REK Records independent music label
Perché una nuova etichetta? Non ce ne sono, forse, già abbastanza?
Giuliano: “L’idea della nostra Label REK Records nasce dal bisogno condiviso di ricercare originalità e qualità nella musica, cose che ultimamente troppo spesso vengono sacrificate dagli attori del mercato, anche indipendente, in nome del profitto certo. REK Records opera nell’ambito dell’elettronica con particolare attenzione alla nuova scena Techno, alla Tech House, Deep, Bass, Electrobeat fino alla Chill e al loro cross-over. Uno dei nostri principali obiettivi è proprio quello di non trovarci chiusi in definizioni ed etichette che identifichino per forza un genere specifico penalizzando tutte quelle idee e proposte musicali valide e intriganti dal punto di vista della novità e dell’ascolto. Da qui il nostro interesse anche per lo scouting, produzione e promozione di giovani artisti, con l’obiettivo di portare nuovi talenti all’attenzione del mercato internazionale. La mission è principalmente quella artistica: cerchiamo brani che siano nuovi e originali prescindendo dalla solita formula “il pezzo è valido ma non so quanto potrebbe vendere – in radio questa roba non va”…. ”
E questa è la parte artistica… per quanto riguarda la parte tecnica?
Rosa: “Beh considerando che l’altro punto fermo di REK Records è la qualità, il nostro primo passo in assoluto è verso la scelta di tracce che partano già da un’accurata ricerca sui suoni utilizzati e sulle trame che si sviluppano. Quando una traccia ha già qualcosa da raccontare di suo, il gioco è già ben avviato. A questo punto è importante il mio ruolo: fare o correggere il missaggio del brano quando necessario e procedere al mastering, assicurandomi così che il pezzo suoni al massimo delle sue potenzialità con il giusto equilibrio di dinamica, spazialità, volume e, per così dire, pompa. REK Records inoltre pone un’attenzione maniacale sulla trama delle basse frequenze. Siamo alla sesta release con DiscJoker, Nexus, Dork, Cybernova e Delly, in cantiere una nuova in arrivo a febbraio.”
Sabato 30/01/2016 è previsto lo showcase di REK Records: Across The Beat.
Giuliano: “Across The Beat è prima di tutto un’occasione per suonare e divertirsi, e anche per far conoscere parte dei nostri artisti e delle nostre produzioni. Ci sarà il live di Light Architecture, giovane artista romano che uscirà con noi a Marzo con un EP Techno Minimal molto particolare e sperimentale, Nexus, Dork, Max Beat, Dj Kriminal di DMA e ci sarò anche io come DiscJoker. Presenterò un anticipo del mio primo album, produzione sulla quale sto lavorando da più di 3 anni e che rappresenta una raccolta fotografica sonora della mia vita, dove tutti gli strumenti sono stati suonati, dai synth al basso. L’album è stato anticipato dai singoli From My Window, uscito il 2 Luglio, e MM (Mana/Mermaids) uscito il 22 Settembre che hanno già incontrato il gradimento dello staff di Steve Lawler, Maceo Plex, Marcantonio, Riva Starr, Ibiza Voice, Tsugi, Bigshot etc. E soprattutto ci sarà tanta musica, quella buona, lontana dalle logiche prettamente commerciali.”
Across The Beat
Sabato 30 gennaio h 23,00 @ Radio Café, via Principe Umberto, 67 – 00185 Roma.
Che consigli daresti ad un giovane DJ/Producer?
Giuliano: “Musica, ascoltare tanta Musica e sentirla non solo con le orecchie ma con il cuore. La curiosità, la conoscenza e lo studio, insieme alla passione, sono le caratteristiche indispensabili per fare il dj, sia come lavoro ma anche più semplicemente come divertimento e valvola di sfogo. Affinare la tecnica, saper utilizzare il vinile e i software, perché a mio avviso il futuro è proprio la sintesi tra questi due modi di suonare. Non basta fermarsi alla tecnica, spesso anche la migliore difficilmente garantisce il risultato; senza una giusta selezione la serata può non decollare. Altro consiglio importante è quello di variare la propria scaletta in base all’empatia che si crea con la pista durante la serata, leggere e sentire le reazioni delle persone, anticiparle: a me è capitato mille volte di mixare un pezzo che non mi sarei mai immaginato di mettere, quando sono in consolle mi piace da matti scegliere cosa mettere dopo improvvisando! Per le produzioni, oltre allo studio che è indispensabile, per l’aspetto artistico il mio consiglio è seguire la propria testa e il proprio cuore, non pensando da subito se fare qualcosa che può funzionare, o vendere. Assecondare la propria creatività ed esprimere se stessi, ricercare, è questa la chiave per fare qualcosa di buono.
Che consigli daresti ad un giovane producer?
Rosa: “Attenzione massima al suono in sé, ricerca, ricerca e ricerca, spippolare fino a trovare un set di suoni che racconti veramente qualcosa di te, di quello che ti fa vibrare il cuore e la pancia, e che ti faccia sentire soddisfatto quando lo riascolti, entrando in risonanza con le tue passioni. E soprattutto evitare il troppo pieno ed evitare di perderti troppo in sterili paranoie.”
Giuliano Palombo e Rosa Tosto