Pensilina EGO’ l’idea che cercavi per il tuo ingresso
La prima volta che ho sentito parlare di “pensilina” è stato da piccolo quando con mio fratello più grande giocavo con il “suo” trenino elettrico. Io ero troppo piccolo così non ero autorizzato ai comandi del treno che rimanevano una sua prerogativa, e avevo il compito di posizionare i passeggeri (per la maggior parte cowboy, indiani e altri vecchi soldatini) allineati sotto la pensilina della stazione. Se mi comportavo bene, il che non capitava spesso, e mio fratello era soddisfatto del mio contributo, potevo ambire a manovrare il passaggio a livello, dove l’immancabile furgone del latte era sempre in attesa di un casellante quanto mai latitante.
Col passare degli anni mi sono accorto che sempre più pensiline incombevano sulla mia testa e, soprattutto quando pioveva, cercavo di proteggermi dall’aver dimenticato l’ombrello a scuola saltando baldanzosamente dalla pensilina dell’autobus alle tende delle vetrine alle tettoie che sporgevano dai palazzi lungo la via.
Ora che sono cresciuto e che per lavoro mi occupo di pensiline, il mio occhio è diventato più critico e spesso mi trovo a pensare alle caratteristiche tecnico-estetiche del prodotto. La pensilina non è un semplice oggetto decorativo o “qualcosa” che impedisce alla pioggia di bagnarmi quando sono fuori, ma anzi, col tempo, è diventato un vero e proprio arredo esterno che permette di ampliare la superficie vivibile.
Se pensiamo a quando rientriamo dalla spesa con borse pacchi o pacchettini, o quando dobbiamo vedere se c’è della posta nella nostra cassetta, o quando semplicemente ci siamo dimenticati la chiave di casa e stiamo citofonando per farci aprire la porta, non sentiamo la necessità di una pensilina, ma se a queste immagini aggiungiamo un po’ di pioggia ecco che una pensilina può diventare uno strumento utile per vivere in tranquillità ogni spazio della nostra casa.
Quando si acquista una pensilina è importante che abbiamo chiaro l’impiego a cui sarà principalmente dedicata perché tanti sono i fattori critici che subentrano in fase di progetto.
Se da un canto è infatti ovvio aspettarsi che una pensilina ci protegga dalla pioggia, non è così immediato che sia in grado di ripararci, e quindi sopportarne il peso, dalla neve o della spinta del vento. È noto che un metro cubo di neve può pesare tra i 30 e i 60 kg (in dipendenza delle condizioni della neve stessa) e che potrebbe rimanere depositata nella superficie coprente della pensilina per un tempo (non necessariamente breve) che potrebbe arrivare a diverse settimane con una conseguente forte sollecitazione costante nel tempo.
È importante quindi che la pensilina sia progettata nel migliore dei modi possibili, tenendo presenti tutte le variabili del caso, e che sia poi montata e regola d’arte!
Molto spesso girando per le città si notano pensiline copri-ingresso delle più svariate forme, realizzate con materiali ondulati in vetroresina o strutture in legno con le classiche coperture in tegole oppure realizzate con coperture tecniche in tessuto o vetro. Oramai la tecnologia sui materiali ci sta portando a materiali sempre più sottili e meno invasivi che ci consentono di sfruttare la funzionalità di un prodotto riuscendo a dare la giusta importanza al desing e quindi alla bellezza, che rimane comunque soggettiva, di un prodotto. Proprio questa libertà nel design ci permette di armonizzarci con il contesto che ci circonda cercando soluzioni che si integrano con le architetture esistenti e con il gusto di chi le sceglie per farci sentire padroni del nostro spazio.
Le pensiline Egò della serie Newentry si trovano in diverse misure, con la possibilità di essere montate per coperture lineari anche di notevoli lunghezze. La modularità del prodotto condente di aggiungere moduli aggiuntivi in maniera agevole e intuitiva. Integrandosi perfettamente con l’ambiente circostante.