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Tradizione e radici, il Premio Sisme ai siciliani CorimèMACERATA, 2012-01-22 – È stata una serata particolare quella di ieri al Teatro della Filarmonica di Macerata per la seconda serata di audizioni del Musicultura festival. Il profumo antico di tradizioni, il gancio saldo delle radici, la matrice che dal popolare approda al cantautorale e due ospiti alias giurati di eccezione: Gianmaurizio Foderaro, ambassador di Radio 1 e Francesco Baccini.Quattro i gruppi passati al vaglio. Si inizia con una corrente fatta di molti spifferi: un libeccio sardo, cui si mischia lo scirocco salentino e poi la nebbia della pianura padana.Già perché i MarrasDonno, duo cui si aggiunge un terzo elemento, vengono da Cagliari e da Otranto ma il sodalizio si firma sotto i portici di Bologna. Chitarre acustiche, voce e organetto, il sale della terra rossa si sente tutto ad iniziare dai testi. C’è la malinconia dei tempi andati che si respira nei pezzi gucciniani, e il sapore ribelle dei grandi ideali della contestazione.Introducono ogni pezzo con versi in rima e poi scarmigliano il dizionario popolare e lo contaminano con la tradizione cantautorale e antica. Perché se alcuni passaggi con trattamento a canone, inseguimento di voci e testi in rima ricordano un po’ il miglior Branduardi, si coglie anche un certo eco monteverdiano.
Musicultura
A seguire la formazione dei L’Orage, gruppo davvero poliedrico e molto interessante nella congiunzione perfetta tra testo e musica. Una vera orchestra popolare con strumenti vari e singolari (fisarmonica, flauto, violino, liuto, percussioni, clarinetto, cornamusa). Un folk-rock polistrumentale che ricorda un certo Noir Desir senza dimenticare il folk alla Dylan. I testi ricamano poesie visionarie e non è un caso se Rembaud campeggia come musa nelle loro formazioni personali. Ci vuole del sano coraggio nel sceglierli per la finale e questo unicamente perché risultano fuori dagli schemi, difficilmente collocabili discograficamente. “Il novello anarchista” sfoggia un linguaggio tagliente che ben si adatta alla ritmica musicale. Il pop linguistico letterario svolge il continuo dialogo tra passato e contemporaneo.Un ritorno alla semplicità dell’arrangiamento si ha con Giulia Daici, voce e chitarra propone testi intimi, che partono sempre dall’esperienza personale. Un po’ di malinconia permea tutti e tre i pezzi proposti. Interessante l’arrangiamento vocale. Il verso si allunga e si trascina, e la voce è uno strumento musicale aggiunto e probabilmente il principale. Per farla breve la Daici usa il gorgheggio che ricorda Dolores O’Riordan o L’Aura.Di sicuro interesse il piegare la scansione metrica alla difficoltà linguistica del testo, sempre raffinato nella sua semplicità.I Corimè vincono il premio Sisme per la miglior performance. Sul palco con loro per la premiazione Gianmaurizio Foderaro, da www.musicultura.it
Si ritorna alla tradizione con iCorimè, già noti al pubblico di Musicultura. I fratelli Giannone, corredati da un comparto musicale di stampo classico/tradizionale (violoncello e piano) mischiano dialetto siciliano e lingua italiana. È un suono che viene da lontano, che affonda la propria forza nella tradizione senza dimenticare la contaminazione del viaggio per altre terre. C’è tutto un mondo cantautorale che emerge dai brani presentati. A loro il Premio Sismedella serata, consegnato da Gianmaurizio Foderaro.Chiuso il contest che si riaprirà oggi pomeriggio alle 17, il palco accoglieFrancesco Baccini. Sei pezzi che spaziano da Luigi Tenco, genovese come lui, al quale ha dedicato il suo ultimo lavoro composto per l’appunto da riletture dei capolavori del maestro ligure, a pezzi del suo repertorio. Si inizia con “Vedrai, vedrai” dedicata da Tenco alla propria madre, poi “Mi sono innamorato di te”. Firmati Baccini “Ho voglia di innamorarmi”, “In fuga”, “Le donne di Modena” e “Genova blues” firmata con il conterraneo De Andrè.
Tags: audizioni, Corimè, Emanuela Sabbatini, Francesco Baccini, Gianmaurizio Foderaro, Giulia Daici, L'Orage, macerata, MarrasDonno, Musicultura 2012, Secondo giorno di audizioni, Teatro della Filarmonica
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