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Impianti ad osmosi inversa: pregi e difetti

Cosa è utile sapere prima di acquistare un impianto ad osmosi inversa per il filtraggio dell’acqua alimentare: si tratta infatti di sistemi sempre più diffusi, ma la cui conoscenza risulta ancora piuttosto lacunosa.
L’osmosi è un fenomeno fisico consistente nel passaggio di fluidi attraverso membrane semipermeabili. Si tratta quindi di un fenomeno comune in natura: l’ assorbimento dell’ ossigeno dall’ acqua da parte dei pesci, lo scambio di acqua e sostanze nutritive nelle cellule, il passaggio della linfa negli alberi, il funzionamento dei nostri stessi reni, sono tutti realizzati grazie all’ osmosi.
L’ osmosi inversa è esattamente il processo opposto e permette di ottenere acqua pura (con poco o nessun contenuto salino) da una soluzione più concentrata (con molti sali minerali), quindi da acqua impura.

I pregi per un utilizzo quotidiano:
• Un sistema ad osmosi inversa trattiene le impurità presenti nell’ acqua del nostro rubinetto che, ricordiamolo, percorre decine e decine di chilometri di tubi.
• Trattiene il cloro, disinfettante utilizzato dagli acquedotti.
• Trattiene oltre il 90% di sostanze dannose quali arsenico, virus, spore e batteri.
• La membrana osmotica utilizzata non viene trattata tramite agenti chimici.
• SI ottiene acqua depurata non solo da bere, ma anche per cucinare, lavare frutta e verdura, per gli animali domestici, per gli acquari.
• Alcuni di questi sistemi permettono il dosaggio dei sali minerali, per ottenere il grado di salinità ottimale per le vostre esigenze ed il vostro gusto.
• Con questo sistema evitate per sempre l’acquisto di acqua in bottiglia: eliminerete costi e fatica, ma soprattutto ridurrete l’impatto sull’ambiente derivante dall’utilizzo di tonnellate di plastica e dal trasporto su gomma delle bottiglie destinate alla piccola e grande distribuzione.

ANalizziamo ora i pro e contro dell’acqua di rubinetto, dell’acqua minerale, e dell’acqua filtrata/depurata

Acqua del rubinetto

PRO:
– costa pochissimo: da 0,40 a 0,60 euro al metro cubo (almeno nelle zone dove non è stata ancora privatizzata)
– è acqua corrente.
– è comoda.
– è sottoposta a controlli molto più frequenti e più dettagliati rispetto all’ acqua in bottiglia (nonostante credenze contrarie molto diffuse…)
– i limiti di legge di sostanze contaminanti sono più severi
– è più ecologica ed energeticamente efficiente.

CONTRO:
– a volte, sapore, odore e aspetto bianco-pulvirolento sono poco gradevoli.
– sono impiegati trattamenti chimici disinfettanti (cloro) che lasciano residui, maggiormente presenti nelle ore di trattamento e che ovviamente vanno ad inficiarne il gusto.
– passa attraverso tubature a volte vecchie e rugginose.
– non tutte le città e le zone metropolitane hanno depuratori.
– sono pochissime in Italia le acque d’ acquedotto con nitrati (inquinanti) inferiori a 10 mg/l. Tale valore è invece inferiore per quasi tutte le acque minerali (sotto gli 8 è raccomandabile per la prima infanzia).
– in campagna, in zone agricole, si è registrato qualche caso di contaminazione da pesticidi
– ingenti quantità di acqua vanno disperse (dal 10% a più del 50%) in reti di distribuzione a tratti inefficienti.
– In alcune zone del nostro paese in estate si registrano episodi di razionamento dovuto a periosi di siccità e alla cattiva gestione del patrimonio idrico.

Acqua minerale

PRO:
– vi sono acque minerali in bottiglia ottime, incontaminate, di sorgenti d’alta quota, con valori di contaminanti vicini allo 0.
– si trovano in bottiglia acque terapeutiche, indicate per particolari diete o stati di salute.
– non necessita di trattamenti di disinfezione che sono vietati.
– alcuni gradiscono quella frizzante, o lievemente effervescente. Per avere lo stesso effetto puoi comunque aggiungere un gasatore (come quelli da noi venduti) all’ acqua osmotizzata.
– quella in bottiglie di vetro è ancora più buona, e, se portata a casa con i vari servizi di recapito e di riconsegna dei vuoti, non ha un grave impatto ambientale.

CONTRO:
– costa 500/1000 volte più dell’acqua di rubinetto!
– è “ferma”. Potrebbe essere stata imbottigliata molti mesi prima del consumo.
– è scomoda e pesante… da trasportare.
– potrebbe contenere molti più contaminanti di quella di rubinetto. La legge tollera limiti più alti, in più le analisi chimico-batteriologiche possono essere eseguite – per legge – anche una sola volta ogni cinque anni.
– le bottiglie di plastica sono antiecologiche, costose e difficili da smaltire. In Italia se ne accumulano 150.000 tonnellate all’ anno.

Acqua filtrata con impianti domestici:

PRO:
costa pochissimo: da 0,40 a 0,60 euro al metro cubo
– è acqua corrente. Scorre, è viva
– è comoda. E’ lì, apri il rubinetto di casa e ne hai a volontà
– subisce controlli molto più frequenti e più dettagliati rispetto all’acqua in bottiglia
– i limiti di legge di contaminanti sono più severi
– è più ecologica ed energeticamente efficiente.
– L’acqua microfiltrata è depurata da cloro e derivati, ruggine, pulviscoli, e non privata di sali minerali. Quella depurata con osmosi inversa può essere resa quasi distillata, a seconda degli impianti e della loro regolazione, trattenendo oltre il 90% di sostanze dannose.
– l’ acqua depurata si usa non solo per bere, ma anche per cucinare
– ci sono impianti anche esteticamente appaganti, con un braccio d’ acciaio con cui si spilla, in cucina, l’ acqua “alla spina”…

CONTRO:
– il costo iniziale d’acquisto: ci sono impianti che possono arrivare fino a 2500, 3000 euro senza che ci sia un effettivo motivo per costi così elevati.
– costo sostituzione periodica dei filtri: come per il punto precedente, anche in questo caso si possono trovare prezzi e tipologie di kit filtri che dall’uno all’altro fornitore possono variare in maniera sensibile, senza un effettivo riscontro.
– E’ necessario individuare uno spazio al di sotto del lavello o della zona dove si deve installare l’ impianto.
– Il principio di funzionamento dell’osmosi inversa prevede la creazione di 2 tipi di acque: una depurata (che va al rubinetto, eventualmente dopo essere stata tenuta nella tanica di accumulo), e una di scarto con tutte le impurità che va quindi a finire direttamente nello scarico. Dato il costo comunque nettamente inferiore all’ acqua in bottiglia, almeno da un punto di vista economico la convenienza rimane evidente.

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