’illuminotecnica, le modalità di progettazione della luce, gli attori coinvolti e le competenze necessarie, si focalizza sul rapporto reciproco tra uomo-luce-ambiente ed è volta a definire nuovi sistemi di illuminazione sostenibile totale nell’ambito urbano, in maniera sia speculativa sia applicata.
Come sta andando? Che cosa è emerso dalle prime risposte? ELSE, è un primo esperimento di virtual ethnography, uno strumento di indagine sociale il cui obiettivo è raggiungere il maggior numero di persone possibile per raccogliere informazioni sull’impatto sociale ed esperienziale della luce in città. Sia l’argomento della ricerca sia il metodo di indagine ha riscosso interesse e una discreta partecipazione soprattutto in ambito nazionale: da una prima parziale elaborazione dei dati su circa 150 osservatori, emerge un generale interesse per il valore socioculturale dell’illuminazione della città. Emerge un bisogno crescente di interazione, partecipazione e socializzazione attraverso un’illuminazione non soltanto funzionale: una luce meno strutturata ma rilevante per “personalizzare” e umanizzare la città, attraverso sistemi energeticamente efficienti. Dunque sostenibilità totale per dispositivi di illuminazione su scala umana. Alcune risultati preliminari di ELSE saranno pubblicati a breve su http://dariacasciani.wordpress.com/
To understand what people think about urban lighting, Daria Casciani – a Phd student of the INDACO Department at Milan’s Polytechnic University – developed Else, an experimental survey on urban lighting. She explains to Archilight the concepts and purpose of this research.
Where did the idea for this research stem from? The research deals with a sector that is changing rapidly for a series of technological innovations, Energy issues and, above all, social and cultural changes offer great design potential without neglecting the need for quality. Because light is primarily intended for people, a lighting project should to be based on social and behavioural aspects and must meet the needs of the inhabitants of a given space, balancing energy, functional and economic aspects.
What is the focus of your research? This research, while taking into account the technological revolution, which is affecting light sources and changing lighting design parameters, light planning modalities, as well as the professionals involved and the skills required, also focuses on the man-light-environment relationship and is aimed at defining new sustainable lighting systems in urban settings, in both theoretical and practical terms.
What are the results so far? What has emerged from this preliminary stage? ELSE is a first experiment of virtual ethnography, a social survey with the objective to reach the highest number of people possible and collect information on the social and experiential impact of lighting in the cities. Both the topic and the method used for the survey have attracted considerable interest and participation especially at the national level: partial survey results conducted on over 150 recipients show a general interest for the social and cultural value of lighting in cities. There is a growing need for interaction, participation and socialisation through a lighting system that should not be only functional: light should be less structurally organised but relevant enough to “customise” the city and make it more compatible with human beings using energy-efficient systems. This means that there is the need for more sustainable lighting fixtures designed “on a human scale”. Some of the preliminary results of ELSE will be published soon at http://dariacasciani.wordpress.com
Tags: archilight, daria casciani, Disano Illuminazione, else, greta la rocca
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