No Banner to display
Negli ultimi tempi sembra esserci una rincorsa sempre più convinta a trovare fonti di storage e archiviazione dei dati. Già l’introduzione della tecnologia Cloud aveva fatto presagire che i vari sistemi di archiviazioni potessero supplire alla mancanza di spazio nei propri hard disk. Tuttavia, oramai i produttori di pc, notebook e tablet stanno cercando di dotare i loro pezzi migliori di supporti magnetici più performanti e capaci, in grado di dare slancio ai sistemi operativi e consentire una maggior libertà nell’archiviazione dei dati. I servizi di cloud e streaming specializzati non sembrano bastare mai. C’è anche un discorso di diffidenza legato al fatto di affidare a servizi esterni la conservazione di dati magari ritenuti fondamentali e importanti dal punto di vista della privacy. E’ per questo motivo che ci si orienta sempre più verso hard disk capienti, sia interni che esterni.
Un problema questo, che riguarda anche la nuova tendenza: il disco a stato solido, una vera novità che se avesse prezzi più accessibili consentirebbe a chiunque di possedere uno strumento che aumenta e non di poco le capacità del computer. Non tanto nello spazio, quanto nelle performance complessive della macchina. Il punto è che 500 o 750 gb di SSD costano molto. I produttori che lo propongono sono costretti, per il costo, a darne uno in versione molto light, con 160 gigabite. L’unica strada percorribile è quella degli hard disk magnetici tradizionali, sia interni che esterni. Ma come scegliere in modo coscienzioso un disco fisso? E’ necessario acquistarlo solo sulla base della capacità oppure bisogna guardare altri parametri?
Normalmente gli utenti base hanno bisogno di spazio, ma non di tantissimo spazio. Il bisogno dipende da ciò che si fa col computer. Un videogiocatore potrebbe usarlo per salvare risorse che limitano l’utilizzo dei giochi, mentre uno sviluppatore potrebbe salvare copie della propria libreria. Chi fa uso di video e applicazioni grafiche non può non aver bisogno di memoria. In generale chi vuole 1 o due terabyte (cioè 2000 gigabyte) può tranquillamente accontentarsi di un hard disk standard da 2.5 pollici. Questa tipologia di dischi fissi sono installati nel computer desktop tradizionale così come nel notebook e funzionano egregiamente, in quanto spinti dall’alimentazione standard. Chi ha necessità di archiviare maggiori quantità di dati deve per forza andare su una versione da 3 pollici e mezzo. La differenza non è tanto nella capacità totale, ma nel fatto che un supporto magnetico di questo tipo è più efficiente e necessità di un sistema operativo in grado di reggerlo (con un Bios aggiornato e versioni di Windows aggiornate o “settate” nella miglior configurazione possibile).
Una novità degli ultimi anni riguarda l’utilizzo sempre più convinto di smartphone e tablet, oramai entrati nell’uso quotidiano, per i loro innumerevoli utilizzi. In teoria queste periferiche non sono adatte al download di un numero massivo di byte, tali da giustificare un’espansione della memoria. Tuttavia, l’uso costante favorisce la pratica del download, proprio perché aumentando le applicazioni e le ore di utilizzo aumentano le possibilità di trovare ciò che si cerca mentre si naviga su questi dispositivi. In questo caso, abbiamo visto che stanno entrando in commercio nuovi dispositivi di archiviazione wi-fi, che quindi si connettono al tablet tramite la w-lan, consentendo in taluni casi di usufruire di 1 terabyte di spazio in più. Non è poco considerando che i tablet e gli smartphone vengono venduti per altre funzionalità. Un hard disk esterno per i tablet è comunque poco pratico, perché di fatto può essere utilizzato solo in presenza di una rete wi-fi, data la necessità di trasferire i dati velocemente. E questo ovviamente cozza con la portabilità di questi dispositivi, che vivono in quanto portatili, attaccandosi a una rete 3G diffusa più o meno in tutto il territorio nazionale.
Tags: archiviazione, hard disk, ssd, storage
Tutti i gamer, prima o poi, hanno l'esigenza di aggiornare…
Leader mondiale nella fornitura di soluzioni per l’automazione, il controllo…
Il Gruppo delinea un bilancio molto positivo anche in Italia,…
Your email address will not be published.
Δ