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Graphe.it torna a offrire al lettore italiano i pregevolissimi versi di Mario Quintana (1906-1994) uno dei maggiori poeti brasiliani. Pubblicata in Brasile nel 1950, la raccolta O aprendiz de feiticeiro – in italiano: L’apprendista stregone – conquista il lettore immediatamente e senza filtri con la sua sensibilità insieme delicata e dirompente, enigmatica e fantasiosa: una chiave espressiva che percorre tutta l’opera di questo autore, capace di portarci in un mondo onirico fatto di piccole cose insignificanti frammiste a simbologie di respiro universale.L’apprendista stregone del titolo è, in questo senso, colui che gioca innocentemente con le parole, con le suggestioni, per creare qualcosa che ancora non si conosce né si è in grado di spiegare.Spiega il traduttore, Natale Fioretto, docente di linguistica italiana presso l’Università per Stranieri di Perugia: “A partire dalla ballata di Wolfgang Goethe, apprendista stregone, appunto, è diventata espressione proverbiale anche in italiano come raffigurazione di una persona irresponsabile che applica metodi o tecniche che non è in grado di padroneggiare, col rischio di provocare danni irreversibili per tutta la collettività. Ma nella poesia di Mario Quintana la figura dell’apprendista stregone si può intendere come anticipatrice di quella dello scienziato che infrange le regole per investigare ambiti nuovi e proporre una lettura altra della realtà giocando, forse, a interpretare il ruolo del creatore, di Dio“.
Impeccabile la versione italiana di Natale P. Fioretto (già premiato come miglior traduttore al Premio editoria indipendente di qualità per Il colore dell’invisibile), che raccoglie la sfida non facile di rendere le poesie leggibili senza privarle della loro comunicativa.
Oltre a L’apprendista stregone di Mario Quintana la Graphe.it edizioni ha pubblicato nel corso degli anni la raccolta Il colore dell’invisibile e un’antologia dal titolo Per vivere con poesia. Tutte le traduzioni sono state curate da Natale Fioretto.Mario QuintanaMario de Miranda Quintana (1906-1994) è uno dei maggiori poeti brasiliani. Nel 1984 Mario Quintana vergò questa nota autobiografica:
« Sono nato ad Alegrete, il 30 luglio 1906. Credo che sia la cosa più importante che mi sia capitata. E ora, ecco, mi chiedono di parlare di me. Bene! Ho sempre pensato che ogni tipo di confessione che non sia trasfigurata dall’arte sia indecente. La mia vita è nelle mie poesie, io sono le mie poesie, non ho mai scritto, nemmeno una virgola, che non fosse una confessione. Ma da me si vogliono dettagli… D’accordo! Ho 78 anni senza età. Di età ce ne sono due: o sei vivo o sei morto. L’ultimo caso è l’età più importante, visto che ci è stata promessa l’eternità. Sono nato nel rigore invernale a un grado e prematuro, per di più: complessato di non essere ancora pronto. Fino al giorno in cui scoprii che uno così completo come Winston Churchill era nato prematuro e che lo stesso era capitato a sir Isaac Newton! Excusez du peu… Preferisco citare l’opinione che gli altri hanno di me. Dicono che sono modesto. Al contrario, sono così orgoglioso da pensare che non ho scritto nulla al mio livello. Poiché la poesia è insoddisfazione, un anelito di autosuperamento. Un poeta soddisfatto, non soddisfa. Dicono che sono timido. Niente affatto! Sono silenzioso, introspettivo. Non capisco perché sottopongano a trattamento chi è introverso. Solo perché non possono essere belli come gli altri? »
Mario QuintanaL’apprendista stregonetraduzione di Natale Fiorettotesto portoghese a fronteGraphe.it edizioni, 2012
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