Mercato obbligazioni: Usa ed Europa di pari passo
EuropaL’andamento del mercato delle obbligazioni
in Europa, ricalca alla perfezione il movimento di quello americano,
con una riduzione dei tassi sulla scadenza biennale e una risalita sui
decennali. Il contesto economico all’interno del quale si muovono i
titoli governativi europei presenta un aggravamento del quadro recessivo, anche se il movimento dei mercati azionari europei è stato in definitiva positivo. Continuano le riduzioni (sesto mese consecutivo) sul fronte delle vendite al dettaglio, -1,5% su base annua. In aumento il tasso di disoccupazione che a novembre ha raggiunto il 7,8% dal precedente 7,7%. In Germania, prima potenza economica europea, la produzione industriale ha toccato il livello minimo dal 1993. Infine la fiducia dei consumatori
europei è scesa ai minimi dal 1985, anno in cui è iniziata la
rilevazione del dato. I mercati attendono nuovi interventi espansivi da
parte della Bce.
Stati UnitiIn settimana si è registrato un leggero calo sulle scadenze a due anni che hanno raggiunto quota 0,75%, mentre i Treasuries con lunga scadenza hanno rialzato la testa (2,39%) dopo i minimi di fine hanno. Il movimento descritto è stato determinato dal considerevole aumento del rischio paese, registrato nelle ultime settimane, e dalla ripresa delle aspettative inflazionistiche, favorite da una parte dall’inaspettata risalita a dicembre del livello di fiducia nel settore non manifatturiero, e dall’altra dalla tenuta dei salari stabili al 3,7% su base annua.
Questi ultimi due dati, insieme alla manovra di stimoli fiscali da 775 miliardi di dollari, annunciata dal presidente Obama,
hanno ridimensionato, almeno in parte, i timori di deflazione facendo
ritornare l’appetito per il rischio degli investitori sui mercati azionari. Discesa dei Treasuries
frenata dal peggioramento del quadro congiunturale e, di conseguenza,
delle aspettative di crescita di lungo periodo. Come dimostrano i dati
macroeconomici si inasprisce lo scenario recessivo. A novembre ordini industriali in calo per il quarto mese consecutivo, mentre a dicembre si è verificata una ulteriore caduta della fiducia nel settore manifatturiero, il quale ha raggiunto il suo livello più basso dal 1980; anche la fiducia dei consumatori è al minimo storico; disoccupazione
in forte aumento passata al 7,2% a dicembre dal precedente 6,8%, si
tratta del livello più alto degli ultimi 15 anni, che porta il totale
dei senza lavoro ai massimi dal lontano 1945; infine a novembre si
registrano ancora forti contrazioni nei contratti di vendita di nuove case, a fronte di un calo record (-18%) dei prezzi delle stesse a ottobre.