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Nel cuore del centro storico di Rimini, in piazza Ferrari, è conservato un prezioso ritrovamento archeologico risalente al II secolo d.c. Si tratta di una domus romana battezzata “Domus del chirurgo” poichè annessa ad essa è stato rinvenuto un ambulatorio medico perfettamente conservato e contenente ancora i ferri e gli strumenti chirurgici utilizzati al tempo.La scoperta è avvenuta alla fine degli anni’80 in occasione di lavori di arredo urbano della centrale piazza. Così è stato scoperto un sito archeologico di straordinaria importanza, con testimonianze dall’età romana al Medioevo. Nell’area, a ridosso delle mura di Ariminum, non lontano dall’antico porto, sorgeva l’abitazione, il cui ultimo inquilino praticava la professione medica.Distrutta per un incendio intorno alla metà del III secolo, la domus ha rivelato, fra le macerie del crollo, strutture, mosaici, intonaci, arredi e suppellettili che offrono una “fotografia” eccezionale della vita nella Rimini antica.Proprio in questo ambiente è stato scoperto un eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico, il più ricco al mondo giunto dall’antichità: una collezione di ben 150 strumenti chirurgici. Essi non hanno lasciato dubbi circa l’identità del padrone di casa: un medico. Pare che Eutyches, questo il suo nome, provenisse da ambienti ellenici, e, come spesso accadeva nell’antichità, si fosse poi formato sui campi di battaglia. In effetti, gli strumenti ritrovati venivano usati soprattutto per traumi ossei e ferite, lasciando presagire che Eutyches fosse un medico militare. La Domus possedeva muri di argilla che poggiavano su zoccoli in muratura. Da un corridoio interno si accedeva da un lato ad un giardino interno, dall’altro a varie stanze. C’era una sala da pranzo (triclinium), una camera da letto (cubiculum), e due stanze adibite a soggiorno.Una di queste reca un prezioso mosaico raffigurante Orfeo tra gli animali. Pare sia questa la stanza dove il medico visitava e operava i suoi pazienti, un vero e proprio ambulatorio. Erano poi presenti ambienti minori, come una stanza riscaldata (ipocausto), una latrina e al piano superiore cucina e dispensa. Il crollo del tetto in seguito ad un incendio nella seconda metà del III secolo d.C. ha permesso l’ottima conservazione di mosaici, arredamenti e utensili.Visitando la domus si possono apprezzare i bellissimi mosaici, mentre i ferri chirurgici e i vari utensili sono conservati al museo comunale. L’ottima qualità degli originali adornamenti è testimoniata da una selezione di affreschi policromi rinvenuti tra le rovine, che comprendono parti di soffitti, di pareti a campiture con motivi floreali o disegni di animali. Dopo 18 anni di scavi e di lavori di recupero, il team di archeologi guidato da Jacopo Ortalli, direttore scientifico dello scavo, ha ridato vita ad un patrimonio storico unico al mondo. La Domus è visitabile negli orari d’apertura del Museo con un unico biglietto d’ingresso cumulativo. Il complesso archeologico (Piazza Ferrari) e il Museo della Città (via Tonini 1) osservano il seguente orario di apertura: Dal 16 Settembre al 15 giugno da martedì a sabato: 8,30-12,30 e 17,00-19,00domenica e festivi: 10,00-12,30 e 15,00-19,00lunedì (non festivi): chiusoDal 16 giugno al 15 settembre da martedì a sabato: 10,00-12,30 e 16,30-19,30domenica e festivi: 16,30-19,30lunedì (non festivi): chiusoTutti i martedì e venerdì di luglio e agosto il museo è aperto anche dalle 21 alle 23. Ingresso: Intero € 5Ridotto € 3Studenti € 2Visite guidate per gruppi (25 persone) € 25Domenica ingresso gratuito Se volete trascorrere le vostre vacanze alla scoperta delle bellezze della città, potete scegliere di soggiornare in uno dei tanti hotel Rimini a vostra disposizione.
Tags: archeologia, centro rimini, domus del chirurgo, hotel rimini, rimini, sito archeologico
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