I pavimenti per esterni non devono venire messi in secondo piano nelle scelte della pavimentazione di una casa rispetto agli interni. Lo spazio esterno di un’abitazione è un biglietto da visita, la prima inquadratura da cui uno spettatore giudica il valore di un edificio. Gli esterni di un edificio sono un concetto ampio. Per definizione è tutto ciò che sta al di fuori dell’ambiente domestico e che quindi può arrivare a comprendere spazi diversificati come il giardino, i balconi, i bordi piscina, ma anche vialetti, porticati o accessi vari. Se un pavimento è esterno, oltre all’usura del calpestio, sarà sottoposto alle sollecitazioni degli agenti atmosferici e pioggia, sole, ghiaccio, neve accompagneranno la vita della pavimentazione.
Il primo dei fattori che bisogna tenere in considerazione nella scelta dei pavimenti per esterni è dunque la solidità, per garantire resistenza e durata. Ed è la scelta dei materiali che deve rispondere a questa esigenza. Da questo punto di vista, se per diversi anni a farla da padrone sono stati marmi e pietre, oggi anche il legno e il grés porcellanato sono scelti perché hanno una serie di proprietà quali durezza, rigidità, inerzia e ingelività, che da un lato sono fondamentali per garantire robustezza circa i carichi di peso che riescono a sopportare, dall’altra conferiscono alla pavimentazione esterna l’insostituibile capacità di difendersi dal freddo e dal caldo così come da abrasioni, urti e graffi pur rimanendo antiassorbenti e antiscivolo. Le lastre per esterno in grès porcellanato sono anche molto resistenti alle macchie, una caratteristica importante che negli altri materiali si implementa con trattamenti superficiali appositamente studiati dai produttori. Oggi la tecnologia ci permette un ampio ventaglio di soluzioni: le pietre naturali più dure rappresentano un’opzione sempre valida e gettonata, ma si stanno affermando sul mercato anche altre possibilità: materiali compositi a base naturale o a base legno, cementizi di ultima generazione, legno termotrattato dalle elevate caratteristiche di solidità e resistenza. E ogni soluzione permette rese estetiche di assoluto valore, per adattarsi a qualsiasi esigenza formale.

Ecco alcune delle soluzioni per i nostri esterni che Roma Edilizia – ristrutturare casa roma ci propone:
1.SASSI TECNOLOGICI:
Robusto e rapido da istallare, grazie alla sua naturale monolitica, è esente da avvallamenti e assestamenti, richiede uno spessore di getto di soli 3 cm ed è adatto a rinnovare pavimenti esistenti. I colori e i tipi di graniglia possono essere decisi dal cliente.
2. COME LE PIETRE DI LUSERNA:
Lastre di grés porcellanato nel grande formato 60X60. Facile da posare anche senza colle e stucchi, ignifugo, antigelivo e antimacchia, ideale per pavimentazioni esterne anche sopraelevate, è removibile e ispezionabile e riutilizzabile, non si altera nel tempo.
3. MODULI LINEARI:
Listotech è composto da moduli lineari in adaxite, rinforzata da trecce in acciaio che compattano la materia garantendo una resistenza, elasticità e flessibilità altrimenti impossibile per un listellare alto appena 3 cm, largo 10 cm, e con una lunghezza fino a 4 metri. La speciale selezione degli ossidi della mescola permette di ottenere una colorazione “in massa” compatta.
4. PIETRA LECCESE:
Un materiale naturale dal fascino smepre attuale: le chianche, letteralmente “lastre di pietra”, sono un’antichissima tipologia di pavimentazione storica in pietra, realizzata in pietra calcarea pugliese durissima, ancora oggi comune nella zona delle murge e nel salento, utilizzata sia negli interni che negli esterni.
5. K2:
è un rivestimento in grés porcellanato caratterizzato da uno spessore di 20 mm e permette sia la posa del pavimento sopraelevato, a secco, su sabbia, ghiaia, o fondi erbosi, sia la tradizionale posa a colla su massetto.
6. ACCIOTTOLATO:
Si tratta di una pavimentazione esterna di grande impatto, in sintonia con una visione classica ed elegante del rivestimento, composto da ciottoli con bordi arrotondati antiscivolo.
7. STILE CLASSICO:
Pietra naturale chiara posata con lastre rettangolari per il rivestimento della zona perimetrale e della veranda di una villa in stile classico, una soluzione che sottolinea con eleganza il pregio dell’intervento.
8. MICROCEMENTO
E’ la nuova generazione del cemento per irvestimenti continui senza fughe per superifici interne ed esterne. La gamma dei prodotti che Roma Edilizia ci propone è composta da elementi naturali minerali e polimetri all’acqua, non tossici, certificati a bassissimo impatto ambientale e bassissimo contenuto di composti organici volatili nel rispetto dell’ambiente e della salute, coniuga la matericità e la solidità del cemento con la flessibilità del latex, per realizzare superfici continue e resistenti all’usura. Il microcemento è un materiale dalle molteplici applicazioni, le finiture possono essere posate a parete o pavimento anche in esterno, su superfici nuove o esistenti. Dall’unione di particelle metalliche e minerali nascono diversi effetti decorativi: ossido di rame, ossido ferro-ruggine, zinco, alluminio, ottone e bronzo. Grazie al suo effetto molto naturale non ha bisogno di particolare manutenzione. Il sistema di posa è artigianale ed è possibile su qualsiasi superficie senza obbligo di rimuoverla. Grazie al minimo spessore di 1 a 3 mm e all’aderenza su supporti nuovi o esistenti in ceramica, cemento, legno, marmo, metallo, vetro, intonaco, si può utilizzare sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni.
SEI CONSIGLI PER SCEGLIERE:

1. Tenere conto delle varie tipologie di esterni: le caratteristiche di un terrazzo sono diverse da quelle di un vialetto, o di una veranda a diretto contatto con l’esterno.
2. Nella scelta della soluzione giusta, considerare non solo il calpestio di chi cammina, ma eventualmente anche il transito di mezzi di trasporto.
3. Prestare attenzione alle caratteristiche della superficie e alla sua reazione all’umidità, non solo per la possibile formazione di muffe e macchie, ma anche per garantire la totale sicurezza: a volte l’umidità rende scivolosa la superficie più della pioggia.
4. Non trascurare la natura e la disposizione, soprattutto le eventuali pendenze del terreno e della superficie che si vuole rivestire.
5. Considerare la capacità di respingere l’assorbimento di macchie e acqua, soprattutto nelle pietre naturali e optare per trattamenti che ne proteggono la superficie.
6. Considerare l’estensione dell’area da rivestire nello scegliere il formato e la posa del materiale.