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Borsa : i dati delle banche USA non convincono.

 

Per l’intero 2009, Bank of Ame­rica
ha riportato un utile netto di 6,3 miliardi di dollari. Gli
accan­tonamenti a copertura di perdite sui crediti sono ammontati nel
quarto trimestre a 10,1 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 12,8
miliardi del trimestre precedente. L’istituto ha anche dichiarato che
le condizioni economiche resta­no fragili e che prevede che la
di­soccupazione rimarrà elevata. A dicembre scorso Bank of Ameri­ca ha
restituito i 45 miliardi di dol­lari ricevuti nel quadro del piano
di aiuti del Governo Troubled As­set Relief Program (TARP). Sem­pre nel
quarto trimestre, l’istituto ha registrato una crescita dei ri­cavi del
59% a 25,4 miliardi, in se­guito all’acquisizione di Merrill Lynch, una
cifra inferiore alla sti­ma di 26,9 miliardi avanzata dagli analisti.
Nel settore carte di cre­dito, la banca ha registrato perdi­te per un
miliardo, la stessa cifra del trimestre precedente. Nel comparto dei
mutui ipotecari e assicurazioni ha riportato un pas­sivo di 993 milioni
contro il pre­cedente rosso di 1,6 miliardi.
Il nuovo AD Brian T. Moynihan ha sottolineato come «la banca sia
incoraggiata dai segnali di miglio­ramento dell’economia» e che sta
riscontrando «una stabilizzazione delle perdite sul credito,
partico­larmente, nel settore consumer». Il coefficiente patrimoniale
Tier 1 è salito al 7,8% dal 4,8% dell’an­no prima.
Wells Fargo
, da parte sua, ha re­gistrato nel quarto trimestre un utile netto di
2,82 miliardi dolla­ri (8 cent per azione) contro una perdita di 2,55
miliardi (79 cent) dello stesso periodo 2008. Il risul­tato della banca
americana è mi­gliore della stima media degli analisti che prevedevano
un uti­le per azione pari a un centesimo.
Morgan Stanley
ha chiuso lo scorso trimestre con un utile di 413 milioni di dollari
escludendo operazioni straordinarie. Il risul­tato è decisamente
superiore ri­spetto ai 10,5 miliardi di perdita del quarto trimestre
2008, ma è inferiore alle previsioni. Il fattu­rato di Morgan Stanley,
che è pri­ma al mondo fra le società di bro­keraggio, è sceso a 6,84
miliardi di dollari dagli 8,43 miliardi del terzo trimestre. La cifra
spesa nel­l’intero 2009 per le retribuzioni e i benefit aziendali è
salita del 31% a 14,4 miliardi, pari al 62% del fat­turato netto, ai
massimi da quan­do Morgan Stanley si è fusa con Dean Witter nel 1997.
U.S. Bancorp , la banca statuni­tense di Minneapolis, che è riu­scita
ad espandere la sua attività durante la crisi finanziaria, ha chiuso il
quarto trimestre con un utile netto balzato dell’82% a 602 milioni di
dollari. Lo scrive la Blo­omberg, secondo cui l’utile, pari a 30
centesimi per azione, è leg­germente al di sopra delle previ­sioni
degli analisti, che si aspet­tavano 29 centesimi. State Stre­et
, un’altra banca americana, ha chiuso lo stesso trimestre con profitti
pari a 99 centesimi per azione, in linea con le previsioni.
Bank of New York Mellon
ha chiuso il quarto trimestre con un utile netto in crescita a 593
milio­ni di dollari dai 28 milioni dello stesso periodo 2008. Al netto
di alcune voci, l’utile per azione ri­sulta pari a 59 centesimi.

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