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Palazzi storici e monumenti di Sondrio

La Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio a Sondrio
Edificata nell’XI secolo, la Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio è una delle più antiche della Valtellina. La collegiata ha subito nel corso degli anni diverse modifiche fino ad essere completamente rinnovata nel suo aspetto originario. Nel 1727, infatti, il valtellinese Pietro Ligari presentò un progetto che prevedeva l’ampliamento della navata e la completa ristrutturazione della zona presbiteriale con lo scopo di rendere la chiesa più spaziosa. Tuttavia, a causa delle ingenti spese sostenute per fare fronte alle frequenti inondazioni del torrente Mallero, il progetto presentato dal Ligari venne attuato solo nell’aula. Il presbiterio venne costruito nel 1797 dall’Architetto Pietro Taglioretti in uno stile neoclassico che poco si accorda con la navata barocca. Anche la facciata venne ricostruita nel 1838 dall’ingegnere Giuseppe Sertoli sostituendo definitivamente quella ideata dal Ligari. Anche il campanile non venne mai completato secondo i progetti poiché considerato troppo oneroso. All’interno della collegiata sono conservati numerosi dipinti tra i quali tre pregevoli opere di Pietro Ligari considerato uno dei maggiori artisti valtellinesi. Al termine della navata, alcuni scalini conducono al presbiterio dove sono collocate le statue dei Santi Gervasio, Protasio e Pietro oltre all’altare a tempietto realizzato nel 1827 dai bergamaschi Antonio Galletti e Giovan Battista Navi.
I Palazzi storici di Sondrio
Palazzo Pretorio
Situato di fronte alla Collegiata dei Santi gervasio e Protasio, il Palazzo risale al XVI secolo e fu la sede del governatore grigione. Nel 1917 gli interni e parte della facciata vennero ristrutturati su disegno di Antonio Giussani. L’edificio ha conservato l’antico portale del 1553 che immette nel cortile interno dove si apre un portico sormontato da logge, con decorazioni a graffito grigio tipiche della valle. Il Palazzo ospita oggi la sede del Comune di Sondrio.
Palazzo Sertoli
Situato nella centrale Piazza Quadrivio, Palazzo Sertoli è, in realtà, costituito da un complesso di tre Palazzi (Sertoli, Giacconi e Paribelli) acquistati nel corso degli anni dalla famiglia Sertoli. Al suo interno sono conservate opere di particolare pregio tra le quali l’Annunciazione di Maria Vergine, un affresco di autore ignoto collocato sullo scalone nobile del Palazzo. Ma il vero capolavoro è considerato il “salone dei balli” attribuito al maestro ticinese Antonio Torricelli e affrescato interamente con motivi floreali e balconcini in stile Rococò. Adiacente alla costruzione vi è la cappella di San Francesco Saverio, edificata nel 1715 per volontà di Giovanni Tommaso Sertoli connessa al Palazzo mediante un passaggio interno e provvista di una loggetta, riservata alla sola famiglia Sertoli, mentre il portone principale che si apre sulla Piazza permetteva l’accesso della popolazione al culto. Palazzo Paribelli fu sede del Municipio cittadino e ospita oggi la sede del Gruppo Bancario Credito Valtellinese, che ha sottoposto il complesso architettonico ad un’importante serie di interventi di restauro che hanno consentito di portare alla luce elementi decorativi fino ad allora sconosciuti.

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