Ciao a tutti sono un professionista che opera prevalentemente in piemonte insieme a un team di architetti e mi è capitato pochi giorni fa un episodio che mi ha fatto pensare.
Ero da un fornitore di piastrelle e sanitari con un cliente per cui ho progettato un appartamento e per cui sto seguendo i lavori di ristrutturazione.
Io avevo proposto alcuni rivestimenti, sanitari e rubinetterie di target medio ma con un design valido e che anche il cliente sembrava gradire.
Una volta in negozio il cliente è stato magicamente attratto da tutta una serie di prodotti con un costo minore (e su questo non ho nulla da ridire) ma che erano davvero inguardabili e che stonano in tutto e per tutto con gli arredi, i colori e con tutto quanto progettato.
Ho provato a consigliare altri pezzi ma non potevo insistere troppo perchè non volevo deludere il cliente con cui non ho ancora un rapporto di grande confidenza..
Cosa avreste fatto voi? Vi sareste fatti sentire con un tono più deciso o vi sareste arresi come me?
Fatemi sapere cosi saprò regolarmi un’ eventuale prossima volta, sperando comunque di trovare cienti con un budget di spesa più consistente e che si lascino guidare da un professionista con un po piu di esperienza in merito. Certo i gusti del cliente sono importanti però non sempre riescono a garantire armonia al progetto e ci si può trovare con un’accozzaglia di elementi slegati e incoerenti. In più se il lavoro viene male non posso aggiungerlo al mio portfolio in quanto risulterebbe lesivo per la mia immagine invece che arrichire la mia visibilità. Le referenze e i lavori passati sono importanti per un professionista, sono gli unici elementi su cui possibili nuovi clienti si possono basare per la scelta finale (oltre che il prezzo ovviamente.) Mi è infatti capitato che alcuni altri clienti mi abbiano scelto perchè avevano apprezzato il mio stile, avevano apprezzato alcuni progetti di interior design.
Come cita wikipedia questo dovrebbe rappresentare la figura dell’interior designer:
“Comunemente si associa all’interior designer una figura più simile ad uno stilista d’interni, ma in realtà il designer presta particolare attenzione agli aspetti pratici e funzionali del vivere la casa, ad esempio che i mobili abbiano il giusto dimensionamento, che siano rispettati gli spazi di passaggio, che gli arredi siano disposti in modo comodo e funzionale, che i materiali e le tecnologie siano di buona qualità, che non ci siano potenziali pericoli per la salute di chi usufruirà di questi ambienti,l’abbattimento delle barriere architettoniche, la ristrutturazione architettonica e l’ammodernamento per nuove destinazioni d’uso, che ci sia una buona insonorizzazione, un buon rapporto fra consumi energetici e comfort, che tutto l’ambiente sia in armonia tra l’ingombro degli spazi pieni e l’utilizzo degli spazi vuoti.

Prima dell’introduzione di queste definizioni tutto ciò si riconduceva all’arte della decorazione che veniva distinta dall’arte dell’architettura vera e propria perché non andava a modificare le strutture portanti degli edifici, ma si occupava sia degli abbellimenti interni ed esterni che degli arredamenti veri e propri.”