La tipologia di gioco “adventure” e la sua evoluzione dagli anni ’70 ad oggi
L’espressione “videogioco d’avventura” indica quella tipologia di games incentrati sulla narrazione (anziché sui riflessi) in cui gli utenti vengono coinvolti in esplorazioni virtuali, risoluzione di enigmi e interazione con personaggi. La loro popolaritá raggiunge l’apice alla fine degli anni ‘80 (grazie alle produzioni delle due software houses specializzate Sierra e LucasArts) ma va scemando pian piano con l’affermarsi nel settore di nuove tipologie di giochi. Attualmente sono pochissimi i titoli nuovi pubblicati in tale categoria, anche se ne sono stati riadattati molti elementi in favore degli altri tipi di games.
Tra i primi giochi adventure prodotti spiccano le avventure testuali (dette anche Interactive Fiction) in cui i giocatori usano comandi di testo per guidare l’azione del personaggio nella storia e che si caratterizzano come un ibrido tra un lavoro letterario e un videogioco. Inizialmente i comandi erano sotto forma di semplici frasi “apri porta” o “prendi chiave” che venivano decifrate da un parser, ma in seguito si sono diffusi giochi con linguaggi piú complessi ( esistono anche sistemi a riconoscimento vocale e sintesi vocale per utenti con problemi visivi). Will Crowther scrive la prima avventura testuale nel 1975, (Adventure, inizialmente chiamata solo ADVENT perché all’epoca i file potevano avere nomi massimo di sei caratteri) e nel 1976 il gioco comincia a diffondersi attraverso Arpanet, sopravvivendo fino ai giorni nostri con Internet. In Italia, il genere inizia a diffondersi nell’82 sulla piattaforma Apple II grazie ad Avventura nel castello di Enrico Colombini. Oggi esiste solo su Internet una fitta comunità di appassionati che continua a scrivere avventure testuali in forma di giochi online gratis, essendo la categoria quasi commercialmente estinta.
Una evoluzione delle avventure testuali é l’avventura grafica. Le sue caratteristiche tecniche piú comuni sono che il protagonista, comandato tramite un dispositivo di puntamento (mouse, joystick, joypad o tastiera), esplora un mondo virtuale raccogliendo oggetti (catalogati in un inventario)e usandoli all’occorrenza (soli o combinati ad altri) e interagendo con gli altri personaggi grazie a un insieme di possibili frasi. I punti di forza delle avventure grafiche si identificano principalmente in termini di emotività e coinvolgimento del giocatore, oltre che nel notevole livello grafico spesso offerto. Anche la musica si ritaglia in questo tipo di games un ruolo importante, abbandonando la vecchia veste di semplice sottofondo per assumere il ruolo di vera e propria colonna sonora. Gli enigmi sono un altro aspetto distintivo e costituiscono probabilmente l’aspetto che coinvolge maggiormente l’utente: sono disseminati lungo il gioco e si presentano sotto forma di meccanismi da sbloccare, oggetti da trovare, azioni da svolgere in un preciso ordine, ecc.
Un notevole balzo tecnologico per il mondo dei videogiochi é stato il gioco Alone in the Dark (1993), della società francese Infogrames. Il protagonista e tutti gli oggetti con cui interagisce sono animati in grafica poligonale e scopo del gioco é riuscire a venir fuori da una villa stregata dopo averne ispezionato ogni angolo ed aver superato (con la lotta o con l’ingegno) esseri mostruosi d’ogni sorta (survival horror). Nasce cosí il nuovo genere delle avventure dinamiche (o giochi di avventura arcade) in cui, oltre ai soliti enigmi, il giocatore é sfidato nel superamento di sequenze arcade. I controlli del gioco richiedono infatti buoni riflessi, ma gli obiettivi complessi vanno raggiunti solo con il ragionamento.
Da quanto appena detto emerge a chiare lettere che l’adventure é nell’ambiente dei videogiochi il genere che piú si é evoluto, trasformato e riadattato negli anni. Se ne é ormai perduta una tipologia “pura” e i nuovi giochi online prodotti sono frutto delle interpretazioni contingenti date dai programmatori al concetto di avventura virtuale, mescolato a quelli di giochi di azione, di abilitá, ecc. In ogni caso, essendo un genere basato principalmente sulla fantasia e la creativitá, sta traendo da queste “rivisitazioni” nuova linfa vitale per proporsi come esperienza di gioco moderna, interessante e coinvolgente anche per le nuove generazioni di gamers.