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Ceglie Messapica è un comune della provincia di Brindisi, situato nella parte meridionale dell’altopiano delle Murge, in zona collinare.
Geografia:Il territorio di Ceglie si suddivide in due aree: una prevalentemente collinare, ricca di tipicimuretti a secco e trulli; una prevalentemente pianeggiante che si estende dolcemente verso la Murgia, un altopiano di origine carsica. Sono numerose, infatti, le forme carsiche presenti in questa zona, in particolare un notevole numero di grotte. A Ceglie, inoltre, la vegetazione occupa circa il 4,5% del territorio comunale, tra aree boscose ricche di querce e tra aree ricoperte dalla tipica vegetazione della macchia mediterranea.
Storia…Secondo antiche leggende, la nascita del borgo di Ceglie sarebbe legata all’arrivo della popolazione dei Pelasgii, considerati i costruttori delle “Specchie”, noti manufatti megalitici presenti soprattutto nel territorio salentino. Nel successivo 700 a.C., con l’arrivo dei Greci, la città prese il nome di “Kailìa” e il centro si arricchì di numerosi santuari dedicati alle divinità greche. Insieme ai centri di Oria e Brindisi, in seguito, Ceglie fu uno dei punti di avvistamento del popolo dei Messapi, durante la lotta contro il centro di Taranto. Purtroppo, tutti i centri messapici furono distrutti e, in epoca romana, decadde anche la città di Ceglie.In età normanna, il borgo divenne un noto feudo, di proprietà del Castellano Paganus. Durante l’età Sveva, il borgo, passò tra le proprietà di Glicerio De Persona, uno dei personaggi più importanti del tempo, sostenitore combattivo del Sacro Romano Impero. All’avvento della caduta dell’Impero, Carlo I D’Angiò fece catturare Glicerio, condannandolo al patibolo. Tutti i possedimenti, tra cui il borgo di Ceglie, furono ceduti, successivamente, a diverse famiglie nobili e ad alcuni arcivescovi di Brindisi. Il feudo passò così di proprietà in proprietà, fino al periodo del Risorgimento. Agli inizi del XX secolo, finalmente, Ceglie conobbe un periodo di profonda fioritura e una rilevante crescita demografica.La città di Ceglie Messapica offre, oggi, anche molti alberghi, case vacanze, appartamenti, residence, ville, bad and breakfast, villaggi, campeggi, masserie, agriturismi e strutture ricettive dotate di numerosi servizi dedicati al turista.
Eno-Gastronomia…La cucina altosalentina non ha subito variazioni sostanziali nel corso degli anni. Per preservare questo patrimonio, è stata costituita un’ associazione slow food “Alto Salento”.Tra i tanti cibi tradizionali, ecco i più rappresentativi: Biscotto Cegliese: è un pasticcino prodotto a Ceglie Messapica di colore bruno a base di mandorle tostate, con fragranze di marmellate di ciliege e, appena, di limone; sono ricoperti di una glassa a base di zucchero e cacao. Le mandorle utilizzate sono esclusivamente prodotte dai mandorleti dell’Altosalento, sono una particolare varietà chiamata “cegliese” che si distingue per il guscio semiduro. I biscotti cegliesi venivano prodotti dalle famiglie contadine in occasione delle feste importanti e dei banchetti nuziali. Il biscotto cegliese è candidato per il riconoscimento di prodotto tipico DOP.Cartiddate: simili a friselle affusolate, sono condite con miele, zucchero o vino cotto.Cardiddate significa attorcigliate, sono infatti delle strisce di pasta ottenute dall’impasto di farina, olio e vino bianco, larghe un paio di centimetri, curvate e arrotondate per la lunghezza di 15-20 cm. Sono dolci tipici del Natale.Cacioricotta: ottenuto dalla lavorazione di latte di pecora e di capra, viene prodotto in estate. È un formaggio tenero, di colore bianco, prodotto in formelle di 200 grammi circa. Viene grattugiato per insaporire i piatti di orecchiette (è elemento praticamente indispensabile per gustare questo piatto tipico pugliese), va bene comunque per ogni tipo di pasta.Pummidori di pennula: pomodorini locali conservati in grappoli per l’uso invernale (ottimi per condire le frise). I pomodori sono raccolti ancora verdi, e uniti fra loro a mezzo spago nella caratteristica pennula, un grappolo di 50-70 cm.
Il turismo…l turismo è il settore che porta più ricchezza nel territorio, grazie alla presenza di oltre 700.000 persone all’anno, che visitano i centri più caratteristici (Ostuni, Ceglie Messapica, e Cisternino, la Valle d’Itria e Brindisi) e che sono attratti dalla fantastica atmosfera dei trulli.Inoltre giocano un ruolo centrale nel settore turistico i centri balneari e lo zoo Safari di Fasano, conosciuto in tutta Italia. Per la promozione turistica dell’area, i comuni di Carovigno, Ceglie Messapica, Villa Castelli, Ostuni, San Michele Salentino e San Vito dei Normanni hanno costituito nel 2001 il Gruppo di azione locale “Altosalento“, un consorzio finalizzato a promuovere lo sviluppo rurale attraverso l’integrazione tra agricoltura, gestione ambientale e turismo e decongestionare le aree costiere a favore di quelle più interne.
Tags: alto salento, ceglie, cucina sopraffina, cultura gastronomia, ricette, sapori antichi
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