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Lifting da “vampiro” con il metodo PRFM

Si chiama PRFM ed è un particolare e innovativo metodo – brevettato negli Stati Uniti – utilizzato per rigenerare la freschezza del viso.
Una tecnica particolare, grazie alla quale viene prelevato un piccolo quantitativo di sangue del paziente, da utilizzarsi in via clinica per separare il plasma ricco di cellule staminali dall’ormone della crescita (HGH), dalle piastrine e dai globuli rossi e bianchi.
Grazie all’ausilio di una particolare centrifuga, infatti, l’analista riuscirà ad attivare le piastrine per la produzione di fibrina ricca di matrice (PRFM), una sostanza simile a un gel filler, che può essere iniettato per scolpire il viso.
Ed è qui che viene la “parte migliore”: non solo PRFM causa un aumento di volume del contorno del viso, bensì è anche un agente rigenerante, con almeno 7 fattori di crescita normalmente utilizzati dal corpo per la guarigione post-malattia o infortunio.
Quando PRFM attiva le cellule staminali della pelle, di fatti, si scatena un processo di ringiovanimento estetico della pelle, che guadagnerà volume e luminosità. Mediante tale trattamento, definito scherzosamente “lifting da vampiro”, è inoltre possibile riempire le diverse aree del volto in una misura approssimativamente pari al 20 per cento, con contenimento della comparsa di lividi e di reazioni allergiche (visto e considerato che la sostanza iniettata è un liquido acquoso, proveniente dal proprio corpo).
Ad ogni modo, occorre altresì precisare come il metodo PRFM non sia adatto a tutti. Ad esempio, il metodo non trova applicazione pratica su un volto già “voluminoso” di natura, mentre si rivela ben più adatto nei confronti di quelle persone che hanno la pelle sottile e il viso scarno.
Come qualsiasi procedura di chirurgia estetica, pur poco invasiva, ricordiamo come il risultato finale possa dipendere da una lunga serie di fattori, solo in parte amministrabili dal medico: una accurata fase di consulenza pre-intervento potrà cercare di prevedere attendibilmente i miglioramenti conseguibili dal chirurgo. Un altra tecnica molto in voga ma già in auge da alcuni anni è il fotoringiovanimento del viso. Ogni anno infatti molte persone soffrono di una ampia varietà di problemi estetici sui propri volti. Questi includono una carnagione tendente al rosso, linee sottili, rughe, pori dilatati, e tanto altro ancora. I problemi della pelle possono essere causati dall’età, dall’esposizione al sole, dalla genetica e da altri fattori scatenanti. In ogni caso, con ilfotoringiovanimento sarà possibile contrastare questi effetti e migliorare l’aspetto del viso. Vediamo pertanto con chiarezza quali siano i modi per poter trattare tutte le patologie e gli inestetismi della pelle, e come si compone il processo di fotoringiovanimento. Ci sono infatti molti modi per trattare i problemi della pelle del viso, tra cui vengono annoverati anche i poco invasivi peeling chimici domestici, da svolgere a casa con prodotti per la cura della pelle. Tuttavia, questi metodi possono causare dolore e disagio per i pazienti e anche avere un periodo di recupero più lungo. Ilfoto ringiovanimento è invece diventato un modo semplice ed efficace per sbarazzarsi della maggior parte di tali inestetismi. Il foto ringiovanimento è eseguito delicatamente fornendo energia luminosa ad aree specifiche attraverso uno speciale manipolo. Queste aree specifiche vanno ad assorbire questa energia luminosa con conseguente stimolo della produzione di collagene, che aiuterà a contrastare e a ridurre la comparsa dei segni dell’invecchiamento della pelle. Di conseguenza, le linee sottili e le rughe nelle zone in questione diminuiranno. Il foto ringiovanimento può anche ridurre il rossore associato a rosacea (una forma cronica di acne). La procedura, in soli 15 a 30 minuti a seduta, a seconda della quantità di aree che devono essere trattate, donerà un aspetto più giovane e sano alla pelle. Chi è il candidato ideale per il fotoringiovanimento? Generalmente i candidati ideali per il fotoringiovanimento sono persone che hanno: volti arrossati; pelle danneggiata dal sole; iperpigmentazione; pori dilatati; obiettivi realistici e aspettative sane dalla procedura; desiderio di migliorare l’aspetto della loro pelle. Ci sono rischi o complicazioni? Non ci sono rischi noti o complicazioni nell’utilizzo della procedura, dimostratasi sicura dinanzi all’esperienza del tempo. Diversamente dalla chirurgia plastica facciale non c’è dolore durante il trattamento. I pazienti possono anche richiedere l’anestesia topica, sebbene, come anticipato, il dolore sia minimo o inesistente. Recupero: Non vi è praticamente alcun disagio post-operatorio, con l’eccezione di qualche arrossamento o ecchimosi. Questi sintomi presto svaniscono prontamente, conferendo un aspetto più giovane alla pelle.
Posted by :
Claudia Randi.
www.claudiarandi.it

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