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Alcune aziende effettuano una raccolta “a mano” dei dati di produzione, altre usano fogli di calcolo, ma quanti dati si perdono ricorrendo a queste forme di controllo? Per esempio, quanto contano i cosiddetti “Tempi Fuori Controllo”? Con Tempi fuori controllo si intendono quei momenti della produzione in cui persone e macchine non sono direttamente impegnate nel processo, ma sono di accompagnamento. Ad esempio, cosa fa una risorsa dal momento in cui segna il tempo di fine ciclo o fase di lavorazione, al momento in cui segna il tempo di inizio di un nuovo impegno di processo?
Quel lasso di tempo costituisce una possibile perdita di produttività e di efficienza, con tutte le ricadute negative che immancabilmente ci sono sull’intera filiera; innanzitutto costi, ma anche possibili ritardi di consegna, pianificazioni che saltano, e così via.
Alcuni studi restituiscono un dato piuttosto critico: a fronte dell’impiego quotidiano di una risorsa generica, la stessa risorsa concorre direttamente al processo per un tempo che può essere del 75% per le attività in cui il ciclo produttivo è legato a macchine, mentre per le attività dove prevalgono le lavorazioni manuali, la produttività, scende anche al 55% .
Questo vuol dire che i tempi fuori controllo possono essere compresi in una forbice che va dal 25% al 45% del tempo di lavoro/produzione, con una variante anche considerevole, in funzione della tipologia di produzione.
Che soluzione adottare? La via da percorrere è quella di dotarsi di uno strumento informatico completo, che metta sotto controllo il reparto produttivo, e le risorse in esso impiegate (siano macchine o persone), per l’intero arco del periodo di lavoro, in modo che anche i tempi fuori controllo, oppure i tempi necessari al passaggio da una fase all’altra, da una lavorazione all’altra (attrezzaggi, cambio utensili, controlli qualità) vengano quantificati in termini temporali, ma anche economici.
La misurazione costante dell’efficienza dei processi attraverso software ad hoc, in cui decine di variabili vengono considerate contemporaneamente, fornisce all’azienda uno strumento molto potente sia per un monitoraggio continuo e in tempo reale, in chiave di ottimizzazione del processo giorno per giorno, fase per fase, sia in chiave predittiva, permettendo di effettuare analisi e pianificazioni, basate anche su statistiche raccolte nel periodo produttivo antecedente.
Questa tipologia di software è anche dotata di specifiche componenti, capaci di migliorare ulteriormente i processi. Infatti, esistono componenti in grado di gestire gli utensili, le barre, gli stampi, i costi industriali, i fabbisogni. Ed anche la logistica di magazzino e le manutenzioni, rendendo disponibili in anticipo alcuni dati (quando effettuare un cambio di utensile? E la manutenzione su quella particolare macchina? E così via) che, intrecciati con gli ordini di produzione e i dati raccolti in tempo reale dai reparti, apportano all’azienda tutti gli strumenti per ottimizzare la produzione, ridurre i tempi e di conseguenza i costi.
Tags: raccolta dati, software gestionali
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